"ANTONIO RICCI DICE DI AVERMI PRESO A 'STRISCIA' PERCHÉ ERO FIDANZATO CON UN'ATTRICE FAMOSA'" - MAX LAUDADIO RIVELA DI ESSERE L'EX FIDANZATO DI MANUELA ARCURI: "CON LEI CI SIAMO FREQUENTATI PER POCO TEMPO" - ORA L'INVIATO DI "STRISCIA LA NOTIZIA", CHE VIENE RIEMPITO DI BOTTE UN GIORNO SÌ E L'ALTRO PURE, È SPOSATO CON LA SINDACA DI UN PICCOLO COMUNE IN PROVINCIA DI VARESE, CHE LO HA FATTO MULTARE PERCHÉ NON HA RISPETTATO UN'ORDINANZA COMUNALE - L'INIZIO A "LE IENE" COME FINTO GIGOLÒ E QUELLA VOLTA CHE UN UOMO LO MINACCIO' CON UN CACCIAVITE....
-Estratto dell’articolo di Alba Romano per www.open.online
Max Laudadio, inviato storico di Striscia la notizia e Le Iene, racconta oggi in un’intervista all’edizione milanese del Corriere della Sera la sua vita nei boschi. Partendo dagli inizi della sua carriera:
«Ero veejay a Match Music, poi sono diventato autore per Disney Channel e Telemontecarlo. Un giorno mi viene un’idea: esplorare il mondo degli appuntamenti a pagamento con un’inchiesta in cui io stesso mi presentavo da gigolò (senza concludere, eh).
L’ho raccontato ad Alessandro Baracco che, oltre ad essere regista per Disney Channel, lavorava a Le Iene: mi ha invitato a proporre il pezzo a Davide Parenti. Così ho attraversato la strada — tutti gli studi erano in viale Europa — e Davide mi ha dato l’ok. E via».
Poi l’approdo a Striscia: «Giocavo a calcio nella Nazionale artisti con Valerio Staffelli, lui ha fatto il mio nome a Ricci. Antonio ama dire: l’ho preso perché era fidanzato con un’attrice famosa». Sul fidanzamento con Emanuela Arcuri dice: «Ma ci siamo frequentati per poco tempo, invece il mio lavoro è continuato». E sul lavoro in tv:
«Se mi menano è perché probabilmente non hanno argomenti, mentre le nostre ipotesi invece sono fondate. Poi anche io, a volte, mi menerei: sono un rompiballe». Poi racconta di quella volta che ha avuto paura:
«Sì. Avevo messo a casa mia a Milano le telecamere per un servizio sui caldaisti. Arriva uno, spara tariffe assurde, io dal frigo estraggo giacca e occhiali da Iena. Lui impugna un cacciavite: ti ammazzo».
Oggi è marito di una sindaca: «Vero, Loredana (Bonora, crochet designer con un passato nella comunicazione e nella produzione, ndr ) si è candidata non per ambizione politica ma perché è una missione. Sembra una frase fatta, invece no: viviamo a Cuasso al Monte, tremila abitanti in provincia di Varese.
Ci siamo spostati perché a Milano mia figlia soffriva di otiti da inquinamento. Crediamo nell’importanza di migliorare il nostro ambiente e il rapporto uomo-natura. […]
Ma la moglie lo ha anche fatto multare: «Quest’estate è bruciato un ospedale nella nostra zona, lei ha emesso un’ordinanza per il divieto di passaggio. Io, per un servizio, sono passato. Lei ha chiamato i vigili. Multa da 80 euro». […]