NON ERA SOLO UN’AV-VENTURA – SIMONA VENTURA E GIOVANNI TERZI FANNO DAVVERO SUL SERIO E ANNUNCIANO A “OGGI”: “CI SPOSIAMO NEL 2020. ABBIAMO GIÀ TROVATO LA CASA DOVE STAREMO CON LA NOSTRA TRIBÙ DI FIGLI” - “GIOVANNI MI HA REGALATO UN SOGNO. ADESSO SIAMO A MAURITIUS PER IL NOSTRO PRIMO VIAGGIO INSIEME E POI…”
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Cristina Rogledi per “Oggi”
I «primi due giorni li abbiamo passati a dormire ma questa vacanza è davvero il nostro piccolo angolo di Paradiso», racconta Simona con la voce squillante di chi è felice. È nell'Oceano Indiano, a Mauritius per la precisione, con il fidanzato, Giovanni Terzi, ed è il loro primo vero viaggio insieme. «Siamo arrivati qui stanchissimi per il lavoro, per la gestione delle nostre rispettive tribù di figli, per le mille cose da fare e finalmente abbiamo un po' di tempo tutto per noi. È una vacanza meravigliosa arrivata al momento giusto», dice Simona entusiasta.
È anche un momento speciale per te e Giovanni, vero?
Simona «Sì, molto speciale. Siamo pazzi di gioia perché festeggiamo il nostro primo anno d'amore e capita proprio qui a Mauritius con Oggi che ci è testimone dopo che, proprio un anno fa, fu il vostro direttore a farci incontrare a una cena. È bello festeggiare con voi questo anno fantastico, intenso, pieno di cambiamenti. Essere qui è il regalo più bello che potessimo desiderare».
Giovanni. «Il nostro è stato un incontro speciale, unico. Per capire: il giorno dopo la famosa cena in cui ci siamo rivisti dopo anni, Simona mi ha scritto un messaggio con la scusa di farmi i complimenti per il mio libro e io non aspettavo altro, ero emozionatissimo. Mi era successa una cosa magica: dentro di me sapevo che l'avrei amata. Infatti da quel momento non ci siamo più lasciati e ci siamo baciati solo un mese e mezzo dopo perché era quasi superfluo, era un di più che coronava un sentimento che è stato subito forte. Io dovevo ancora baciarla e già sapevo che non ci saremmo più lasciati. È lei che aspettavo».
È il primo viaggio esotico che fate insieme?
S. «È in assoluto il primo viaggio che facciamo insieme perché abbiamo sempre fatto vacanze di due, massimo tre giorni. Non potevamo allontanarci per impegni di lavoro. Ci sembra ancora un sogno avere una settimana tutta per noi. Oggi andremo a fare snorkeling perché Giovanni non l'ha mai fatto. Poi cominceremo a giocare a tennis, a fare lunghe passeggiate e fare palestra. Io sono diplomata Isef e gli farò da coach. È bello avere la possibilità di prenderci cura di noi stessi in mezzo a questa natura meravigliosa».
È una sorta di luna di miele, avete detto. Quindi avete già fissato la data delle nozze?
S. «No, non ancora, sappiamo solo che sarà nel 2020 e siamo tutti e due dell'idea che succederà all'improvviso. Sarete i primi a saperlo perché siete i testimoni di quello che è nato tra me e Giovanni».
G. «È vero, posso giurare che non c'è una data, che sarà nel 2020, anche se per me è come se già fossimo sposati».
Simona lei ha fatto il primo passo verso Giovanni dopo la cena galeotta. Chi ha chiesto a chi, di sposarlo?
S. «Ma, non saprei, forse è meglio che lo racconti Giovanni».
G. «Io sono un uomo vero, ci tengo a certe cose: gliel'ho chiesto io, ci mancherebbe! Anche se a dire il vero dopo pochi giorni che stavamo insieme, un po' scherzando, un po' no, ho cominciato a parlare di nozze perché ho subito perso la testa per Simona. Quello che sento per lei è talmente importante che desidero tutto: lei è l'amore travolgente della mia vita. È arrivata e ha messo ordine, la sua presenza ha sistemato la mia esistenza. Sento che posso fare l'uomo vero ma, dall'altra parte, mi sento anche protetto da una donna forte e genero-sa come lei».
Giovanni la sua allora è stata una richiesta con tanto di anello e frase di rito pronunciata in
ginocchio?
G. «No, l'anello ancora non c'è ma, naturalmente, arriverà».
E che cosa vi siete regalati per il primo anno insieme?
S. «Non potevamo farci regalo più bello che essere qui. A costo di sembrare smielata voglio dire che ancora oggi, dopo dodici mesi insieme, mi sveglio ogni mattina e non mi capacito come la vita abbia potuto farmi un regalo così grande. Mi sento una donna fortunata. Dopo questa vacanza magari ci faremo anche un regalo ma non è così importante, siamo felici di trascorrere del tempo insieme».
Quando si parla di nozze o si abita già insieme o nei progetti c'è una casa insieme. A che
punto siete?
S. «Abbiamo già trovato la casa in cui abiteremo. E a brevissimo faremo il trasloco del secolo», ride Simona. «Sarà da ridere unire due case ma non vedo l'ora».
Vi fa paura l'idea di convivere? È una svolta decisiva.
