“LO STOP ALLO STIPENDIO PER L’ARTICOLO SULL’ISLAM? FU CANCELLATO IN APPELLO” – FILIPPO FACCI RIVELA COME ANDÒ A FINIRE NEL 2017, QUANDO L’ORDINE DEI GIORNALISTI GLI SOSPESE LO STIPENDIO PER UN PEZZO SU “LIBERO”, INTITOLATO "PERCHÉ L'ISLAM MI STA SUL GOZZO". LA VICENDA È STATA RIEVOCATA IN QUESTE ORE DOPO LE POLEMICHE SUL CASO LA RUSSA, E FACCI HA DECISO DI FARE CHIAREZZA: “LA SANZIONE FU REVOCATA E POI DERUBRICATA IN ‘CENSURA’, CIOÈ IN SOSTANZA IN NIENTE”

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TAFACCI - MEME BY EMILIANO CARLI

(AGI) - "La sanzione della sospensione di due mesi dello stipendio per un articolo sull'Islam e' stato poi derubricata in censura nell''appello', cioe' in sostanza in niente".

 

Filippo FACCI spiega all'AGI il 'seguito', finora non noto "perche' non gli ho dato pubblicita'", della vicenda che porto' il Consiglio di disciplina dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia a infliggergli due mesi di stop della busta paga il 13 giugno del 2017 in relazione al pezzo pubblicato il 18 luglio 2016 sul quotidiano 'Libero' dal titolo 'Perche' l'Islam mi sta sul gozzo'.

 

"L'incolpato e' colpevole di avere esagerato nel suo linguaggio" si legge nella decisione del Consiglio di disciplina nazionale dell'Ordine dei giornalisti che accolse parzialmente il ricorso il 13 giugno del 2018 facendo cadere i due mesi di stop dello stipendio, tuttavia "l'obbiettivo dell'invettiva non e' il razzismo ma e' l'espressione di un punto di vista che puo' essere condivisibile o no ma deve poter essere espresso

IL PASSAGGIO INCRIMINATO DELL ARTICOLO DI FILIPPO FACCI SUL CASO LA RUSSA
filippo facci
SANDRO RUOTOLO CONTRO FILIPPO FACCI