“QUELLO CHE MI FA PAURA DELLA LOBBY GAY È UN ROCCO CASALINO NEL RUOLO DI SUGGERITORE A COLUI CHE RECITA LA PARTE DEL PREMIER” - PLATINETTE ATTACK: “NON SOPPORTO IL PIAGNISTEO CONTINUO DEGLI LGBT. UNA LEGGE CONTRO L’OMOFOBIA? UNA PUTTANATA COLOSSALE. SE DICO A UNA PERSONA "SEI PROPRIO UNA FINOCCHIA PERSA", CHE COSA C'È CHE NON VA? – “I RAPPORTI OMOSESSUALI SONO POLIAMOROSI, CHE BISOGNO C'È DEL MATRIMONIO? L'UTERO IN AFFITTO È VIOLENZA. LUXURIA? ANDAVA AL BAGNO CON LA GARDINI MA NON RICORDO UNA PROPOSTA DI LEGGE..."
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P.Fio. per la Verità
«Ricordo che quando venne approvata la legge Cirinnà ci furono coppie omosessuali che volevano gli stessi sconti per i viaggi di nozze concessi agli etero. Che cavolo di rivendicazione era?».
Mauro Coruzzi, in arte Platinette, conduttore radiofonico e televisivo, opinionista, anche quando si parla di unioni civili trova modo di ribadire la sua avversione per «il conforme».
Che cosa non le piace delle unioni civili?
«Sia chiaro, se per qualcuno è una priorità dico: perché no? Purtroppo, però, ho visto molte coppie omosessuali sacrificare il loro universo fatto di differenze quasi ne avessero paura, per una voglia di uniformità, per provare un senso di appartenenza. Sinceramente non capisco e trovo anche la questione oltremodo noiosa. Io sono per la singolarità, vorrei una legge per l'individuo e non ho alcun interesse a formalizzare una famiglia arcobaleno».
Due docenti ipotizzano che il fallimento di queste unioni dipenda anche dall'impossibilità di rendere praticabile un progetto genitoriale di coppia.
«Non credo proprio che il senso di paternità sia diventato improvvisamente così forte, che se non lo soddisfi crolla l'unione. Nelle coppie dello stesso sesso che si sono sposate, e ne conosco tante, non vedo l'esigenza di diventare genitori. Sembra più un mantra, implacabile, solo delle persone famose e benestanti».
Allora che cosa può essere successo?
«All'inizio c'è stata una valanga di richieste di unioni civili, era inevitabile visto che molti convivevano da anni. Credo che il fallimento sia dovuto in buona parte al poco interesse che gli omosessuali, più di altri, avvertono per il mantenimento di un contratto scritto.
Che bisogno hanno del matrimonio, quando i rapporti omosessuali sono poliamorosi? Se l'unione civile era per la tutela del partner, invece di fare tante lamentele per avere una legge bastava andare dal notaio e mettere nero su bianco le proprie volontà, senza dover incorrere in una trafila assistenziale statale dei rapporti amorosi».
Cantanti e politici non si sono fatti scrupolo a utilizzare donne con la pratica della gestazione per altri.
«L'utero in affitto è una violenza profonda. Ciò che voglio, lo vado a chiedere a una donna pagandola. Orribile. Se un figlio è il loro reale bisogno, perché non sono capaci di provare amore in altro modo uscendo dall'egoismo?».
Sarebbe d'accordo per l'adozione in famiglie omogenitoriali?
«Adottare no, se non con molta, molta cautela. Provassero le coppie omosessuali l'affido, banco di prova dell'amore genitoriale. Siete in grado di reggerne il carico emotivo? Dovete essere pronti a farvi stracciare le arterie se un giorno o l'altro la creatura vi viene portata via».
Persone dello stesso sesso fanno ancora molta fatica a dare visibilità al loro rapporto?
«I cosiddetti radical chic non vedono per niente male una coppia unita civilmente, in una cena ci sta bene perché tutti dobbiamo dimostrare la meraviglia di essere così aperti e tolleranti.
La sinistra ancora rivendica di essere l'unica depositaria dei diritti degli Lgbt e di saperli trasformare in legge a tutela, ma non è affatto vero. La signora Paola Concia (già deputata del Pd, ndr) nel 2011 andò a sposarsi con la sua partner in Germania, mentre doveva aspettare e combattere perché la legge fosse attuativa nel suo Paese. E non ho traccia di una proposta di legge fatta da Luxuria, ricordo solo che andava in bagno dove c'era la Gardini. Dove è stato Franco Grillini per anni? Sul fronte della destra c'è altrettanta indifferenza ai diritti civili, questo Paese è incapace di confrontarsi su basi differenti».
Imma Battaglia ha detto che «la lobby gay esiste ed è fortissima, in questo momento è governativa», però lei stessa ha sfruttato il potere Lgbt per riempire i rotocalchi delle sue «nozze» con Eva Grimaldi.
«La Battaglia è un manager, si è sposata la Grimaldi perché le piaceva così come Briatore sposò la Gregoraci. Quello che mi fa davvero paura della lobby omosessuale è un Rocco Casalino nel ruolo di suggeritore a colui che recita la parte del presidente del Consiglio. La politica come facciata e dietro il nulla. Non so se il premier Conte si rende conto dell'umiliazione».
Si sente più tranquillo adesso che la senatrice Monica Cirinnà è stata messa a capo del dipartimento diritti del Pd?
«Mi sento poco tranquillo quando la vedo con tutti quei ricci. Purtroppo non c'è nessuna donna in Parlamento che mi sappia coinvolgere per il suo impegno politico».
Questa settimana viene votato il ddl Zan contro l'omotransfobia. C'è davvero una spirale di violenza da fermare?
«Chiediamoci se vogliamo l'abbattimento dei generi o se ne vogliamo la codifica in più sfumature possibili dell'arcobaleno, che è una puttanata colossale. In realtà non siamo capaci di rapportarci con gli altri, in quanto individui, ma solo con i gruppi di appartenenza, di corporazioni.
Ditemi dove sono le lesbiche in Italia, a parte le tre o quattro famose: vivono come i cinesi in 25 in una stanza e non le vediamo? Parliamo d'ora in poi di esseri umani e non di trans, omo, fluidi. Una legge contro l'omofobia? Mi annoia l'idea di dover limitare ancora una volta l'ironia, il linguaggio non convenzionale. Se dico a una persona "sei proprio una finocchia persa", che cosa c'è che non va? Ci sono famiglie orrende, nuclei familiari imbarazzanti ma perché non si può fare il family day se altri sfilano nel gay pride? E non sopporto il vittimismo, il piagnisteo continuo degli Lgbt».