IL NECROLOGIO DEI GIUSTI - SE NE VA UNA LEGGENDA DI BROADWAY E DEL MUSICAL AMERICANO, CHITA RIVERA, 91 ANNI, LA ANITA ORIGINALE DI “WEST SIDE STORY” E LA NICKIE DI “SWEET CHARITY” SIA A TEATRO CHE AL CINEMA PER LA REGIA DI BOB FOSSE - SEMBRAVA ETERNA: VENNE CANDIDATA DIECI VOLTE AL TONY AWARD E NE VINSE DUE, MA MALGRADO I SUOI GRANDI SUCCESSI A TEATRO CHE LA RESERO UNA REGINA DI BROADWAY IN UNA CARRIERA LUNGHISSIMA, NON EBBE MOLTE OCCASIONI DI BRILLARE AL CINEMA COME BRILLAVA A TEATRO… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

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Se ne va una leggenda di Broadway e del musical americano, Chita Rivera, 91 anni, la Anita originale di “West Side Story”, la Nickie di “Sweet Charity” sia a teatro che al cinema per la regia di Bob Fosse, la Velma Kelly della versione di “Chicago” del 1975, sempre di Fosse, la protagonista di “Bye Bye Birdie” a teatro con Dick Van Dyke, “Guys and Dolls”. Venne candidata dieci volte al Tony Award e ne vinse due, per “The Rink”, 1984, e per “Kiss of the Spider Woman”, 1993. Sembrava eterna. Assieme a Gwen Verdon è quella che meglio di ogni altra ballerina seppe tradurre a teatro e al cinema le idee e le coreografie di Bob Fosse.

 

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Scrive Antonio Banderas, suo compagno nella versione teatrale di “Nine”, su Twitter: “È morta Chita Rivera. La notizia mi coglie mentre esco dal set dove sto girando qui a New York. Se n'è andata una leggenda del teatro musicale, una ballerina fantastica, un essere luminoso, un’amica con cui ho condiviso il palco qui a Broadway. Addio amica mia. Ricordi dell'eterno tango di Nine, della tua saggezza, della tua energia e del tuo amore per il teatro”.

 

Chita Rivera

Nata a Washington nel 1933 come Dolores Conchita Figueroa del Rivero, da padre portoricano, musicista della banda della marina militare, e madre scozzese che lavorava al Pentagono, viene iscritta a una scuola di danza e subito notata dai collaboratori della School of American Ballet di George Balanchine che la portano giovanissima a New York. Nei primi anni ’50 va così in tour con Ethel Merman per “Call Me Madam” e debutta a Broadway con “Seventh Heaven”, ma è col ruolo di Anita nella prima produzione di “West Side Story” di Leonard Bernstein, Stephen Sondheim e Arthur Laurents, che arriva al successo teatrale, presto seguita da “Bye Bye Birdie”.

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Per la versione cinematografica le viene però preferita Rita Moreno, che sarà la prima attrice portoricana a vincere l’Oscar. Non ottenne nemmeno il ruolo da protagonista in “Sweet Charity” di Bob Fosse, il musical del 1966 che era stato cavallo di battaglia sia suo che di Gwen Verdon proprio con la regia e le coreografie di Fosse. La produzione preferì a entrambe un’attrice più celebre, ma che non sapeva ballare così bene, come Shirley MacLaine. Almeno a Chita Rivero andò il ruolo di Nickie, mentre Gwen Verdon seguì le scene di ballo di Shirley MacLaine.

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 A teatro fece di tutto, da “Zorba” a “L’opera da tre soldi”, ma deve molto alla prima versione di “Chicago” di John Kandar e Fredd Ebbs dove interpretò Velma Kelly. Malgrado i suoi grandi successi a teatro che la resero una regina di Broadway in una carriera lunghissima, “The Rink”, “Kiss of the Spider Woman”, “Nine”, Chita Rivero non ebbe molte occasioni di brillare al cinema come brillava a teatro.

 

La troviamo in pochi film, nel musical “Sgt Pepper’s Lonely Hearts Club Dance” di Michael Schultz nel 1978, come Nickie in “Chicago”, quando era stata una strepitosa Velma Kelly a teatro per anni, nella versione di Bob Fosse. Guarda caso, ancora una volta un’attrice che la sostituiva, in questo caso Catherine Zeta-Jones, vinse l’Oscar.  Appare anche in una puntata di “Will & Grace”, nel curioso “Kalamazoo?” e, recentemente, in un cammeo come se stessa nel biopic “Tick Tick… Boom!” di Lin Manuel Miranda con Andrew Garfield.

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