“LA TELECRONACA È STATA INADEGUATA PER UNO SHOW ESAGERATO” – ALDO GRASSO IMPALLINA IL TELE-COMMENTO ALL’APERTURA DELLE OLIMPIADI DI PARIGI: “È STATO L’EFFETTO PIÙ STRANIANTE. FRANCO BRAGAGNA E ALBERTO ROMAGNOLI SU RAI2 E DARIO PUPPO, MASSIMILIANO AMBESI E MARGHERITA GRANBASSI SU EUROSPORT NON ERANO PREPARATI PER UN SIMILE SHOW. INVECE DEI TECNICI, SAREBBERO SERVITI CRONISTI CON UNA PIÙ SPICCATA SENSIBILITÀ CULTURALE PER INTRECCIARE I DIVERSI PIANI, PER SPIEGARE CHE COS’È LA CULTURA POP…”
Estratto dell'articolo di Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"
[…] Non si sono ancora spente le polemiche sulla cerimonia olimpica: ma era uno show e come tutti i grandi show che si rispettino doveva essere esagerato. In fondo, il kitsch è il solo modo per mescolare una grande città e lo sport, la moda e la Storia, il pop e l’inclusione.
[…] Non era una cerimonia perché mancava il tempio, cioè lo stadio. Abbiamo assistito a una rottura spazio-temporale che farà epoca.
Qualcuno ha storto il naso perché il soggetto della festa non erano gli atleti ma Parigi (la corsa del tedoforo sui tetti della Ville Lumière era da film), qualcun altro non ha gradito l’inevitabile sciovinismo francese, dalla Bastiglia alla Belle époque, dall’ancien régime a Macron (nel celebrare la storia di Francia gli altri Paesi sarebbero stati trascurati), qualcun altro ancora ha criticato la sfilata dei bateaux-mouches con le squadre nazionali e molti non hanno apprezzato la «dissacrazione» dell’Ultima cena.
L’unica cosa veramente deprecabile è non aver previsto un riparo per le più alte autorità: il presidente Mattarella si è bagnato come un pulcino.
Parlando di televisione, l’effetto più straniante lo si deve alle telecronache. Franco Bragagna e Alberto Romagnoli su Rai2 e Dario Puppo, Massimiliano Ambesi e Margherita Granbassi su Eurosport non erano preparati per un simile show, lo hanno interpretato come una rottura della tradizione.
Invece dei tecnici, sarebbero serviti cronisti con una più spiccata sensibilità culturale per intrecciare i diversi piani, per spiegare che cos’è la cultura pop [...]