POSTA! - CARO DAGO, 25 APRILE, ELLY SCHLEIN ACCOLTA DAL CORO "BELLA CIAO". OGNUNO HA I SUOI GUSTI! - IL SIGNOR CREPET DOVREBBE SPIEGARE COSA POSSONO FARE I FAMILIARI DI UN MALATO DI MENTE PERICOLOSO DI CUI HANNO PAURA OGNI MOMENTO DELLA GIORNATA - PATTO DI STABILITÀ, IL COMMISSARIO UE GENTILONI: "LA PROPOSTA DI OGGI APRE NUOVO CAPITOLO". CON LA GERMANIA CHE LO HA GIÀ CONTESTATO?
-Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, stupefacente Europa. Ora provano a farsi dare gas e petrolio in cambio di brustulli e semini di zucca salati ?! Cincinnato 1945
Lettera 2
Caro Dago, non ho molta simpatia per Travaglio ma devo riconoscere che è stato l'unico a fornire una spiegazione lucida e convincente sulla nomina di Di Maio come inviato UE nel Golfo. In pratica una riuscita manovra di palazzo per "compensare" un ex ormai trombato e senza prospettive politiche...
FB
Lettera 3
Caro Dago, 25 aprile, Elly Schlein accolta dal coro "Bella ciao". Ognuno ha i suoi gusti!
Fritz
Lettera 4
Caro Dago, Patto di stabilità, il commissario Ue Gentiloni: "La proposta di oggi apre nuovo capitolo". Con la Germania che lo ha già contestato?
Giacò
Lettera 5
Caro Dago, 25 aprile, il presidente Mattarella insiste tanto con la Resistenza, ma ormai tutti usano le lampadine a led!
Bug
Lettera 6
Caro Dago,
Il signor Crepet dovrebbe spiegare cosa possono fare i familiari di un malato di mente pericoloso di cui hanno paura ogni momento della giornata.
Grazie
Giovanna Maldasia
Lettera 7
Caro Dago, Ugo Magri su "La Stampa": «La Costituzione è antifascista, punto. Nessuno, nemmeno chi ha vinto le elezioni, può arrogarsi il diritto di ribaltare la storia. E se qualcuno ci prova, spetta al Garante ristabilire i fatti: è lì per quello, fa parte dei suoi doveri».
I commentatori possono tentare di arrampicarsi su tutti i vetri che desiderano, ma la verità innegabile rimane: in tutta la Costiruzione il termine "antifascismo" non viene mai utilizzato, e di certo non per dimenticanza dei Costituenti...
J.N.
Lettera 8
Caro Dago, per il 25 aprile Giorgia Meloni ha scritto una lettera al Corriere in cui non cita mai l'antifascismo: "fedelissima" alla Costituzione!
Mark Kogan
Lettera 9
Caro Dago,più sento parlare di PNRR ,(con la conseguente volgarissima definizione di "montagna di soldi" buona per darla a bere al popolino),di pressioni dei mercati ,di avvertimenti delle agenzie di rating,di sollecitazioni della stessa UE e gruppi politici nostrani,più mi vengono in mente in il gatto e la volpe collodiane, e il loro perfido giochetto contro l'ingenuo burattino.
L'Italia non è certo ingenua, ma sicuramente non è attrezzata alla portata di un tale prestito, quindi per non sprofondare sempre più davanti alle interessate e numerose sirene (leggi:avvoltoi), farebbe bene a limitarne, assai, l'ammontare.
Paloma
Lettera 10
Caro Dago, Meloni: "L'Italia continuerà a sostenere l'Ucraina a 360 gradi". Quindi ben oltre l'ebollizione... Vogliamo andare a sbattere?
Maury
Lettera 11
Caro Dago, David Speciale 2023 a Isabella Rossellini. All’attrice il riconoscimento dell’Accademia del Cinema Italiano. Meriterebbe anche il premio "Matrioska", vista la perfetta somiglianza raggiunta...
Maxi
Lettera 12
Caro Dago, Xi ha avuto un colloquio telefonico con Zelensky. Sì, a più di un mese di distanza dall'incontro con Putin! Se non è totalmente idiota all'ex comico ucraino si dovrebbe accendere la luce rossa...
