PANDEMONIO A VIALE MAZZINI: IL COMIZIO IN DIRETTA DELLA MELONI SU RAINEWS NEL MIRINO DELLA VIGILANZA RAI – LA PRESIDENTE FLORIDIA (M5S): "VALUTEREMO EVENTUALI VIOLAZIONI" - FRATELLI D’ITALIA RIBATTE: “FLORIDIA SI RICORDI QUANDO IL TG1 DURANTE IL GOVERNO CONTE MANDAVA IN ONDA LE DIRETTE FACEBOOK SENZA MEDIAZIONI” - I GRILLINI RICORDANO CHE IL DIRETTORE DI RAINEWS PETRECCA INTERVENIVA ALLA FESTA DI PARTITO DI FRATELLI D'ITALIA SOLO QUALCHE MESE FA E ANNUNCIANO UN ESPOSTO ALL'AGCOM...
-Estratto dell'articolo di Federico Capurso per la Stampa
I nuovi vertici Rai non hanno fatto in tempo a disfare gli scatoloni e viale Mazzini è già un pandemonio. Affrontata la tegola Fabio Fazio, poi quella di Lucia Annunziata (con l'incognita se sostituirla, dopo l'addio, con Monica Maggioni o Francesco Giorgino), ecco arrivare il caso RaiNews24.
Il telegiornale all news, venerdì sera, decide di mandare in diretta il comizio elettorale del centrodestra a Catania, con Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi sul palco.
Evento con cui si chiude la campagna elettorale degli alleati, riuniti all'alba del voto per le Amministrative. Spazio televisivo che però non sarebbe stato dato in uguale misura alle opposizioni. E così, il Pd sbotta: «Basta con TeleMeloni». I Cinque stelle, questa volta, sono sulla stessa linea: «È una violazione della par condicio come mai era accaduta prima».
Tanta è la bagarre che l'amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, in mattinata decide di contattare il direttore di RaiNews24, Paolo Petrecca, «per ribadire l'importanza di una corretta rappresentazione del dibattito politico». Posizione non scontata, con cui Sergio prova a tamponare e ad evitare che montino ulteriormente le polemiche: «Sta assumendo un ruolo di stabilizzatore a viale Mazzini», spiegano da ambienti di governo, «ed è quello che serve in questo momento».
Anche se l'invito di Sergio sembra incontrare un doppio muro. Quello della maggioranza, che fa quadrato e difende la messa in onda del comizio, e quello di Petrecca, che rispedisce le accuse al mittente e assicura che RaiNews24 ha dato ampio spazio a tutte le forze politiche nell'arco della giornata.
La difesa di Petrecca non convince granché Pd e Cinque stelle. I grillini lo ricordano intervenire alla festa di partito di Fratelli d'Italia, solo qualche mese fa, e dal palco invocare il «noi» e «loro», scatenando le proteste di Usigrai e Comitato di redazione di RaiNews.
(...) «Presenteremo sul caso anche un esposto all'Agcom per comprendere come sia stato possibile mettere in atto una simile operazione in palese violazione della legge». Il Pd è il primo a mostrarsi agitato, già nella serata in cui è andato in onda il comizio: «La Tv all news pubblica non deve e non può in alcun modo essere la Tv di regime, bensì deve rimanere servizio pubblico di tutta la collettività - sottolineano i Dem - e quindi deve rispettare la par condicio e il pluralismo dell'informazione di tutte le forze politiche».
Dal Pd, come dal Movimento, chiedono che Petrecca venga interrogato in commissione di Vigilanza. Forse, già la prossima settimana. A presiederla c'è la senatrice M5S Barbara Floridia, che assicura di voler «valutare con estrema attenzione questo caso per tutti i profili di competenza. Si potrebbe profilare - sottolinea Floridia - una violazione importante della par condicio e del pluralismo che il servizio pubblico non si può assolutamente permettere».
La maggioranza prova a fare quadrato intorno a Petrecca e attacca la presidente della commissione di Vigilanza: «Floridia si ricordi, piuttosto, quando il Tg1 durante il governo Conte mandava in onda le dirette Facebook senza mediazioni. Quello era lo stile orwelliano...
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