“IL POTERE È A ROMA E RIMANE UN QUALCOSA DI INDECIFRABILE PER TUTTI QUELLI CHE ARRIVANO DA FUORI” - DAGO RACCONTA A "NON È UN PAESE PER GIOVANI" SU RADIO2 IL SUO DOCU-FILM “ROMA SANTA E DANNATA”: “IL VERO POTERE NON È QUELLO VISIBILE SUI GIORNALI O NEI TALK: QUELLI CHE VEDI SONO I BURATTINI, POI CI SONO I BURATTINAI. QUANDO I BURATTINI VENGONO ACCECATI DALLA SETE DEL POTERE, SCOMPAIONO. CHIUNQUE PROVA A METTERSI DA SOLO AL COMANDO FINISCE IN UNA PATTUMIERA” – L’ANIMA DANNATA DI ROMA BY NIGHT, IL FUNERALE COME “EVENTO PIÙ VIVO” E…
-ROMA SANTA E DANNATA - TRAILER
L'INTERVISTA DI DAGO
Da "Non è un paese per Giovani"
Roberto D'Agostino a NPG su Radio2: "A Roma le anime santa e dannata vanno a braccetto, ci sono il diavolo e l'acqua santa ma non sono l'uno contro l'altro, sono alleati. L'evento più vivo in città è il funerale, momento in cui si parla, si prendono appuntamenti, si rinsaldano i rapporti. Chiunque prova a mettersi da solo al comando finisce in una pattumiera, il vero potere è invisibile, vediamo solo i burattini".
Roberto D'Agostino è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del programma "Non è un Paese per Giovani", condotto da Tommaso Labate e Massimo Cercelli, in onda dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 13.30.
Il creatore di Dagospia ha parlato del suo viaggio notturno per le vie di Roma nel docu-film 'Roma santa e dannata': "Questa città è come una sedia elettrica, non è possibile metterla in mano a gente che viene da Rimini o da Napoli. E' molto difficile trovare l'essenza di Roma. La particolarità di questa città è che le sue anime santa e dannata vanno a braccetto. A Roma c'è il diavolo e l'acqua santa e non sono uno contro l'altro, sono alleati. La parte più bella del giorno a Roma è la notte. Quando arrivano le tenebre si inizia a vivere un'altra città".
Ancora D'Agostino: "A Roma l'evento più vivo è il funerale. Un momento in cui tutti i vari gruppi, le varie consorterie, le varie logge, tra virgolette, rendono omaggio al caduto, al caro estinto, ma allo stesso tempo è un momento in cui si rinsaldano i rapporti. La gente va al funerale perché deve parlare, prendere appuntamento, anche questo aspetto dimostra come è fatta questa città. Chiunque prova a mettersi da solo al comando finisce in una pattumiera. Roma ha più di venti circoli, non esiste una realtà simile in nessuna città del mondo.
Ogni circolo è una sorta di gruppo che si connette, ha rapporti, affari. Ognuno può contare sull'altro. Il potere è a Roma, sul potere mi dilungo un po', perché capire il potere rimane un qualcosa di indecifrabile per tutti quelli che arrivano da fuori. Il vero potere non è quello visibile sui giornali o nei talk televisivi, il potere è sotto. Quelli che vedi sono i burattini, poi ci sono i burattinai. Quando i burattini vengono accecati dalla sete del potere, a quel punto zac, si tagliano, scompaiono. Il conflitto con la città è continuo, non riescono a comprendere qual è lo spirito della città".
D'Agostino ha parlato anche della vita notturna di Roma: "Attraverso Ceccherini racconto un provinciale che colpito dal successo arriva a Roma pieno di soldi e si trova stritolato, talmente a pezzi che alla fine gli tocca rivolgersi a un analista, che dopo la seduta gli chiede di poter andare con lui nei locali. Roma è ben rappresentata dall'opera maestosa del Bernini, quella sorta di abbraccio. Accetta tutti, chiunque viene, sa digerire e metabolizzare chiunque".