MON DIEU, DEPARDIEU! - L’ATTORE E’ STATO RILASCIATO, A PARIGI, DOPO IL FERMO E L’INTERROGATORIO SULLE ACCUSE DI VIOLENZA SESSUALE A SUO CARICO: SARÀ GIUDICATO A OTTOBRE – UNA SCENOGRAFA E UN’ASSISTENTE TECNICA, CHE HANNO PARTECIPATO ALLA LAVORAZIONE DI DUE FILM CON LUI, LO CHIAMANO IN CAUSA PER UNA LUNGA SERIE DI MOLESTIE FISICHE E COMMENTI OSCENI (“MI HA AFFERRATA BRUTALMENTE E MI HA TOCCATO SU GIRO VITA, PANCIA FINO AL SENO”) - MACRON LO DIFENDE (NONOSTANTE LE BATTUTE PORNOGRAFICHE SU UNA BIMBA DI 10 ANNI)
-1 - DEPARDIEU ALL’ATTO FINALE FERMO E RINVIO A GIUDIZIO CON NUOVE ACCUSE DI VIOLENZA
Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera” - Estratti
Il monumento nazionale sta crollando, ed è un triste spettacolo. Gérard Depardieu, 75 anni, l’attore di Novecento e dell’ Ultimo Metrò , del Cyrano e della Signora della porta accanto ieri ha passato la giornata in commissariato, in stato di fermo, per rispondere delle accuse di due donne che avrebbe aggredito sessualmente sul set del film Les volets verts di Jean Becker, con Fanny Ardant.
Si è dichiarato innocente, come ha fatto sempre in questi mesi, ma non è risultato abbastanza convincente. Sarà processato dopo l’estate, in ottobre. Le indagini sono ancora in corso per altri due procedimenti a Parigi, e a carico di Depardieu c’è una quinta denuncia penale in Spagna. In totale sono una ventina le donne che lo accusano di violenze, molestie o abusi sessuali.
Amélie, 53 anni, decoratrice sul set di Volets verts , ha denunciato Depardieu lo scorso febbraio per aggressione sessuale e oltraggi sessisti.
Secondo la sua versione, il 10 settembre 2021 l’attore si trovava seduto in un corridoio quando lei gli è passata davanti. Lui l’ha afferrata con le gambe tenendola ferma vicino a sé, pronunciando pesanti frasi a sfondo sessuale, e toccandole le parti intime, fino a quando non sono intervenute le guardie del corpo di Depardieu liberandola. La troupe ha chiesto all’attore di scusarsi, cosa che lui ha fatto senza convinzione, chiamando poi Amélie «la p.....a» per il resto delle riprese.
Un’altra donna, trentatreenne, aiuto regista nello stesso film, ha presentato una seconda denuncia perché Depardieu l’avrebbe molestata toccandola per due volte, il 31 agosto 2021. Poi c’è la denuncia di una donna che aveva 24 anni all’epoca dei fatti, accaduti nel 2014 in occasione del film Le Magicien et les Siamois di Jean-Pierre Mocky. Un’assistente ha dichiarato di essere stata toccata dall’attore mentre faceva commenti osceni, cosa che si è ripetuta durante le riprese.
Depardieu poi è ancora sotto inchiesta per la denuncia della sua prima accusatrice, Charlotte Arnould, amica di famiglia che si era rivolta a lui per dei consigli sulla sua carriera e che dice di essere stata violentata mentre provava un’audizione a casa sua.
Il fermo di ieri in commissariato, dalle 8 del mattino alle 18.30, il lungo interrogatorio, il confronto con una delle accusatrici fino al rinvio a processo in ottobre, sono i colpi finali a una reputazione che era già compromessa da tempo, nonostante in ottobre Depardieu avesse provato a difendersi con una lettera aperta sul Figaro nella quale assicurava di non avere «mai, mai abusato di una donna».
«Non posso lasciare passare quello che sento dire, quello che leggo su di me — aveva scritto — Credevo di fregarmene, ma no, in realtà. Tutto questo mi ferisce. Peggio ancora, mi spegne». Ma il 7 dicembre una trasmissione d’inchiesta sulla tv pubblica aveva trasmesso alcuni video, girati durante un viaggio in Corea del Nord, nei quali Depardieu si lasciava andare a una logorrea pornografica che non risparmiava neppure una bambina di 10 anni.
