“QUANDO LA REALTÀ IMITA LA FANTASIA, O VICEVERSA” – LUCA JOSI: “NELLA SERIE ‘THE OFFER’, IL PROTAGONISTA, ALBERT S. RUDDY, INTERPRETATO DA MILES TELLER, INDOSSA IN DIVERSE PUNTATE UN GIACCONE DI MONTONE MOLTO SIMILE A QUELLO DI MATTEO MESSINA DENARO IL GIORNO DEL SUO ARRESTO” – “THE OFFER È ANDATA IN ONDA IN AMERICA DAL 28 APRILE 2022 E IN ITALIA DAL 15 SETTEMBRE. MESSINA DENARO VEDRÀ INTERROTTA LA SUA LATITANZA QUATTRO MESI DOPO…” - VIDEO
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Luca Josi per Dagospia
Quando la realtà imita la fantasia o viceversa. Non sarà sfuggito ai più, appassionati di serie televisive, un dettaglio che sovrappone realtà a immaginario.
Le dieci puntate di The Offer, la fiction dedicata alla storia della produzione del film Il Padrino (con Marlon Brando, Al Pacino, Robert Duvall, Diane Keaton sotto la regia di Francis Ford Coppola tratto dal libro di Mario Puzo), raccontano di come il geniale produttore Albert S.Ruddy, interpretato nella serie dall’attore Miles Teller, riesce, accompagnato dalla tenacia del sogno americano, a realizzare quello che rimarrà uno degli indiscussi capolavori cinematografici del ventesimo secolo: The Godfather.
Il dettaglio straordinario è che il protagonista, Ruddy-Teller, indossa in diverse puntate della serie, ambientata intorno al 1970, un giaccone di montone molto simile a quello che ritroveremo in un fatto di cronaca ultimo.
Ruddy, infatti, quando nella serie interloquisce con il padrino della mafia italo americana Joe Colombo, l’attore Giovanni Ribisi, viene fotografato proprio al comizio della Lega Italoamericana con quel montone scamosciato sulle spalle. Un capo molto simile a quello vestito da Matteo Messina Denaro il giorno del suo arresto: il 16 gennaio 2023.
Parliamo di una produzione, The Offer, andata in onda in America a partire dal 28 aprile 2022 e in Italia dal 15 settembre dello stesso anno. Messina Denaro vedrà interrotta la sua latitanza quattro mesi dopo. In casa conservava un poster di Marlon Brando nel Godfather. Addosso un giaccone molto simile a quello che portava, nella fiction, il produttore che per quel film vincerà l’Oscar nel 1973.