PROFEZIE INTERNETTIANE – PER EVAN WILLIAMS, UNO DEI FONDATORI DI TWITTER, “I SITI WEB SONO IN PROCINTO DI ESTINGUERSI COME I DINOSAURI” – IL FUTURO? APPARTIENE A UN MONDO DI PIATTAFORME CENTRALIZZATE CHE OSPITERANNO IL GROSSO DEI CONTENUTI

Secondo Williams, che oggi non a caso guida una piattaforma di blog, “non interessa più la creazione di un nuovo sito web”, ma lo sviluppo di canali unici che offrono una gran massa di contenuti. In testa, ovviamente, ci sono i social. Ma per gran parte delle piattaforme resta il problema di come incassare soldi…

Condividi questo articolo


Antonio Rossano per “lastampa.it

 

“I siti web sono nella stessa situazione in cui erano i dinosauri alla fine del periodo Cretaceo, 65 milioni di anni fa. Ovvero in procinto di estinguersi”.  

Evan Williams Noah Glass Biz Stone Evan Williams Noah Glass Biz Stone

 

A sparare questa sentenza è stato Evan Williams, cofondatore di Twitter e CEO di Medium la piattaforma di blogging multiautoriale che sta avendo un notevole successo con oltre 300.000 utenti che producono contenuti e 25 milioni di visitatori unici in un mese. 

 

Per Williams, intervistato durante una conferenza a S.Francisco, il futuro «…non è creare un nuovo sito web. Questa idea è morta. Un sito web individuale non interessa. Internet non sarà fatta da miliardi di persone che visitano milioni di siti web. Il futuro sarà di grandi piattaforme centralizzate». 

 

EVAN WILLIAMS EVAN WILLIAMS

Di morte dei blog se ne parlava già alcuni anni or sono. Un articolo di Paul Boutin su Wired nel 2008, esordiva così: “Stai pensando di aprire un blog personale? Accetta il consiglio di un amico: non farlo. E, se già ne hai uno, chiudilo.” 

 

Per Boutin le nuove realtà dell’informazione online che in quel momento erano in trend di crescita esponenziale, come ad esempio The Huffington Post , avrebbero accaparrato l’attenzione dei visitatori, anche grazie ad una migliore visibilità sui motori di ricerca. Nel suo articolo Boutin affermava: «Oggi, una ricerca in rete dell’ultimo discorso di Barack Obama, porterà ad una pagina di Wikipedia o ad un articolo di Fox News e ad un numero ristretto di commenti di siti professionali come Politico.com. La possibilità che il tuo contenuto intelligente sia in alto nella lista? Praticamente zero.» 

 

facebook facebook

Nel tempo invece i blog sono numericamente cresciuti, a livello globale, passando dai quasi 36 milioni di blogs censiti nel 2006 ai 173 milioni nell’ottobre 2011, come riportato in un rapporto di NM Incite, società del gruppo Nielsen/McKinsey.  

 

Questo purtroppo non vuol dire che le previsioni di Boutin e di tanti altri, fossero campate in aria. È significativo invece riscontrare come tale crescita si sia verificata in misura direttamente proporzionale alla crescita degli utenti internet ed in particolar modo in aree dove lo sviluppo della rete ha seguito un percorso diverso per ragioni culturali, economiche e sociali.  

 

Uno studio di Comscore , sovrapponibile temporalmente all’analisi Nielsen, dimostra che, a giugno del 2011, la nazione con maggior tempo speso dagli utenti su blog, fosse il Giappone, (62,6 minuti /mese), seguito dalla Corea del Sud, Polonia, Indonesia e Brasile, mentre leggermente diversa, ma in ambito geografico simile, la classifica dei visitatori, con in testa Taiwan. 

 

FACEBOOK FACEBOOK

In occidente e nei paesi che hanno visto uno sviluppo precoce di Internet, l’avvento dei social network ha modificato lo scenario di produzione/fruizione dei contenuti, incidendo profondamente sui comportamenti, soprattutto degli adolescenti. 

 

Come riportato in uno studio del PewResearch Center, negli Stati Uniti, il numero dei ragazzi tra i 12 ed i 17 anni che pubblicavano un blog è dimezzato, passando dal 28% del 2006 al 14% del 2009. Proprio quando Facebook iniziava a diffondersi senza freni. 

 

Nel frattempo invece il numero dei blogger nella popolazione sopra i 34 anni cresceva dall’11% nel 2008, al 14% nel 2010: Jason Kottke, lo scorso anno su Nieman Lab, in un articolo dal titolo “The blog is dead, long live the blog”, ricordava come nel 1997 i giovani creassero dei “diari” online e, nel 2004, il blog era “the king”, mentre oggi la probabilità che un ragazzo apra un blog è la stessa che acquisti un CD. «I blog sono per i “40-qualcosa” con bambini» scriveva Kottke nel suo articolo.

 

Il mondo dei Blog era il mondo dei link e dei blogroll, in una rete di collegamenti che determinava come i contenuti e le informazioni si propagassero in rete. 

 

CARA DELEVINGNE E LA DJ BLOGGER BIP LING A CANNES CARA DELEVINGNE E LA DJ BLOGGER BIP LING A CANNES

Oggi come gli esperti della comunicazione ci spiegano, la maggior parte del traffico di rete, verso i maggiori siti di contenuti (inclusi giornali on-line) viene da Facebook, mentre il peso del motore di ricerca si riduce notevolmente. 

 

Lo scenario prospettato da Evan Williams sembra quindi concretizzarsi, ma resta irrisolto il problema della sostenibilità delle piattaforme centralizzate. Se da una parte Facebook sembra aver ingranato il suo modello di business, lo stesso non può dirsi per Twitter e per lo stesso Medium. Mentre, inutile dirlo, le testate tradizionali faticano a sopravvivere. 

 

Attualmente un autore che pubblica su Medium non ha alcuna possibilità di guadagno. Williams ipotizza l’introduzione sulla piattaforma di pubblicità, contenuti sponsorizzati e forse contenuti a pagamento dietro un paywall, ma solo in futuro: al momento non vi sono queste opzioni.  

 

LA BLOGGER EGIZIANA ALIAA MAHDY LA BLOGGER EGIZIANA ALIAA MAHDY

Medium, per sostenersi almeno in parte, ospita contenuti “brandizzati”, prodotti da aziende come Marriott, BMW ed Intel e, secondo Williams, nell’ecosistema pubblicitario della rete “…il native advertising è l’unica forma di pubblicità che funziona. Le altre forme di pubblicità non si sono rivelate vincenti. Non che siano finite. Non sarà domani. Ma tutti sanno che entro cinque anni i banner pubblicitari non saranno più redditizi. Come non lo saranno i video o altre cose.” 

 

In conclusione, il problema sostanziale sembra essere sempre lo stesso: dove prendere i soldi per sostenere le attività editoriali. 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...