“QUANDO MI CHIESERO DI FARE UN CALENDARIO, IMMAGINAI LA FACCIA CHE AVREBBE FATTO MIO PADRE” – ROBERTA CAPUA: “MISS ITALIA? È STATO UN GIOCO. LA BELLEZZA NON È UN MERITO, È EFFIMERA. HO AVUTO LA MERAVIGLIOSA CHANCE DI FARE TV CON RISPOLI. MI SONO POTUTA ESPRIMERE, SENZA ESPORRE” – “IL PIÙ DELLE VOLTE LEGGI COMMENTI SU COM’ERI VESTITA O SUL TRUCCO. QUANDO RIMASI INCINTA UNA GIORNALISTA SCRISSE: “DA MAMMA MISS A MAMMA BALENA” – GLI ESORDI IN TV, MAURIZIO COSTANZO, BERLUSCONI (“TENEVA LE DISTANZE, CREDO PER UN PROBLEMA DI ALTEZZA”) E IL SUO “ANNUS HORRIBILIS”
-Estratto dell’articolo di Silvia Fumarola per “la Repubblica”
Aveva 17 anni quando Roberta Capua vinse Miss Italia, nel 1986; […] La moda, poi la televisione, il debutto sul Tappeto volante con Luciano Rispoli, Buona domenica con Maurizio Costanzo, volto Rai di In famiglia , Unomattina , I fatti vostri e decine di programmi. Nel 2008 nasce il figlio Leonardo e lascia la tv. Nel 2017 vince Celebrity Masterchef, nel 2021 conduce Estate in diretta , il 2023 l’anno più duro: la separazione, la morte dei genitori. Napoletana trasferita a Bologna, […] 55 anni, ha modi garbati e le idee chiare. A fine agosto torna in tv su Rai 2 con Aspettando BellaMa’. […]
[…] Miss Italia, poi seconda a Miss Universo nel 1987. Com’è sentirsi bellissima?
«Mai sentita davvero così. Ho continuato ad avere insicurezze, specie quando ero giovane. Mai avuto un rapporto disinvolto col mio corpo».
[…] «Quando mi chiesero di fare un calendario, immaginai la faccia che avrebbe fatto mio padre. Poi mi dicevo: se avrò un figlio cosa penserà? Mostrarmi non era nelle mie corde. All’inizio Miss Italia è stato un gioco. La bellezza non è un merito, è effimera: troverai sempre una più bella, più giovane, più spregiudicata di te. Io ho avuto la meravigliosa chance di fare televisione con Rispoli. Mi sono potuta esprimere, senza esporre il corpo. Ora dirà: ha fatto Miss Italia e non voleva esporsi?».
In effetti.
«Fu una parentesi, una curiosità, non è che mi sentissi a mio agio in costume davanti a una giuria… Mamma (Marisa Jossa) vinse Miss Italia nel 1959. Ero curiosa. Non rinnego il concorso, è stato il mio trampolino di lancio. Poi ho fatto anche la modella e le ragazze non parlano, era un ruolo che mi stava strettissimo».
[…] A Mediaset ha lavorato con Costanzo, cosa le ha insegnato?
«Che si può fare l’alto e il basso, era così intelligente. A Buona domenica ho imparato tutto».
Ha conosciuto Silvio Berlusconi?
«L’ho visto due volte, molto gentile, una al compleanno di Mike Bongiorno. Teneva le distanze, credo per un problema di altezza, sono un metro e ottanta. Mi ha detto: “Ha una bellissima chiostra di denti”. Me l’ha detto tutte e due le volte… Complimento sentito».
Rispoli, Magalli, Timperi, Frizzi.
«Tutti colleghi con cui ho avuto bellissimi rapporti. Con Fabrizio abbiamo presentato tante serate di beneficenza per l’associazione Peter Pan, l’ho conosciuto bene. Era davvero perbene, empatico, generoso. Un difetto? Non saprei trovarlo. Era speciale, ci penso tutti i giorni».
[…] Ha definito il 2023 “il suo annus horribilis”. La separazione da suo marito Stefano Cassoli, la perdita a pochi mesi di distanza dei genitori. Ora come va?
«Le ferite non sanguinano, ma sono ancora aperte. Mio padre mi manca ogni giorno. Anche mia madre, ma è diverso. Aveva una malattia che me l’aveva portata via da tempo, è stato un distacco lento e doloroso: non mi riconosceva più, non parlavamo più al telefono. Papà era il mio punto di riferimento, mi capita di pensare: che direbbe?».
[…]
Ha detto che ama la tv ma “non le piace subire il giudizio estetico delle persone che stanno a casa”.
«A me piacerebbe che chi guarda ascoltasse, invece il più delle volte leggi commenti su com’eri vestita o sul trucco. Ma è possibile?».
Lo sa, le donne sono giudicate per l’aspetto. Quando rimase incinta, non scrissero per prima cosa dei chili di troppo?
«E chi l’ha dimenticato? Lo scrisse una giornalista, una donna: “Da mamma miss a mamma balena”. Si commenta da sola. Poi coi social, tutto amplificato. Sono nata senza i social, non mi abituo all’idea che chiunque scriva a ruota libera cose che non ti direbbe mai in faccia».
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