“QUANDO MILENA GABANELLI SE N’È ANDATA, MI HA DETTO: ‘TI LASCIO ‘REPORT’ E L’INSONNIA’” – SIGFRIDO RANUCCI SI CONFESSA A "OGGI" E RACCONTA COME HA VISSUTO IL CAMBIAMENTO DI PALINSESTO (E DI GOVERNO): “STAVAMO BENE ANCHE DOVE ERAVAMO PRIMA. MA NON ABBIAMO PERSO SPETTATORI. NOI VICINI AI 5 STELLE? ABBIAMO FATTO INCHIESTE SU TUTTI” – "STIAMO SULLE 176-177 QUERELE, OGNI SETTIMANA NE ARRIVANO DUE" (AVVERTITELO CHE FORZA ITALIA PENSA DI TOGLIERGLI COPERTURA LEGALE)"SONO UNA FOGLIA DI FICO NELLA RAI MELONIANA? NEL CASO UNA CON LE SPINE" - "HO LA SCORTA PERCHÉ UN SOGGETTO IN CARCERE AVEVA PRESO CONTATTI CON..." 

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Estratto dell’articolo di Dea Verna per “Oggi”

 

SIGFRIDO RANUCCI ALLA FESTA DEL FATTO QUOTIDIANO

«Quando Milena Gabanelli se n’è andata, mi ha detto: “Ti lascio Report e l’insonnia”. In effetti dormo tre-quattro ore a notte». Sigfrido Ranucci, che dal 2017 conduce il programma d’inchiesta più famoso d’Italia, ora affronta la sfida della domenica sera: un’arena che vede Report contrapporsi non solo a fiction, quiz e partite, ma anche a In onda su La7 e all’ex gioiellino di Rai 3, Che tempo che fa di Fabio Fazio, traslocato sul Nove.

 

Chi ha voluto lo spostamento di Report dal lunedì alla domenica?

«La Rai aveva un problema dopo l’addio di Fazio. E ha pensato che la carta migliore per occupare quello spazio fosse Report. Su questo mi sento anche gratificato. È stata la soluzione migliore per noi? Forse stavamo bene anche dove eravamo prima. Ma non abbiamo perso spettatori. E, anche se nessuno se n’è accorto, facciamo 40 minuti in più. Non di fiction, non di chiacchiere, ma di inchieste».

SIGFRIDO RANUCCI A IN ONDA

 

Questa nuova collocazione vi penalizza o no?

«[…]Fare il paragone con Fazio non ha senso, lui fa infotainment, noi inchieste, abbiamo budget diversi. Sarebbe come metterci in competizione con Sanremo. A me spiace che uno bravo come lui abbia abbandonato l’azienda. Gli faccio i complimenti perché non era facile ottenere questi risultati. Spero li faccia anche lui a me».

 

Come si trova nella Rai meloniana?

sigfrido ranucci report 1

«I rapporti con i dirigenti sono buoni, improntati al rispetto. Se con questa domanda si riferisce alla libertà, continuiamo a mantenerla».

 

Non teme di essere una foglia di fico?

«Una foglia di fico con le spine, nel caso».

 

Ha mai ricevuto offerte da altre reti?

«Sì, e sarebbero state anche interessanti dal punto di vista economico. Ma amo la Rai, sono nato lì dentro, apprezzo che mi abbia fatto sentire libero: per un giornalista d’inchiesta non ha prezzo. Non ci sono molti editori disponibili a mandare in onda Ranucci per poi farsi togliere per un’inchiesta 6 o 7 milioni di pubblicità.

sigfrido ranucci servizio di report su daniela santanche 18 novembre 2012

 

La Rai può permetterselo perché ha il canone. Ora lo vogliono tagliare. Ma attenzione, questo è il modello che ha disgregato il sistema sanitario nazionale. Tagli, tagli, tagli e poi ti rivolgi al privato. Nel nostro campo è pericoloso, infili il virus della disinformazione e della mancanza di approfondimento».

 

Quante querele avete ricevuto?

«Stiamo sulle 176-177. Ogni settimana in media ne arrivano due. Ma il sottoscritto e la redazione di Report non hanno mai perso una querela per calunnia o diffamazione. Questo lo dico a Ignazio La Russa e ai colleghi giornalisti che lo hanno ospitato senza contraddittorio dopo la nostra puntata». […]

sigfrido ranucci report inchiesta su visibilia

 

Perché lei ha la scorta?

«A causa di un progetto di omicidio. È stato individuato un soggetto in carcere che aveva preso contatti con dei killer stranieri per uccidermi. Stiamo parlando di un narcotrafficante, con legami con l'estrema destra e la 'ndrangheta».

 

Per lei, è peggio fare un'inchiesta e avere grane, oppure vedere che il giorno dopo cade nel vuoto, non accade niente?

«Lo scopo di un'inchiesta è quello di illuminare le zone d'ombra. Non è vero che dopo le nostre inchieste non accade nulla. Certo, c'è un senso di frustrazione nel vedere sempre gli stessi personaggi che ruotano, gli stessi meccanismi. Però continuo a credere che si possano migliorare le cose, altrimenti non sopporterei le pesanti ricadute di questo lavoro che resta il più bello del mondo».

sigfrido ranucci veronica pivetti

 

Ha rapporti con i politici?

«Nascono perché scatta la sindrome di Stoccolma. Qualcuno che hai toccato in passato, poi sente la necessità di comunicare con te. Ho sempre cercato di ascoltare, di capire».

 

C'è una parte politica a cui si sente affine?

«Qualcuno scambia la politica con l'astuzia, per la capacità di galleggiare. Per me la politica è amore per il bene comune. Ho incontrato anche persone che prima di entrare in politica erano animate da questi sentimenti. Poi sono usciti diversi, c'è qualcosa là dentro che non funziona».

 

Mi faccia qualche nome.

sigfrido ranucci

«No, poco importa il nome, conta la trasformazione».

 

Dicono che siete faziosi.

«Non esiste una trasmissione che ha fatto inchieste su tutti, come noi. Dicono che siamo vicini ai 5 Stelle, ma abbiamo fatto puntate su Casaleggio, sulle mascherine che riguardavano il Presidente Conte. Abbiamo fatto inchieste che riguardavano la sinistra, ho avuto una denuncia da Vincenzo De Luca». […]

 

Com'è stata la sua gavetta?

«[…] Da giovane avevo provato a entrare nei corsi di giornalismo della Luiss. Mi bocciarono, dissero che non ero adatto a fare il giornalista».

amadeus e sigfrido ranucci foto di bacco
sigfrido ranucci inaugurazione vis factor
sigfrido ranucci
SIGFRIDO RANUCCI
sigfrido ranucci ALLA CAMERA ARDENTE DI GIANNI MINA IN CAMPIDOGLIO 1
SIGFRIDO RANUCCI A UN GIORNO DA PECORA
sigfrido ranucci foto di bacco