“SONO WANNA MARCHI E NON ME NE FREGA NIENTE DI NESSUNO” – LA TELE-IMBONITRICE E LA FIGLIA STEFANIA NOBILE DOPO AVER SCONTATO LA CONDANNA A 9 ANNI E 6 MESI PER BANCAROTTA FRAUDOLENTA E ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE FINALIZZATA ALLA TRUFFA, APRONO LE VALVOLE SU “GENTE”: “I MAGHI OGGI FANNO MOLTI PIÙ DANNI DI QUELLI DI CUI SIAMO STATE ACCUSATE NOI. CON TUTTI I POLITICI BUFFONI CHE ABBIAMO IN ITALIA ALMENO UN DECRETO ANTI-MAGHI SI POTEVA FARE” - IL CARCERE (“A CHI ODIO AUGURO LA MORTE, NON LA GALERA”), IL NO A VESPA (“DA LUI NEANCHE MORTA”) E IL LUSSO: "MANGIAMO CAVIALE E..."
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«Diciamo tanti no. Avevamo un invito da Bruno Vespa, ma abbiamo declinato», spiega Stefania. «Neanche morta!», esclama Wanna con la sua voce squillante, marchio di fabbrica di un’epoca che tra scioglipancia e Sali miracolosi ha lasciato il segno.
Capelli biondo platino e 81 anni portati alla grande, l’ex regina delle televendite sa ancora catalizzare su di sé tutte le attenzioni («In aeroporto mi fermano per fare selfie»), anche se il carcere l’ha segnata dentro («Non lo auguro a nessuno. A chi odio auguro la morte, non la galera»).
Condannate per bancarotta fraudolenta, truffa aggravata e associazione per delinquere finalizzata alla truffa, madre e figlia hanno saldato il debito con la giustizia (in tutto 9 anni e sei mesi). Dal 2015 sono libere di vivere la loro vita. E così può capitare di vederle in giro per Milano a bordo di una Lamborghini Urus scura del valore di 250 mila euro, oppure a pranzo a Palazzo Parigi, nel cuore dei quartieri bene della città.
Com’è la vostra vita oggi?
Stefania Nobile (la figlia): «La stessa che facevamo all’epoca del processo. Insieme a Davide Lacerenza, mio compagno di allora (oggi ex, ndr), avevamo investito nella ristorazione e in alcuni locali tra Milano e l’Albania. E continuo a portare avanti queste attività. Mia mamma sta con me, anche perché i clienti vogliono al tavolo Wanna Marchi: la amano e desiderano ascoltare i suoi racconti».
Vi sentite appagate?
Wanna Marchi: «Appagate è una parola grossa».
Nobile: «Certo, se deve andar male che vada sempre come adesso. Però c’è una cosa che mi fa una gran rabbia e se lo scrive mi fa un piacere».
Dica.
Nobile:«Quello che è successo a noi non è servito a niente».
In che senso?
Nobile: «I maghi sono milioni e sono ancora tutti lì che esercitano in casa, in cantina, e in nero. Fanno molti più danni di quelli di cui siamo state accusate noi che operavamo alla luce del sole con la nostra società. Insomma, dopo la nostra vicenda mi sarei
aspettata un “decreto anti mago”».
Wanna Marchi: «Con tutti i politici buffoni che abbiamo in Italia almeno un decreto si poteva fare».
Wanna Marchi, la figlia e la vita dopo il carcere e la condanna a 9 anni e 6 mesi
Che lussi vi concedete oggi?
Nobile: «Noi viviamo nel lusso: vendo champagne! Tutte le sere beviamo bottiglie pazzesche che ci offrono i clienti dei locali, mangiamo caviale e facciamo una vita bellissima, ma non spendiamo niente. Io sono una dipendente del mio ex compagno. Ho uno stipendio buono. Prima guadagnavamo miliardi, ma non avevamo il tempo di spenderli. Oggi non guadagniamo le stesse cifre, ma abbiamo imparato a goderci la vita».
Marchi: «Io, invece, sono una patita del parrucchiere, non ne posso fare a meno. Mi piacerebbe averne uno personale da portarmi sempre dietro. Il desiderio più grande però, è vivere in pianta stabile in Albania: lì mi sento a casa».
Rinata, risorta, vincente, felice. Wanna, che aggettivo userebbe per definire come si sente oggi?
«Mi sento Wanna Marchi e non me ne frega niente di nessuno».