“I VERTICI RAI? SONO STATA SOTTOVALUTATA TANTE VOLTE” – UNA ANTONELLA CLERICI CARICA A PALLETTONI SPARA SU TUTTI: “OGNI VOLTA CHE È CAMBIATO IL GOVERNO HO VISTO DI TUTTO. STEFANO DE MARTINO? GLI MANCA UN PO’ DI DISINVOLTUTRA. LA TV BISOGNA MERITARSELA. LA TELEVISIONE NON È COME INSTAGRAM. LO VEDO CON I CUOCHI: SUI SOCIAL MERAVIGLIE, AL PROVINO NON SANNO PARLARE ITALIANO. IL MATRIMONIO? QUANDO CI SONO SITUAZIONI PATRIMONIALI SI COMPLICA TUTTO. NON VIAGGIO IN AEREO PRIVATO, MA STO BENE” (STOCCATA ALLA BRUGANELLI?)
-Estratto dell’articolo di Silvia Fumarola per “la Repubblica”
Oggi torna su Rai 1 con È sempre mezzogiorno «e comincerò parlando di quello che mi è successo questa estate, quando sono stata operata d’urgenza. C’è un patto di lealtà con gli spettatori» dice Antonella Clerici «voglio dire che sto bene, che sono felice di ritrovarli e che si ricomincia […]». A novembre la aspettano The voice kids e poi The voice senior .
[…]
Dà l’immagine di una donna serena e solare, ci lavora o è così?
«Mi viene naturale. Quando leggo della depressione, fatico a capire.
D’istinto mi viene da dire: ma questa persona non ha un’amica che la porta fuori? Ho amato Montale, forse proprio il suo male di vivere lo ha portato a una poetica eccelsa. Io mi alzo la mattina e sono contenta anche se è una brutta giornata».
Quanto ha contato l’incontro con Vittorio Garrone?
«Tantissimo. Ho capito che potevo fidarmi e contare su di lui, non soffriva la mia popolarità, era complice. È un uomo realizzato, forte di suo, poteva essere un supporto. È un rapporto paritetico».
Perché non si sposa?
«[…]i matrimoni mi hanno sempre portato male, ci sono le successioni, devi decidere prima cosa fare, per carità. Io lavoro, sono indipendente di mio, lui ha una famiglia importante e vado d’accordo con tutti. Quando ci sono situazioni patrimoniali, i figli, tutto si complica. Non mi piace. Non viaggio con l’aereo privato ma vivo bene, mi godo i frutti del lavoro, l’equilibrio che abbiamo trovato è perfetto. Quando Vittorio compirà 60 anni, faremo una promessa d’amore con una festa. Lui è del 1966, ha tre anni meno di me».
È una delle donne simbolo della Rai, si è mai sentita sottovalutata?
«Tante volte. Nel 2026 festeggio 40 anni di Rai, il primo contratto è del 1986. Gli episodi sono noti, sono stata estromessa dalle mie trasmissioni, quando sono rimasta incinta ho faticato a rientrare. I vertici dovrebbero far sentire le loro teste di serie importanti, ma si dimenticano.
Invece anche una telefonata, un saluto, fa piacere e sarebbe giusto: piccole cose che a noi artisti, con le nostre fragilità, fanno bene».
Sono presi da altro. Sente il peso di Tele Meloni?
«No. La politica non mi interessa. È sempre entrata in Rai, siamo saltimbanchi, non subisco nessuna fascinazione per il potere. Ogni volta che è cambiato il governo ho visto di tutto, se vali e hai un mestiere continui indipendentemente».
La tv è nelle sue mani e in quelle di De Filippi, Sciarelli, Carlucci. È cambiato qualcosa?
«I 60 anni delle vecchie generazioni erano diversi, oggi le sessantenni sono belle, per me è stato un dramma quando ho compiuti 50 anni. Per gli uomini, l’ha notato?, l’età non conta mai. […]».
Guarda la tv?
«Guardo tutto. […] Ho seguito Stefano De Martino, mi piace, lo trovo bravo ad Affari tuoi , gli serve solo un po’ più di disinvoltura. Quel gioco l’ho condotto, e non è facile».
Oggi si bruciano le tappe?
«La televisione bisogna meritarsela, la Rai è stato un punto di arrivo, io ho fatto una gavetta enorme. La tv non è come Instagram. Vedevo la Mostra di Venezia, con i grandi attori, beh io non mi permetterei mai di sfilare sul red carpet. Il cinema è cinema, non è che siccome sei famoso su Instagram hai diritto a qualunque cosa. Lo vedo con i cuochi. Sui social meraviglie, ma quando gli faccio un provino, non sanno parlare italiano».
Fa i conti con gli anni che passano?
«Un po’ si, non per l’aspetto fisico. Ok i ritocchini, senza stravolgersi. […]».
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Quanto le influencer e i social hanno cambiato la percezione?
«Hanno stravolto questa società ma ora c’è un ridimensionamento. L’idea del “tutto gratis”, la prosopopea “faccio due foto in hotel e non mi fai pagare” le trovo scandalose».
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