Arty
Lettera 13
Secondo me Moretti è rimasto, artisticamente, ai tempi di Berta che forse se lo filava. Ma non si capisce perché da una certa generazione venga considerato una specie di guru da inserire nel pantheon cinematografico italiano. Non è né Almodovar né Nackeke tantomeno Luc Besson. Se pensiamo ai Film realizzati da Woody Allen ognuno un capolavoro a suo modo e a tutto il casino della critica che hanno fatto soltanto per il suo ultimo film, 'Rifkin's Festival, verrebbe da dire: quanti film di Nanni Moretti, tremendamente palossissimi, e ogni film un delirio narcisisistico di riflessioni pseudo intelletualoidi di un regista che si prende troppo sul serio, rimarranno impressi nella memoria?
Impeto Grif
Lettera 14
Dobbiamo sopportare certa gente al Governo, e neppure abbiamo la soddisfazione che sbattano fuori dalla casa occupata abusivamente il rampolletto che dà testate…
Giuseppe Tubi
Lettera 15
Caro Dago, anche quest'anno i partigiani hanno festeggiato la "loro" vittoria sul nazismo, fascismo, giapponesi. Chissà se troveranno il tempo di ricordare i partigiani ucraini che stanno combattendo per la libertà del loro Paese. E chissà se l' ANPI condannera' in maniera chiara l'invasione russa all'Ucraina, loro sempre pronti a chiedere parole di antifascismo a tutti, si dimenticano di condannare fascismo russo...che ipocrisia!
FB
Lettera 16
Caro Dago, Articolo 1: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro". Una svista? Qualcuno pensa che si siano sbagliati? Avrebbero dovuto scrivere "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sull'antifascismo"?
Mario Canale
Lettera 17
ciao Dago,
a riprova che il "politically correct" odierno è una sciocchezza, che il bene e il male sono spesso parenti e che -con Paolo Conte- in un mondo adulto si sbaglia da professionisti, vale la pena di ricordare che proprio Harry Belafonte (praticamente il padre di Obama), in un bel documentario disse bellissime parole su quel gaglioffo mezzo italiano di Frank Sinatra.
Proprio lui, "blue eyes", lo sciupafemmine amico dei Kennedy e dei malavitosi del New Jersey, obbligò i Casino del Nevada a ospitare gli artisti di colore della sua band negli alberghi dei bianchi, coinvolgendo Sammy Davis jr. nel leggendario "rat pack"... e Belafonte lo ringraziò come un eroe americano.
Rob
Lettera 18
A Dago.
Il 25 Aprile è mio e me lo tengo io.
I “Sinistri” di tutte le specie sono loro a permettere ai non “Sinistri” di celebrare il 25 Aprile, ma solo alle loro condizioni. Tutto ciò è ridicolo e dimostra quanto settari siano i depositari del mito della “Liberazione Partigiana”. In Italia storicamente furono gli Alleati a liberarci dai Fascisti e dai Nazisti.
Anche in Portogallo il 25 Aprile è “la festa nazionale” perché si celebra la Rivoluzione dei Garofani del 25 aprile 1974, quando senza sparare un colpo i militari, non tutti e senza Partigiani e con il supporto della maggioranza della popolazione, liberarono il paese dal dittatore fascista Antonio de Oliveira Salazar.
Oggi il Portogallo è un paese democratico senza alcun timore di rigurgiti fascisti (per loro il Fascismo è morto, come dovrebbe essere anche per noi) e governato da una coalizione di sinistra guidata dal Partito Socialista Portoghese.
In Portogallo, c’è una Destra, meno forte che in Italia, ma nessuno parla più di antifascismo. In Italia le vere date nazionali da celebrare, sono la nascita della Repubblica Italiana e l’approvazione della Costituzione Italiana, perché riguardano gli Italiani nella loro totalità. La data del 25 aprile 1945 dividerà sempre il paese, perché nasce da una Guerra Civile. Anche i Repubblichini di Salò erano italiani.
Olho.