“SI È SEMPRE MERIDIONALI DI QUALCUNO” – VIDEO: L’INDIMENTICABILE SCENA DI “COSÌ PARLÒ BELLAVISTA” CON LUCIANO DE CRESCENZO E RENATO SCARPA, SCOMPARSO IERI A 82 ANNI – FU SERGIO LEONE A SCEGLIERLO PER “UN SACCO BELLO”: “DEVO A LUI SE SONO DIVENTATO L'AFFETTUOSO PIRLA DEL CINEMA ITALIANO” – GIUSTI: “SAPEVA RISPONDERE A QUALSIASI SITUAZIONE CON UNA UMANITÀ, UN CALORE, UN’UMILTÀ CHE POCHI ATTORI PUR CONSIDERATI MAGGIORI E SUPERPREMIATI, A DIFFERENZA SUA, POSSIEDONO”
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1 - IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - RENATO SCARPA, SCOMPARSO IMPROVVISAMENTE OGGI A 83 ANNI, FU TRA I POCHI IN GRADO DI REGGERE L’IMPATTO DEI NUOVI GRANDI CAPOCOMICI DEGLI ANNI ’80, DA VERDONE A TROISI, MA ANCHE DEL PIÙ SERIOSO E DRAMMATICO NANNI MORETTI - SAPEVA RISPONDERE A QUALSIASI SITUAZIONE CON UNA UMANITÀ, UN CALORE, UN’UMILTÀ CHE POCHI ATTORI PUR CONSIDERATI MAGGIORI E SUPERPREMIATI, A DIFFERENZA SUA, POSSIEDONO... - VIDEO
2 - ADDIO A RENATO SCARPA, QUELLA SCENA CON DE CRESCENZO: «SI È SEMPRE MERIDIONALI DI QUALCUNO»
È morto, all’età di 82 anni, l’attore Renato Scarpa (Qui l’articolo). Nato a Milano, esordisce sul grande schermo alla fine degli anni sessanta, imponendosi come caratterista di ottimo livello. Attore prediletto di De Crescenzo, Nichetti, Troisi e altri, oltre a vantare una lunga filmografia ha lavorato in numerose serie televisive.
È il severo padre Corazza nel grottesco Nel nome del padre (1972) di Marco Bellocchio, l’inflessibile padre domenicano Alberto Tragagliolo nel Giordano Bruno di Giuliano Montaldo (1973), il misterioso professor Verdegast nell’inquietante Suspiria (1977) di Dario Argento, l’ipocondriaco Sergio in Un sacco bello (1980), il complessato Robertino in «Ricomincio da tre» (1981) di Massimo Troisi ed il direttore dell’ufficio postale superiore e amico del protagonista ne «Il postino» di Michael Radford; il prete alle prese con la quotidianità nell’agrodolce «Ad ovest di Paperino» (1982) di Alessandro Benvenuti, il dottor Cazzaniga in «Così parlò Bellavista» (1984) e in «Il mistero di Bellavista» (1985), entrambi di Luciano De Crescenzo.
Interpreta inoltre il padre apprensivo del protagonista nel divertente Stefano «Quantestorie» (1993) di Maurizio Nichetti, il compito preside nel drammatico «La stanza del figlio» (2001) di Nanni Moretti, il bancario con problemi gastroenterologici nella commedia culinaria partenopea «Ribelli per caso» (2001) di Vincenzo Terracciano, e il cardinal decano Gregori nel film «Habemus Papam» di Nanni Moretti (2011).
3 - SCARPA, UNA VITA DA SPALLA MAIL PROTAGONISTA ERA LUI
Gloria Satta per “il Messaggero”
A 82 anni è morto, nella sua casa romana di Bravetta, l'attore Renato Scarpa. Era stato colto da un malore improvviso e i familiari, allarmati, avevano chiamato il 118. Ma non c'è stato niente da fare. Nato a Milano il 14 settembre 1939, dapprima studente di architettura poi folgorato dallo spettacolo e passato al Centro Sperimentale di Cinematografia, Scarpa ha avuto una lunga carriera cominciata come caratterista alla fine degli Anni Sessanta e sempre divisa tra teatro, cinema e tv.
LA POPOLARITÀ
L'attore deve la popolarità a ruoli come l'ipocondriaco Sergio che fa sfumare il viaggio in Polonia all'amico Enzo-Carlo Verdone in Un sacco bello (1980) e il complessato Robertino creato da Massimo Troisi in Ricomincio da tre (1981). Ma sul grande schermo, era stato diretto da quasi tutti i grandi registi italiani: Paolo e Vittorio Taviani (Sotto il Segno dello Scorpione, suo film d'esordio nel 1969), Marco Bellocchio, Steno, Giuliano Montaldo, Luigi Comencini, Roberto Rossellini, Dario Argento, Mario Monicelli, Luigi, Zampa, Liliana Cavani, Carlo Verdone, Massimo Troisi, Carlo Vanzina, Maurizio Nichetti, Silvio Soldini, Nanni Moretti, Matteo Garrone, Kim Rossi Stuart, Roberto Andò. L'attore aveva talento, intelligenza, ironia.
La sua faccia aperta dallo sguardo tenero o spaurito gli procurò ruoli indimenticabili da personaggio ingenuo, insicuro, indifeso: «Devo a Sergio Leone se sono diventato l'affettuoso pirla del cinema italiano», spiegava sorridendo Scarpa che in Un sacco bello, l'opera prima di Verdone, era stato scelto proprio dal leggendario regista di C'era una volta in America, in quell'occasione produttore del film.
E la sua caratterizzazione dell'ipocondriaco Sergio rimase scolpita nell'immaginario collettivo tanto che l'anno scorso, al Palo della Morte a Vigne Nuove, luogo-chiave del film, l'attore era accanto a Carlo per festeggiare tra la folla acclamante il 40mo anniversario di Un sacco bello.
Un altro incontro importante, per Scarpa, fu con Massimo Troisi che in Ricomincio da tre (1981) gli affidò la parte del complessato Robertino: «Sono figlio di madre vedova, orfano di guerra e quel personaggio ce l'avevo dentro», spiegava l'attore che una dozzina d'anni più tardi, nello struggente Il Postino, avrebbe interpretato il capotelegrafista comunista amico del compianto artista napoletano.
Diretto invece da Maurizio Nichetti, nel 1993 Renato è il padre apprensivo nell'esilarante Stefano Quantestorie. Per Luciano De Crescenzo diventa il professor Cazzaniga in Così parlò Bellavista (1984) e Il mistero di Bellavista (1985). Ma la commedia non è l'unico ambito in cui Scarpa dà il meglio di sé. CARDINALE Per Nanni Moretti fa un preside tutto d'un pezzo nel drammatico La Stanza del figlio (2001) e, dieci anni più tardi, il cardinal decano Gregori nel profetico Habemus Papam.
Invece nel grottesco Nel nome del padre (1972) di Bellocchio fa il severo Padre Corazza. È un prete anche nella commedia A Ovest di Paperino di Alessandro Benvenuti (1981) dopo aver indossato il saio di un inflessibile domenicano in Giordano Bruno di Montaldo (1972). E nell'horror Suspiria (1977) di Argento è il misterioso professor Verdegast. È stata ricca anche la sua carriera tv, dall'episodio del Commissario Montalbano Il ladro di Merendine (1999) alla serie Rocco Schiavone 3, girata nel 2019. Nel cinema aveva preso parte a The Tourist Florian Henckel von Donnersmarck (2010). Ultimi film: Una storia senza nome di Andò (2018), Nevermind di Eros Puglielli (2018), Domani è un altro giorno di Simone Spada (2019).