"E' PROPAGANDA GAY" - IL TEATRO BOLSHOI DI MOSCA CANCELLA IL BALLETTO SU NUREYEV DEL REGISTA TEATRALE KIRILL SEREBRENNIKOV CHE SI INCAZZA CONTRO "LA LEGGE CRIMINALE" DI PUTIN - LO SPETTACOLO DEDICATO AL BALLERINO SOVIETICO NON È QUASI MAI ANDATO IN SCENA PER UNA SERIE DI MOTIVI: NUREYEV È CONSIDERATO UN PERSONAGGIO SCOMODO, PERCHÉ OMOSESSUALE E PERCHÉ SCAPPÒ IN FRANCIA NEL PIENO DELLA GUERRA FREDDA, MA ANCHE SEREBRENNIKOV…
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Estratto dell'articolo di Rosalba Castelletti per “la Repubblica”
Non è quasi mai andato in scena, né mai più ci andrà. Il Teatro Bolshoj di Mosca ha deciso di ritirare dal suo repertorio il balletto Nureyev del regista Kirill Serebrennikov ispirato alla storia del ballerino apertamente gay che nel 1961 abbandonò l’Urss e morì d’Aids nel 1993. […]. Il motivo, ha spiegato il direttore del teatro Vladimir Urin, è la nuova legge sulla “propaganda Lgbt”.
Se prima il divieto di “promuovere” le “relazioni sessuali non tradizionali”, imposto nel 2013, valeva soltanto tra i minorenni, da dicembre si applica a tutte le età e a tutti i media: cinema, teatro, letteratura, arte e musica. «Questa “legge” criminale è stata approvata proprio contro questo spettacolo e diversi libri... Bene, ok», ha commentato Serebrennikov sul suo canale Telegram, aggiungendo tre arcobaleni, un simbolo Lgbt.
In realtà la legge stavolta ha tutta l’aria di essere stata un comodo pretesto. Il balletto coreografato da Serebrennikov non ha mai avuto fortuna. Troppo scomodo Nureyev, omosessuale e ribelle: un «disertore pederasta », come veniva chiamato all’epoca della sua fuga in Francia nei documenti del Partito comunista e del Kgb. […]
E troppo scomodo il regista Serebrennikov, noto per lavori sul grande schermo e sul palco che prendono di mira il conservatorismo della società russa e l’autoritarismo del potere, nonché ex direttore del “Centro Gogol” di Mosca che, sotto la sua guida, era diventato un punto di riferimento culturale per i moscoviti più liberali e progressisti. L’attesissima prima che si sarebbe dovuta tenere nel luglio 2017 fu cancellata all’ultimo minuto. […]
il mondo della cultura protestò denunciando la censura. Alla fine fonti vicine al ministero della Cultura confermarono che, dietro al rinvio, c’erano i timori di “propaganda di valori sessuali non tradizionali”. E un mese dopo l’annullamento della produzione Serebrennikov fu posto ai domiciliari con l’accusa di appropriazione indebita di fondi pubblici e costretto a dimettersi dalla direzione del Centro Gogol. Accusa «assurda», secondo il regista pluripremiato e il mondo della cultura. La prima avvenne infine il 10 dicembre 2017, ma senza Serebrennikov, ai domiciliari.
[…]Dopo di allora, il balletto è andato in scena l’ultima volta nel gennaio 2021. L’anno scorso fu annullato nuovamente dopo che Serebrennikov, intanto esiliato all’estero, aveva criticato l’offensiva russa in Ucraina diventando a sua volta un “traditore”. Tanto che il mese scorso il Bolshoj ha cancellato anche un’altra produzione del regista: il balletto Un eroe del nostro tempo ispirato al romanzo di Mikhail Lermontov che avrebbe dovuto debuttare a maggio. […]
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