IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - “NOOO! NON ESISTE SPORCO IMPOSSIBILE!” SE NE VA FRANCO CERRI, 95 ANNI. UNA DELLE PIÙ GRANDI E POPOLARI CHITARRE JAZZ, NONCHÉ ATTORE PROTAGONISTA DI UNA DELLE PIÙ POPOLARI SERIE DI CAROSELLI, ELEGANTE, SOFISTICATO, SIMPATICO, PERFETTO PER INTERPRETARE L’UOMO IN AMMOLLO DEL "BIO PRESTO" – VIDEO
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Marco Giusti per Dagospia
“Nooo! Non esiste sporco impossibile!” Se ne va una delle più grandi e popolari chitarre jazz mai sentite in Italia, nonché attore protagonista di una delle più popolari serie di Caroselli mai viste in tv, Franco Cerri, 95 anni, elegante, sofisticato, simpatico, perfetto per interpretare L’Uomo in Ammollo del Bio Presto.
Iniziò in pieno 1968, in un’Italia che iniziava a liberarsi proprio allora da giacche e camicie, lui, dentro una vasca d’acqua con camicia e cravatta dove il Bio Presto avrebbe sciolto perfino lo “sporco impossibile”, nei primi episodi ideati da Alberto De Maria per la SSC&B Lintas e diretti per la Recta Film di Vittorio Carpignano, il nonno del giovane regista Jonas Carpignano, da una serie di registi anche importanti, Piero Benedetti, Vittorio De Sisti, Moraldo Rossi, Lionello Massobrio, Ruggero Deodato. E andò avanti per anni, passando poi dalla Recta alla Film Makers negli anni ’70, ma sempre con la stessa situazione dell’uomo in ammollo.
Che poi, come ricordò il copy Alberto De Maria, non era affatto semlice acqua, ma acqua distillata e per sopportare il freddo, sotto la camicia Cerri indossava una muta da sub, mentre dei pesi lo tiravano a fondo per renderlo così naturale. Cerri, che fu un chitarrista di grande valore, scoperto nel dopoguerra da Gorni Kramer e poi entrato nel gruppo jazz di Enrico Intra assieme a talenti del calibro di Enrico Rava, Enzo Jannacci, Gene Victory, era in realtà già attivissimo nel mondo della pubblicità, soprattutto milanese, fin dalla fine degli anni ’50.
Fu Mario Fattori a usarlo sia come musicista che come attore per i caroselli della Palmolive con Johnny Dorelli e il gruppo di Intra nel 1959, solo musicista per la più celebre serie “Fierezza e nobiltà”, quella di “Ullallà è una cuccagna!” con Enrico Viarisio e Lia Zoppelli, o “Il Ballista” con Dario Fo per la pasta Barilla. Lo troviamo perfino attore nella serie “L’audace colpo del solito ignoto” con Nino Manfredi per i televisori Philco nel 1963. Ma il successo televisivo arrivò solo con l’Uomo in Ammollo.
Fece anche dei film come attore, come “L’uomo che bruciò il suo cadavere” diretto e prodotto da Gianni Vernuccio nel 1963, molto attivo anche nel mondo pubblicitario milanese del tempo. Sempre sorridente, Cerri se ne va senza aver davvero mai perso il suo sorriso e la sua grazia di grande musicista. “No, non esiste sporco impossibile”.