PERCHE’ SANREMO NON OMAGGIA COME SI DEVE “IL CALIFFO”? UN’ALTRA OCCASIONE SPRECATA DAL FESTIVAL CHE USA CALIFANO PER LANCIARE (TRA L’ALTRO A TARDA SERA) LA FICTION RAI CON LEO GASSMANN CHE SI PRODUCE IN UNA IMITAZIONE DEL CANTANTE ALLA "TALE E QUALE SHOW" – PERCHE' FIORELLO, CHE HA SPESSO OSPITATO IL "PREVERT DI TRASTEVERE" NEI SUOI SHOW, NON CONVINCE L'AMICO AMADEUS A CONCEDERE UN VERO TRIBUTO AL “CALIFFO”? - VIDEO
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Barbara Visentin per corriere.it -Estratti
Leo Gassmann è stato uno degli ospiti della seconda serata di Sanremo 2024. Il vincitore di Sanremo Giovani 2020 ha partecipato all’edizione 2023 del Festival con il brano Terzo cuore, ma sul palco dell’Ariston ha parlato del suo esordio come attore: Leo interpreterà infatti Franco Califano nel film Califano, in onda in prima serata su Rai 1 domenica 11 febbraio (il giorno dopo la finale).
Il biopic racconta il «Califfo» agli inizi della sua carriera, partendo dagli anni della Dolce Vita e arrivando fino alla metà degli anni Ottanta: i successi e le cadute di uno dei cantanti italiani più noti e originali del Novecento. Ma chi era, davvero, Franco Califano?
(…) Le 1.500 donne e «Tutto il resto è noia»
Conosciuto per brani come «Tutto il resto è noia», «Minuetto» e «La mia libertà», Califano è ritenuto uno dei cantautori più originali del panorama musicale italiano: durante la sua carriera ha pubblicato 32 album e scritto, tra poesie e canzoni, più di mille opere e numerosi testi per altri artisti.
Ma è famoso anche per i suoi eccessi e le sregolatezze. Il «Califfo» ha raccontato di non aver mai ricevuto un no da una donna perché «aspettavo che fossero loro a fare il primo passo». Sosteneva poi di averne avute oltre 1.500, incluse avventure con donne transessuali (come narrato nel brano «Avventura con un travestito»). Franco Califano è morto il 30 marzo 2013 a causa di un infarto.