“LA ROMA SANTA E PUTTANA DI DAGO È LA VERSIONE PIÙ VICINA A NOI DELLA ROMA SANTA E PUTTANA DI SEMPRE” – PIERLUIGI PANZA: “CON IL FILM ‘ROMA, SANTA E DANNATA', ROBERTO D’AGOSTINO, CON MARCO GIUSTI, SI È FATTO L’AUTOBIOGRAFIA, SUA E DELLA ROMA ANNI SETTANTA-OTTANTA, QUELLA DEBOLE DI PENSIERO E DI CARNE, CON LUXURIA VERSIONE CUOCA DAVANTI AL MENÙ DI ‘MUCCASSASSINA’: DITALINI, PISELLI, CAZZETTI” – “QUANDO CICCIOLINA SFILA PER ROMA NON C’È NIENTE DI NUOVO, IN FONDO, IL BANCHIERE CHIGI SPOSÒ UNA PROSTITUTA E FECE AFFRESCARE PER LEI LA VILLA FARNESINA…” - VIDEO

-


ROMA SANTA E DANNATA - TRAILER

 

Pierluigi Panza per https://fattoadarte.corriere.it/

 

roma santa e dannata foto di massimo sestini per oggi 1

Roma, di notte, terrazza o tolda del battello sul Tevere: mettete al posto di Toni Servillo Roberto D’Agostino e avrete il passaggio dalla Roma recitata da un attore alla Roma raccontata direttamente dal protagonista.

 

Con il film “Roma, santa e dannata”, che passerà alla Festa del Cinema il 27 ottobre (regia e fotografia di Daniele Ciprì) Roberto D’Agostino, con Marco Giusti, si è fatto l’autobiografia, autobiografia sua e della Roma anni Settanta-Ottanta, quella dopo l’ideologia, senza i comunisti, debole di pensiero e di carne, con Vladimir Luxuria versione cuoca davanti al menù di “Muccassassina”: ditalini, piselli, cazzetti…

 

dago e marco giusti roma santa e dannata.

La Roma santa e puttana di Dago è solo la versione più vicino a noi della Roma santa e puttana di sempre.

 

Nella Roma di Leone X, il cardinal Bibbiena organizzava feste con cortigiane e guest star Raffaello, che era cameriere segreto del papa. Presenze fisse le cortigiane più ambite come Vannozza e Lucrezia con la figlia.

 

In scena la “Calandria”, commedia scritta dal Bibbiena. Trama: Calandro, per amare Santilla si deve travestire da donna: “Non sappiam noi, che le donne sono si degne, che oggi non è alcuno, / che non le vada imitando, e che volentieri con l’animo, e col corpo femmina non diventi?” scrive il n.2 del Vaticano? È il gender fluid del cardinale, siamo nel 1513.

 

vladimir luxuria roma santa e dannata

Se ci spostiamo di un secolo, non cambia nulla, Roma è sempre santa e puttana. Fuori Raffaello e il cardinal Bibbiena dentro Caravaggio e il cardinal Del Monte con il suo chitarrino.

 

Lasciati i rigori ambrosiani presso monsignor insalata (perché mangiava sempre insalata) Caravaggio arriva a Roma e gli cambia la vita: dalla canestra di frutta (allusione a Cristo) alle prostitute ritratte nei quadri.

 

La Lena e tutte quelle degli ortacci, le fiammette, che si chiamavano così perché il rapporto nel retro dell’osteria deve durare il tempo di una candela che si smorza. Caravaggio si definisce un “valent’uomo di Roma”, cioè un assassino che non salda i debiti e, naturalmente, bisex perché, come ricorda Dago… ovviamente lì erano già froci quando i lombardi erano sulle palafitte.

 

caravaggio 1

Pure dopo i lanzichenecchi, e comunque prima del passaggio del treno con Alain Elkann, la storia è la stessa con i Barberini e i Colonna… e così si arriva a Helmut Berger bello e ubriaco che balla su un tavolo al Number One, si arriva a Renato Zero incidentato e ricoverato al reparto femminile.

 

Quando Cicciolina sfila per Roma non c’è niente di nuovo, in fondo, la Vannozza comandava mezza Roma, faceva sfilare le ragazze, il banchiere Chigi sposò una prostituta, Francesca Ordeaschi e fece affrescare per lei la Villa Farnesina con la Galatea seminuda che esce dalle acque: ed il volto è quello di una cortigiana.

 

Il socialismo by night di De Michelis è un’apparizione educata nel grande teatro che fluisce dai tempi di Adriano con il suo Antinoo.

 

cardinal bibbiena

Per capire quanto felici e demenziali furono quegli anni “formidabili” bisogna seguire la rievocazione del “Festival dei poeti” che si svolse nell’estate del 1979 sulla spiaggia libera di Castelporziano rievocata da Carlo Verdone.

 

Siamo alla follia: Dario Bellezza che legge, gli urlano “’a frocio!” e s’incazza; una ragazzina mezza svestita vuol parlare anche lei “cioè, cioè, cioé”, arriva uno e la ferma mentre un tipino alla Andy Luotto si spoglia e mostra il pacco (allora non c’erano le suffragette anti Giambruno).

 

Poi arriva il minestrone… e manco fossimo nella striscia di Gaza tutti spingono verso il palco per averne un mestolo. Il palco cede. Un minestrone è l’immagine psicodrammatica e psichedelica di Roma di ogni tempo: la via dritta è un labirinto, come riporta l’epigrafe su un sarcofago

gianni de michelis foto marcellino raodgna
gianni de michelis in pista
TRIONFO DI GALATEA - VILLA FARNESINA

carlo verdone roma santa e dannata
HELMUT BERGER 22
HELMUT BERGER VISCONTI 2
locandina di roma santa e dannata
roma santa e dannata 5
set di roma santa e dannata carlo verdone
marco giusti e dago roma santa e dannata
flagellazione di cristo caravaggio 6
dago marco giusti carlo verdone roma santa e dannata
roberto d agostino marco giusti carlo verdone roma santa e dannata
dago e sandra milo roma santa e dannata.
marco giusti e dago roma santa e dannata
roma santa e dannata 7
roma santa e dannata 1
marco giusti sul set di roma santa e dannata
caravaggio prima versione della presa di cristo
dago e marco giusti set di roma santa e dannata
giorgio assumma dago marco giusti roma santa e dannata
marco giusti e dago con vera gemma roma santa e dannata
vera gemma roma santa e dannata
dago e marco giusti con sandra milo roma santa e dannata.
marco giusti sul set di roma santa e dannata
roma santa e dannata 8
sandra milo roma santa e dannata
dago sul set di roma santa e dannata a piazza del popolo
giorgio assumma dago marco giusti roma santa e dannata.
vera gemma roma santa e dannata
dago marco giusti carlo verdone roma santa e dannata
giorgio assumma sul set di roma santa e dannata
roma santa e dannata 3
marco giusti e dago con vladimir luxuria roma e santa e dannata
dago roma santa e dannata
roma santa e dannata 2
giorgio assumma in roma santa e dannata
massimo ceccherini roma santa e dannata