NOMEN OMEN: CHI POTEVA INTERPRETARE TIGER KING SE NON UN ATTORE CHE SI FA CHIAMARE GABBIA? – NICOLAS CAGE SARÀ IL PROTAGONISTA DELLA SERIE SULLA STORIA DI JOE EXOTIC. MA SIAMO SICURI CHE LA FICTION SARÀ MEGLIO DELLA REALTÀ DEL DOCUMENTARIO CHE SPOPOLA SU NETFLIX? – VIDEO
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Fabrizio Biasin per “Libero quotidiano”
Nicolas Cage, già Genio della truffa, già premio Oscar per Via da Las Vegas, già amatissimo ma pure criticatissimo attore hollywoodiano, reciterà per la prima volta nella sua carriera in una serie tv. E voi direte: «Embé?». Avete ragione, se si trattasse di una qualunque fiction non ci sarebbe nessun motivo per scaldarsi. Il fatto è che qui parliamo della serie con la "esse" maiuscola, ovvero quella che racconterà la storia di Joe Exotic e del suo mondo pazzerello fatto di tigri, tentati omicidi, follie assortite.
È assolutamente legittimo che voi non conosciate tutto l' ambaradan, ma è anche doveroso dire che - giorno dopo giorno - siete sempre di meno. Breve riassunto: a un bel punto della quarantena Netflix lancia Tiger King, una docuserie in 8 puntate che racconta la storia di questo tizio, Joe Exotic (il vero nome è Maldonado Passage), un matto vero il cui sogno è diventare il "re delle tigri".
Cioè, lui già si autodefinisce "re assoluto", ma deve battere la concorrenza di questo e quello. Apre il suo bestiale parco (il Greater Wynnewood Exotic Animal Park Zoo) in Oklahoma, uno dei tanti negli Stati Uniti, il Paese dove la gente non solo va matta per il burro di arachidi e le armi, ma pure per i celebri felini. Ce ne sono a centinaia, sparsi qua e là e, come potete immaginare, non vivono decisamente nel loro ambiente naturale.
Questa cosa fa incazzare molto animalisti di varia specie e, infatti, la docuserie racconta la perenne battaglia di Joe per evitare la chiusura del parco dalle uova d' oro (una visita al suo particolarissimo zoo con annessa foto ai tigrotti può costare anche 500 dollari).
A questo punto voi vi starete chiedendo per la seconda volta: «Embé?». Veniamo al punto.
La storia delle tigri è semplicemente il fantastico, grottesco, allucinante contorno di una storia malata che mescola amore (Joe è gay e sposato contemporaneamente con due casi umani), odio (Joe vuole ammazzare la sua rivale Carole Baskin, proprietaria di un altro parco, animalista convinta, ma pure lei sospettata di aver "fatto sparire" il marito), politica (quest' uomo si è candidato alla presidenza degli Stati Uniti nel 2016 e come Governatore dell' Oklahoma nel 2018).
Alla fine, guarda un po', è finito in carcere, travolto da 22 capi di imputazione: dal tentato omicidio su commissione della Baskin, all' abuso e sfruttamento di animali esotici. Beh, sapete che c' è? Contemporaneamente è diventato mito assoluto tra i mattacchioni americani, al punto che il presidente Trump, in pieno allarme coronavirus, si è trovato a dover rispondere a domande pressanti sull' ipotesi di concedere la grazia al «Re delle tigri».
Ebbene, la vicenda è talmente grottesca che pensi «non sto veramente guardando questa roba, ora spengo», ma poi non ci riesci. Ora il testimone passa a Nicolas Cage, che ha battuto la concorrenza, tra gli altri, di Edward Norton e trasformerà tutto in una serie da 8 episodi, la più attesa negli Stati Uniti, ma pure nel resto del mondo.
Pensa te come siamo messi...