“ROBE’, T’O’O SOGNI CHE CASCO” – SILVIA D’AMICO RACCONTA LE BIZZE DI ANNA MAGNANI SUL SET DI “ROMA CITTÀ APERTA”: “POI ROSSELLINI DIEDE IL CIAK E ALLA MITRAGLIATA SI BUTTÒ E FECE LA STORIA” – “LO CHIAMÒ DOPO 30 ANNI, QUANDO STAVA PER ANDARSENE, E GLI DISSE ‘NUN ME DEVI FA’ MORÌ’. SI FIDAVA PIÙ DI LUI CHE DEI MEDICI” – GLI SCHERZI TELEFONICI CON ALBERTO SORDI E QUANDO, DAVANTI A ROSSELLINI, INDICÒ LE PARTI INTIME DI MARCELLO GATTI, DICENDO: "QUESTO SÌ CHE È MASCHIO" – “LA GUERRITORE? È BRAVA MA FORSE NELLA MAGNANI LEI CERCA UNA PROIEZIONE DI SÉ STESSA…” - VIDEO

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Estratto dell’articolo di Andrea Palazzo per “il Messaggero”

 

ROBERTO ROSSELLINI ANNA MAGNANI

«Robe', t'o'o sogni che casco». Sul set di Roma città aperta la Magnani faceva le bizze. «Poi Rossellini diede il ciak e alla mitragliata lei si buttò in quel modo. In due minuti fece la storia del cinema».

 

A ricordarla a 50 anni dalla morte, e mentre sta per aprirsi (il 18 ottobre) una Festa del Cinema dedicata a lei, è l'amica Silvia D'Amico (82), produttrice dei suoi ultimi film Tv. Sua madre, Suso Cecchi D'Amico, era stata la sceneggiatrice di fiducia dell'attrice. «Anna frequentava casa da quando avevo 5 anni, le sono rimasta vicino fino alla fine». E sul suo letto di morte Silvia conobbe Roberto Rossellini, che diventò il suo compagno. Lui fu l'unica persona che la Magnani volle accanto a sé negli ultimi giorni.

 

Come mai Anna chiamò il suo ex dopo 30 anni?

SILVIA D AMICO

«Per lei Roberto risolveva ogni problema, gli disse: "Nun me devi fa' mori'". Si fidava di lui più che dei medici».

 

Rossellini fu generoso, non è da tutti

«Fece i salti mortali per tenere segreta la notizia della malattia, non voleva che lei - ignara del tumore - intuisse qualcosa leggendo i giornali. È morta senza accorgersene».

 

La loro fu una storia d'amore tormentata?

«Sì e finì dopo il telegramma di Ingrid Bergman che invitava Rossellini a lavorare insieme. […] ».

 

anna magnani suso Cecchi d'amico

[…] Marcello Gatti, che ebbe con Anna una storia, rivelò che incontrarono Rossellini e la Bergman e lei indicò al regista le sue parti intime: "Questo sì che è maschio." Gelosia feroce?

«Roberto si sarà fatto una risata, le scenate plateali erano il loro pane quotidiano».

 

Che donna era, la Magnani?

«Si pensa a una pantomima della romanità, "Aho', li mortacci tua" e invece era una borghese sofisticata che aveva studiato piano e recitazione».

 

[…] La rivalità con la Loren?

«Ma no, Anna la puoi paragonare solo a Bette Davis! Lei diceva che l'Oscar della Loren era stato più facile perché recitava in italiano, mentre il suo film era in inglese».

 

In scena era tutto istinto?

ANNA MAGNANI ROBERTO ROSSELLINI

«Io direi gran professionista. Una notte sul set di Bellissima faceva freddo e si vedeva il vapore del suo respiro: si mise del ghiaccio in bocca e andò avanti recitando così».

 

Il direttore della fotografia Delli Colli non voleva che usasse i tiranti per levigare il viso. Era davvero fiera delle rughe?

«No, Anna certe rughe non le voleva. Il suo operatore preferito, Barboni, era attentissimo a luci e ombre. Quando morì, disse: "Sto fijo de na mignotta, che dispetto m'ha fatto." Ma non le dava mai un'immagine troppo patinata».

 

Secondo l'amico di Anna, Tennesse Williams, ogni sera aveva un giovane amante diverso. Si è più innamorata dopo Rossellini?

«Gli ultimi partner, Gabriele Tinti e Osvaldo Ruggeri, erano molto giovani ma sono state vere relazioni d'amore».

 

Un episodio che la fa ancora ridere?

«Il suo commento, appena uscita dalla toilette del Jackie 'O: "Il mondo è finito, vai ar cesso e ce trovi la regina d'Egitto." In quel periodo re Farouk era in esilio a Roma, lo si incontrava sempre con la moglie a via Veneto».

 

roberto rossellini ingrid bergman

Si ricorda le sue famose feste a casa?

«Amava fare scherzi telefonici insieme a Sordi. Cercavano sull'elenco stradale un condominio e chiamavano a turno gli inquilini, fingendo di essere il vicino di casa: "Aiuto, me sento male." Il condominio impazziva. Poi Sordi chiamava i portieri delle dimore nobili: "Salve sono Raniero del Cazzo" e questi, "Li mortacci tua."»

 

Lo scherzo più crudele?

«Telefonavano a una nota attrice per comunicarle un premio da ritirare, ma rifiutavano ogni sua richiesta, fino a rivelarle che aveva vinto solo due caciotte e un salame. Lei nonostante tutto accettava e loro, giù a ridere».

anna magnani nella sua villa a san felice circeo ph paolo di paolo

 

Con Visconti fu amore-odio?

«Lo aveva nascosto in casa durante la guerra, terrorizzata di essere scoperta, lei che quando faceva la rivista aveva spesso sbertucciato il regime. Litigarono perché in giuria al Festival di Venezia lui le negò un premio per un film mediocre. Anna nelle amicizie era mafiosa: o sei con me o contro di me».

 

Com'era come madre?

anna magnani 4

«Non è stata una brava madre e non perché fosse assente. Al contrario, poteva essere soffocante, sempre depressa per la poliomelite di Luca. Dopo la sua morte, lui sposò una donna che si truccava e vestiva volutamente come Anna».

 

Cosa pensa del progetto annunciato dalla Guerritore?

«[…] È brava ma forse nella Magnani lei cerca una proiezione di sé stessa».

roberto rossellini ingrid bergman
anna magnani mamma roma
BERGMAN ROSSELLINI
anna magnani
ANNA MAGNANI E GIULIO ANDREOTTI
rossellini bergman
anna magnani
rossellini bergman 1

 

anna magnani aldo fabrizi - campo de' fiori
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anna magnani mamma roma
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anna magnani con john huston alla scala
anna magnani e pier paolo pasolini a venezia
ANNA MAGNANI E RAIMONDO LANZA DI TRABIA
anna magnani e pier paolo pasolini a venezia
anna magnani l amore film di roberto rossellini 1
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