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2 - “CI HA MOLESTATE” LE ACCUSE A DEPARDIEU E L’ONTA DELL’ARRESTO
Anais Ginori per “la Repubblica” - Estratti
È stato convocato dalla polizia di primo mattino, messo alle strette dagli investigatori dopo la denuncia di altre due donne, le ultime di una lunga serie. Il più famoso divo francese, l’indimenticabile Cyrano de Bergerac, interprete di tanti capolavori, che ha girato tanto anche in Italia, è citato ormai dai media d’Oltralpe solo per i suoi problemi giudiziari. Per Gérard Depardieu è stata la giornata più umiliante, chiamato al commissariato come un qualsiasi criminale, messo in stato di fermo durante il lungo interrogatorio, e poi rilasciato solo in serata, con l’annuncio di un rinvio a giudizio e un processo a ottobre.
Ad accusare l’attore francese questa volta è una scenografa che ha lavorato con lui tre anni fa. Secondo il racconto di Amélie, 53 anni, che si è confidata con Mediapart , Depardieu le avrebbe fatto una serie di commenti osceni durante le riprese a Parigi del film “Les volets verts”, diretto da Jean Becker, per poi «afferrarla brutalmente» e «toccarla sul giro vita, la pancia, fino al seno».
L’attore avrebbe detto frasi molto pesanti alla donna, fino a quando le guardie del corpo sono intervenute per fermarlo. La scenografa – che ricorda uno «stato di shock» - è difesa dall’avvocata Carine Durrieu-Diebolt, già legale dell’attrice Charlotte Arnould, presunta vittima di uno stupro che ha portato all’apertura di un’inchiesta su Depardieu nel dicembre 2020.
Nel film di Becker, Depardieu interpreta un attore sessantenne negli Anni Settanta, insieme a Fanny Ardant, Benoît Poelvoorde, Stéfi Celma e Anouk Grinberg. Proprio Grinberg, aveva criticato sulla stampa il comportamento di Depardieu nei confronti delle donne, schierandosi dalla parte di Arnould. A Mediapart l’attrice ha confermato i fatti, descrivendo un «clima pesante» e la « totale impunità » di cui ha goduto Depardieu.
La produzione avrebbe solo imposto di presentare delle scuse, fatte malvontieri dall’attore e accompagnate da altri insulti. La seconda denuncia riguarda le riprese del film “Le Magicien et les Siamois” nel marzo 2014. Un’assistente tecnica, all’epoca 24enne, ha raccontato al Courrier de l’Ouest di molestie durante gli incontri preparatori a casa di Depardieu, rue du Cherche-midi.
Depardieu le avrebbe toccato il fondoschiena, rivolgendole frasi oscene. A inizio riprese, l’attore l’aveva incrociata di nuovo, ripetendo le molestie fisiche nelle parti intime, pronunciando frasi esplicite. Senza che ci fosse allora reazione della produzione o della troupe.
Finora ci sono state 4 denunce ai magistrati contro Depardieu, di cui una archiviata per prescrizione. In tutto una ventina di donne hanno accusato l’attore di violenza sessuale con testimonianze raccolte dalla stampa francese, spesso per fatti lontani che non possono più essere oggetto di indagini.
In Spagna la giornalista e scrittrice Ruth Baza ha presentato una denuncia alla polizia spagnola a metà dicembre per un presunto stupro avvenuto a Parigi nell’ottobre 1995. Depardieu continua a dirsi innocente. «Non ho mai abusato di una donna», ha scritto in una lettera inviata al Figaro .
Il «mostro sacro», come dicono i francesi dei loro divi del cinema, è stato anche difeso da Emmanuel Macron che lo ha definito «attore immenso che rende orgogliosa la Francia » nonostante le immagini shock di un’inchiesta tv in cui si sentiva l’attore fare battute sessiste e pornografiche persino su una bambina di dieci anni.
Quelle immagini avevano spinto la ministra della Cultura ad annunciare una procedura disciplinare per il ritiro della Legion d’Onore all’attore. Ipotesi bocciata da Macron che ha chiesto che venga rispettata la “presunzione di innocenza” dell’attore. La prima a denunciare pubblicamente Depardieu è stata nel 2019 l’attrice Emmanuelle Debever, che aveva girato con lui all’inizio degli anni Ottanta. Debever si è suicidata, buttandosi nella Senna, il 7 dicembre scorso, nel giorno in cui il documentario-denuncia su Depardieu era diffuso sulla televisione francese.