“SOLITAMENTE IL PAGAMENTO AVVIENE NEL MOMENTO IN CUI SPEDISCO” - LA RAI HA AVVIATO UNA VERIFICA SUL PRESUNTO CASO DI PUBBLICITÀ OCCULTA, SOLLEVATO DA “STRISCIA LA NOTIZIA”, CHE RIGUARDEREBBE I GIOIELLI REALIZZATI DA PAPY CALDONAZZO, SORELLA DI NATHALY E DIPENDENTE IN FORZA AI PROGRAMMI DI GIGI MARZULLO - LEI SI DIFENDE: “SONO OGGETTI ARTIGIANALI SENZA SCOPO DI LUCRO”, MA SECONDO LA TRASMISSIONE DI CANALE 5 C'È UN AUDIO CHE LA INCASTRA...
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Rai: Rai1 avvia verifica su presunto caso pubblicità occulta
(ANSA) - ROMA, 20 MAG - Riguardo al presunto sfruttamento di immagini a scopo pubblicitario dei gioielli realizzati da una dipendente in forza ai programmi di Gigi Marzullo, Rai1 - si apprende da fonti di Viale Mazzini - ha avviato con gli uffici competenti l'iter di verifica di eventuali responsabilità.
Il caso è stato sollevato nei giorni scorsi da Striscia la notizia, secondo cui le ospiti del programma culturale di Rai1 Milleeunlibro - Scrittori in tv, condotto da Marzullo, indosserebbero gioielli prodotti e venduti da una programmista regista in forza alla trasmissione.
I GIOIELLI DI PAPY CALDONAZZO NON SONO A SCOPO DI LUCRO" - MA UN AUDIO INCASTRA LA REGISTA DI RAI UNO
Un hobby artistico, niente di più. Questo sarebbero i gioielli creati da Patrizia "Papy" Caldonazzo e piazzati dalla regista addosso ad attrici, anche famose come Sabina Guzzanti, ospiti di Milleeunlibro – Scrittori in tv e Il Cinematografo, programmi culturali di Rai Uno entrambi condotti da Gigi Marzullo. Pubblicità occulta smascherata da “Rai Scoglio 24” a cui i legali di Caldonazzo, sorella dell'attrice Nathaly, hanno risposto con una diffida a Mediaset.
Gli avvocati di Papy affermano che «crea pochi oggetti, in via artigianale, al solo fine di diletto e per esercitare la sua vena artistica, senza scopo di lucro». Peccato che in un messaggio vocale inviato a Pinuccio, Patrizia Caldonazzo specifichi: «Solitamente il pagamento avviene nel momento in cui spedisco, ti do il numero di spedizione della posta e in quel momento puoi procedere al pagamento».
Anche a Viale Mazzini ora vogliono vederci chiaro, e infatti è partito l'iter di verifica di eventuali responsabilità.