MAGGIO FIORENTINO? TROPPO FUORTES - COME DAGO DIXIT, C’E’ UN GROSSO SCAZZO SULLA NOMINA DELL’EX AD RAI - MATTIOLI: “L'ITALIA È IL PAESE DOVE LA GENTE GIUSTA VIENE (FORSE) MESSA AL POSTO GIUSTO, MA PER LE RAGIONI SBAGLIATE – FRATELLI D’ITALIA HA CONSIGLIATO SANGIULIANO DI NOMINARE CUTAIA AL MAGGIO. L'INTERPRETAZIONE PIÙ ACCREDITATA È CHE IL MINISTRO VOGLIA TENERE UN PO' SULLA CORDA NARDELLA PER INTERPOSTO FUORTES E DARE UNA SODDISFAZIONE PRE-ELETTORALE AI SUOI"
-Alberto Mattioli per la Stampa - Estratti
L'Italia è il Paese dove la gente giusta viene (forse) messa al posto giusto, ma per le ragioni sbagliate. Ieri il Consiglio d'Indirizzo del Maggio musicale fiorentino, presieduto dal sindaco della città, Dario Nardella, ha scelto in una terna di candidati il nome del nuovo sovrintendente da sottoporre per la ratifica al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Il nome è quello di Carlo Fuortes, che non è solo l'ex amministratore delegato della Rai ma anche un ottimo manager teatrale, come ha dimostrato prima al Parco della Musica e poi all'Opera di Roma, che quando ci arrivò lui, nel '13, come programmi, estetica e pubblico era ferma al 1950 e che Fuortes ha trasformato in quello che è tuttora: il migliore, o il meno peggiore, dei teatri italiani. Ottima scelta, insomma.
Infatti, per quel che riguarda Fuortes, è la terza. Il teatro dove sarebbe stato naturale spedirlo era chiaramente la Scala.
Ma a Milano essere romano, sia d'anagrafe che di carriera e, peggio, d'ambiente, non piace. Specie, si dice, a Giovanni Bazoli, che è il più influente dei consiglieri d'amministrazione del teatrone. Quindi la guerra di successione a Dominique Meyer, che scade nel '25, è ancora tutta da combattere. Ma a Fuortes, benché di area Pd, bisognava trovare un posto, come compensazione per aver liberato quello alla Rai dove il governo ha poi piazzato un suo fido.
La soluzione di Sangiuliano fu il San Carlo di Napoli, in modo da prendere due piccioni con un teatro
(...) Un decreto così ad personam e, assicurano diversi giuristi, scritto così male che Lissner è andato in tribunale, ha vinto la causa e sovrintende tuttora a Napoli. Ma non prima che il San Carlo, in attesa del responso dei giudici, avesse avuto per qualche giorno due sovrintendenti, con conseguente figura di palta mondiale.
Ne scrisse perfino il "New York Times", e grazie Sangiuliano.
Alla fine per Fuortes si sarebbero schiuse le porte del Maggio.
(...)
E questo potrebbe essere l'ostacolo per Fuortes. I fratelli locali di Sangiuliano non sono per nulla d'accordo. Francesco Torselli, capogruppo FdI in Regione, definisce la scelta "fuori tempo e fuori luogo" e consiglia Sangiuliano "di non ascoltare troppo il sindaco di Firenze" e di nominare Cutaia.
Anche la Lega, con Giovanni Galli, sì, l'ex portierone, evidentemente anche esperto di cose teatrali, vota Cutaia e chiede di rimandare la nomina dopo le amministrative di giugno. La palla, è il caso di dirlo, passa a Sangiuliano. Dà da pensare che tutti i consiglieri del Maggio abbiano votato Fuortes tranne quello che rappresenta il ministro, Gennaro Galdo, napoletanissimo notaio con studio a Prato.
Non solo: in serata il ministero ha diffuso una nota vaga ma minacciosa nella quale informa di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale (staranno aspettando il piccione viaggiatore? Il postiglione? La posta pneumatica?) e che "sorprende la rapidità con cui è stato diffuso il nome di Fuortes", auspicando "che l'analisi sia stata accurata e approfondita". E cita il precedente di Bonisoli che chiese "un approfondimento relativo al Massimo di Palermo. Non è escluso che ciò accada anche in questa occasione". A Palazzo Vecchio trasecolano, assicurano di aver spedito la lettera e ricordano che "dal ministero sono sempre arrivati chiari segnali di apprezzamento per Fuortes".
L'interpretazione più accreditata è che Sangiuliano voglia tenere un po' sulla corda Nardella per interposto Fuortes e dare una soddisfazione pre-elettorale ai suoi. Politique politicienne, insomma: si gioca con una delle più prestigiose istituzioni culturali italiane. Quindi no, forse nemmeno in questo caso si riuscirà a mettere la persona giusta al posto giusto.