"DALLE BOMBE ALLE CANZONI. ANCHE IL DOLORE FA SPETTACOLO" – DAL BLOG DI GRILLO PARTONO SILURI CONTRO ZELENSKY CHE DOPO I GRAMMY AWARDS 2022 E IL CONVEGNO DI DAVOS, HA CHIESTO DI APPARIRE SUL PALCOSCENICO DELL'ARISTON, DURANTE IL FESTIVAL DI SANREMO – “FORSE BISOGNEREBBE CONSIGLIARGLI DI COMINCIARE UN ROSARIO DI SCONGIURI VISTA LA FINE CHE HANNO FATTO CAPI DI STATO CHE HANNO CONCESSO ANALOGHE INTERVISTE IN PASSATO (SADDAM HUSSEIN, GHEDDAFI)"
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(ANSA) "Dalle bombe alle canzoni. Anche il dolore fa spettacolo": si intitola così l'intervento di Torquato Cardilli sul blog di Beppe Grillo. Nell'analisi della guerra in Ucraina, l'autore si sofferma sull'operato del presidente Zelensky.
"Ma come si fa - scrive - a dare fiducia e credito a un Capo di Stato che da un anno, collegato dal suo bunker, partecipa ad ogni consesso internazionale (Onu, G20, G7, NATO, UE Parlamento europeo e Parlamenti nazionali ecc.) proclamando guerra fino alla vittoria finale ed assiste impassibile alla distruzione del suo paese, alla morte di una generazione di giovani, all'emigrazione di alcuni milioni di cittadini, alla disarticolazione totale delle infrastrutture, alla morte per ferimento o alla mutilazione di migliaia di civili innocenti, alla condanna alla miseria degli scampati ai bombardamenti?"
"Dimentico dei sacrifici del popolo ucraino - prosegue - da consumato attore di cabaret, Zelensky ha da ultimo partecipato in video alla serata di gala di Los Angeles per il Grammy Awards 2022, al convegno di Davos a cui ha inviato la sua first lady per perorare aiuto dalla crema finanziaria e speculatrice mondiale ed ha chiesto di apparire sul palcoscenico dell'Ariston, durante il festival di Sanremo, grazie alla mediazione con Amadeus condotta da Vespa che lo ha intervistato. Puro spettacolo!".
"Forse - aggiunge - bisognerebbe consigliargli di cominciare un rosario di scongiuri vista la fine che hanno fatto Capi di Stato che hanno concesso altrettante analoghe interviste in passato (Saddam Hussein, Gheddafi)".