“DA RAGAZZO MI CHIAMAVANO ‘MICHECCA’ E MI GETTAVANO NELLA SPAZZATURA” – MICHELE BRAVI SI CONFESSA A “BELVE”, E RACCONTA LA DEPRESSIONE DOPO L’INCIDENTE IN CUI, ALLA GUIDA DELLA SUA AUTO, MORÌ UNA DONNA, ROSANNA COLIA: “HO FATTO PENSIERI DRAMMATICI. SI! ANCHE TANTO PERICOLOSI. A UN CERTO PUNTO HO PROPRIO SPERATO CHE LE PERSONE CHE AMAVO MORISSERO INSIEME A ME” – POI AMMETTE DI ESSERE FIDANZATO CON UN UOMO CHE NON FA PARTE DEL MONDO DELLO SPETTACOLO: “L’UNICA PRIMADONNA SONO IO. RIMANGO UN INFEDELE PER NATURA….” – VIDEO
-MICHELE BRAVI: DA RAGAZZO MI CHIAMAVANO ‘MICHECCA’ E MI GETTAVANO NELLA SPAZZATURA
Giulia Turco per www.fanpage.it
Michele Bravi si racconta in una profonda intervista concessa a Belve di Francesca Fagnani. Dai suoi angoli più bui ai colori, in un istante. Se dovesse definirsi una belva sceglierebbe il Minotauro, spiega, una creatura “che viaggia nella vita degli altri fino a perdersi”.
La depressione dopo l’incidente stradale del 2018
C’è un episodio che la giornalista non può eludere, quello dell’incidente stradale che ha coinvolto il cantante nel 2018 e che ha causato la morte di una donna, Rosanna Colia. Un momento di buio che lo ha trascinato nella depressione. “Quell’evento ha avuto delle ripercussioni fortissime in me”, spiega Bravi. “Ho perso il contatto con la realtà”.
Ho conosciuto cosa vuol dire vivere senza aderire al reale. Oggi lotto costantemente: devo essere sicuro che le cose che vedo e che sento esistono davvero. La mia mente ha avuto il bisogno di riscrivere quella realtà, mi chiedevo sempre se stessi sognando. Non riuscivo a parlare e sì, ho fatto pensieri drammatici e pericolosi. Pensavo che stessimo tutti in un sogno e che l’unico modo per svegliarsi fosse annientarsi. Ho sperato che le persone che amavo morissero insieme a me. Credevo di averle condotte in un incubo.
Il bullismo per la sua omosessualità
Nella sua vita ha amato uomini e donne. Il primo batticuore per un ragazzo all’età di 13 anni: “In un primo momento l’ho avvertito come un pericolo, ho pensato fosse qualcosa di sbagliato”. Allora sono iniziati anche i primi episodi di bullismo. “Mi chiamavano Michecca e mi gettavano nella spazzatura”, confessa a Francesca Fagnani. “Non ero consapevole di aver subito bullismo, non avevo capito che impatto avrebbero avuto quegli episodio sulla mia vita. Semplicemente chiudevo gli occhi e aspettavo che finisse”.
Michele Bravi è fidanzato e prova ad essere fedele
Oggi, ammette, c’è una persona al suo fianco. È un uomo che non fa parte del mondo dello spettacolo. “Non voglio la competizione dentro casa, l’unica primadonna sono io”, scherza. L’amore lo sta spingendo ad allenarsi sulla fedeltà, cosa che non risulta essere poi così semplice a quanto pare. “Rimango un infedele per natura. Anche se non tradisco, sono un infedele che non tradisce. È più forte di me”. E rivela: “Sul palco sono sensuale, ma nella vita privata tutt’altro. Sono estremamente goffo. Sono uno che piega il pantalone prima di fare l’amore”.