S. «No, anzi, mi piace l'idea di poter tentare di avere una vita con Giovanni. Non mi aspettavo di innamorarmi ancora e di trovare l'uomo della mia vita. So che ci saranno dei momenti di adattamento, anche per i nostri rispettivi figli, ma so anche che potrò appoggiarmi a lui a 360 gradi perché è la mia quercia. Ci aiutiamo a vicenda e condividiamo tutto, non credo che scoprirò lati inediti. Con Giovanni ci diciamo tutto, parliamo delle nostre difficoltà, dei reciproci malesseri, delle gioie, dei nostri bisogni... So che posso fare affidamento su di lui. Non dico che sarà tutto sempre semplice perché io ho un carattere particolare e, come dico sempre, sono una locomotiva con molti vagoni, ma io e Giovanni siamo alleati, remiamo dalla stessa parte, e le difficoltà le affrontiamo assieme, non ci chiudiamo ciascuno nel suo mondo. Saremo abbastanza forti da poter affrontare tutto. E poi Giovanni ama i miei figli e li rispetta, è un uomo che unisce, che riconcilia, che ci aiuta a stare tutti insieme. Di questo gli sarò sempre grata».
G. «No, io non ho paura di Simona perché è una donna di una dolcezza e di una generosità incredibile con chi ama. Non mi interessa molto cosa sceglierà di mettere in casa, se il mio mobile o il suo, mi interessa stare insieme. Sono altrove in questo momento: il nostro progetto vale di più di ogni criticità anche perché nella mia testa l'amore vero supera tutto ».
Lei è un uomo romantico d'altri tempi Giovanni.
G. «Sì! E lo è anche Simona nel privato. È una donna che dà moltissimo amore. Mi sono innamorato di lei anche per come ama i suoi figli e la sua famiglia. Una donna così non poteva non essere speciale. Da lei mi sento amato in tutto e per tutto. È forte, è intensa, è presente, è affettuosa...».
I vostri figli come hanno preso il vostro progetto di matrimonio?
S. «I miei tre figli sono felici di vedermi finalmente serena e contenta. Sanno che c'è questo progetto ma non abbiamo ancora parlato a tu per tu con loro proprio perché non abbiamo ancora organizzato nulla. Io parto dal fatto che i miei figli adorano Giovanni e lui li ricambia, quindi casa nostra sarà una casa inclusiva, dove ognuno di loro avrà il suo spazio. La cosa bella è che anche i miei genitori e mia sorella, persino il mio ex marito, Stefano, tutti vogliono bene a Giovanni e questo rende tutto semplice. Ogni cosa sta andando altre ogni più rosea aspettativa».
G. «Io ci tengo ad aggiungere che anche Simona ha un bellissimo rapporto con i miei figli e con la mia ex moglie. È importante perché se tutti stiamo bene, se i rapporti sono di rispetto reciproco, le cose girano bene e tutti possono essere felici, non soltanto io e Simona. È importante».
Più che una casa, allora, vi servirà un castello...
S. «Io e Giovanni vogliamo davvero preparare una casa in cui tutti saranno inclusi. I miei figli maschi sono maggiorenni e sceglieranno da soli dove stare e per quanto tempo, ma avranno la loro stanza, sempre. Giacomo è tornato in Italia dopo due anni trascorsi a Londra a studiare teatro e adesso frequenterà una scuola di recitazione italiana. Niccolò ha appena finito di lavorare al Collegio off ( spin-off del programma che ripercorre le esperienze dei protagonisti della scorsa edizione, ndr) e dovrà decidere per altri progetti. Caterina è ancora piccola e naturalmente starà con noi. Per me si avvera il più grande sogno: avere vicino tutte le persone che amo e tutte in armonia.
G. «Mio figlio Lodovico ha 26 anni, Giulio io, e anche loro stanno bene con Simona. Non vedo alcuna criticità all'orizzonte».
Simona sui social è stato annunciato che chiude Domenica Ventura. Sono di più le gioie personali in questo momento...
«Sono disinformati, semplicemente la trasmissione cambia titolo, si chiamerà Settimana Ventura e ci saranno alcune belle novità nel format. Abbiamo fatto un punto e mezzo in più di ascolti, stiamo crescendo piano piano, come ogni nuovo programma. Tra l'altro la trasmissione si è sempre fermata quando non c'è il campionato, non è una novità. E poi le fake news non mi toccano minimamente. Va tutto bene e dal 24 novembre ci rivedremo su Rai 2. Sono soddisfatta del lavoro anche perché in questi giorni è uscito in tutte il mio nuovo libro Codice Ventura, dedicato agli Anni 80. Affronto tutti i temi, dall'amicizia all'amore, visti attraverso gli Anni 8o e le mie esperienze».
Adesso che vi conoscete bene, che cosa amate in particolare uno dell'altro?
S. «Io di Giovanni adoro la capacità di proteggermi e il suo essere inclusivo con tutta lamia famiglia. Amo il suo non aver paura di quella che sono e che rappresento. E poi lui è una persona calda, accogliente, dolcissima, so di potermi fidare. Ero certa che non mi sarebbe più successo di avere fiducia e, invece, è arrivato lui. Con Giovanni posso essere me stessa, il più grande dono che possa farmi ogni giorno. E poi abbiamo gli stessi obiettivi e abbiamo vissuto difficoltà simili, ci capiamo al volo».
G. «Io amo Simona perché oltre a essere bellissima per me rappresenta la fedeltà e l'affidabilità. Il pubblico la vede come la donna di spettacolo, in realtà lei è una donna d'altri tempi. Mi sono innamorato di lei anche per come ama i suoi figli: una donna così sa amare profon-damente. Io l'ho sentito subito, non mi ero sbagliato».