MAL D’ASIA – RISULTARE INVISIBILE NON L'HA MAI RALLEGRATA, DEV'ESSERE QUESTO IL MOTIVO PER CUI IERI LA ARGENTO HA POSTATO UN MINIVIDEO IN CUI LAMENTA DI AVER PERSO TREMILA DEI SUOI OLTRE SEICENTOMILA FOLLOWER A CAUSA DELLA FOTO DEL SUO SEDERE. MA C' È ANCORA IL RISCHIO CHE NON LE BASTI, QUINDI PURCHÉ LA SMETTA LA FACCIAMO CONTENTA, PARLIAMONE
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Costanza Cavalli per “Libero quotidiano”
L' ultima notizia (capirai) su Asia Argento, cioè un primo piano pubblicato su Instagram del suo posteriore vestito con un costumino animalier fucsia, era di tre giorni fa e, fatto salvo l' entusiasmo dei suoi fan, era stata ignorata dalle cronache. Risultare invisibile non l' ha mai rallegrata, dev' essere questo il motivo per cui ieri la Argento ha postato un minivideo in cui lamenta di aver perso tremila dei suoi oltre seicentomila follower a causa di quella foto; e qualche giornale ha rilanciato questa seconda notizia (capirai) sul suo sito.
Ma c' è ancora il rischio che non le basti, quindi purché la smetta la facciamo contenta, parliamone. Anche perché, se non è una boutade ed è vero che tremila persone hanno smesso di seguire il suo profilo social, un po' (non molto) viene da chiedersi il motivo.
I commenti in calce alla fotografia, oltre duemila, sono infatti quasi tutti lusinghieri, giusto qualcuno ha insinuato che l' immagine del popò piuttosto scultoreo esibito dall' attrice 44enne fosse un prodotto distillato da un lavoretto di limatura digitale. Ma non abbiamo visto nessuna polemica, nessuna presa di posizione pubblica, nessuno che si sia apertamente dissociato dal sedere. Chi saranno, quei tremila che si sono autoimmolati?
Dubitiamo siano uomini, è probabile che anche quelli che hanno in uggia tutto il resto di Asia Argento, in particolare la scatola cranica, di fronte ai glutei abbiano perlomeno allargato le braccia; e poi i maschi non si staccano dal profilo di una donna fotograficamente così generosa, in nome di nessun principio.
attivista occasionale Quindi deve trattarsi di donne, vien da pensare quelle ancora incavolate con lei perché, dal caso Weinstein in poi, ha usato il femminismo come una porta girevole. Come qualcuno ricorderà, prima è diventata pasionaria e portavoce italiana di quella strepitosa barzelletta pubblicitaria che in pochi mesi è risultata essere il movimento #MeToo. Poi se ne è allontanata (in una recente intervista a Le Monde ha detto: «Con il tempo la vena militante si è dispersa ed è diventato un prodotto hollywoodiano che instupidisce, finto e bigotto»).
Poi è ricomparsa sui giornali nelle vesti opposte di molestatrice, quando l' anonimo attore e cantante Jimmy Bennett l' ha portata a una transazione di 380mila dollari sotto la minaccia di un' accusa per aggressione sessuale, che lei - all' epoca 37enne - avrebbe perpetrato ai suoi danni quando lui aveva 17 anni , cinque anni prima della denuncia: vale a dire, chi di #MeToo ferisce Infine ha avuto una parte nello sfratto di Morgan, che ha perso la casa in quanto moroso, fra gli altri debiti, degli alimenti dovuti per il mantenimento della loro figlia Anna Lou, oggi diciottenne.
la nemesi Vogliamo ipotizzare allora che quel didietro abbia infastidito le follower femministe (sarà stata la didascalia, presa da una canzone del rapper Salmo: «Nella vita ci vuole il culo, invece io ho avuto solo il...»), le ultime a capire che Asia Argento è la nemesi del movimento: intanto perché se andate a vedere tutte le immagini postate dall' attrice, che ha costruito il più della sua carriera sulla disinibizione dei costumi, non risulta chiaro per quale motivo non si sarebbero dovute scandalizzare prima.
Ma le femministe da salotto amano brandire cartelli, accigliarsi con vestiti neri, e menare slogan, ma tutte insieme e tutte uguali, come se incarnassero un paesello di provincia: in branco per invocare la loro indipendenza nel corpo e nella mente, non sopportano chi del suo corpo e della sua mente fa qual che vuole, individualmente. La libertà è un utero collettivo, ma un singolo sedere è eversione. E forse c' è anche qualcuna che si è girata a guardare il suo e non l' ha trovato abbastanza "uguale" a quello di Asia Argento. La quale è certamente una primatista di incoerenza e con le femministe fa a gara a chi ha più torto, ma ogni volta che muove un dito o un gluteo le fa sembrare delle ricamatrici del secolo scorso.
Dev' essere genetico: alla fine del video in cui la Argento dice «comunque è assurdo che per una foto del mio culo devo perdere tremila follower», si sente alle sue spalle la voce di Anna Lou che la riprende: «Ma è ovvio». Poveri ragazzi, siete avvertiti.