"CONDUTTORE SÌ E DIRETTORE ARTISTICO NO? AMADEUS NON PUÒ ESSERE DIMEZZATO" – FIORELLO DIFENDE IL SUO AMICO “AMA” DOPO L'IPOTESI CHE LA NUOVA DIRIGENZA DI VIALE MAZZINI VOGLIA TOGLIERE AL CONDUTTORE LA DIREZIONE ARTISTICA DI SANREMO – “COME VI PERMETTETE? AMADEUS È UN GRANDE DIRETTORE ARTISTICO, AL PARI DI PIPPO BAUDO" – DA FAZIO A DAMILANO FINO A LUCIA ANNUNZIATA: TUTTI I NOMI A RISCHIO EPURAZIONE IN RAI – VIDEO
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Fiorello nella puntata di oggi di Viva Rai2! difende Amadeus dopo l'uscita di alcune indiscrezioni che ipotizzano che la nuova dirigenza di Viale Mazzini voglia togliergli la direzione artistica di Sanremo lasciandogli solo la conduzione: "Come vi permettete di dimezzarlo? Amadeus è un grande direttore artistico. Ha portato Sanremo ai fasti che merita, ha lanciato successi, ha avvicinato Sanremo ai giovani. Oserei dire che è al pari di Pippo Baudo".
DA FAZIO A DAMILANO STAR A RISCHIO EPURAZIONE AMADEUS “DIMEZZATO”
Estratto dell'articolo di Silvia Fumarola per “la Repubblica”
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Da settimane si rincorrono le voci sul passaggio di Fazio a Discovery. Che fosse nel mirino del centrodestra è risaputo e chi aveva dubbi se li è tolti dopo l’esternazione del senatore Maurizio Gasparri, componente della commissione di vigilanza Rai, contro Fazio e Marco Damilano (che conduce su Rai 3Il cavallo e la torre).
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Se si guardano gli ascolti e la qualità, c’è poco da dire. Fazio è stato protagonista su Rai 1 con la senatrice Liliana Segre della serata evento Binario 21, pagina che resterà nella storia del servizio pubblico (con Fuortes in prima fila ad applaudire). Che tempo che fa è risultato il secondo programma più visto molte domeniche, è un marchio di Rai 3.
Anche Damilano è finito subito nel mirino del centrodestra, per i temi trattati, ma con l’alibi dei costi: lo spazio del Cavallo e la torre potrebbe passare a un nome interno più gradito dell’ex direttore dell’Espresso.
A rischio anche Lucia Annunziata, dopo la polemica aIn mezz’ora con la ministra della Famiglia e delle Pari opportunità Eugenia Roccella. Durante l’intervista sulla maternità surrogata e sulla chiusura, da parte del governo, della trascrizione dei figli delle famiglie omosessuali, Annunziata era sbottata: «E fatele queste leggi, c***o». Si era immediatamente scusata per la parolaccia con la ministra e i telespettatori.
«Mi scusi ancora per questo sgarro linguistico» , aveva detto la giornalista. «È una vergogna che una persona del genere abbia in mano spazi del servizio pubblico» era insorto Gasparri. «La stagione di ricambio dei vertici Rai diventa urgente perché c’è un abuso costante di cui l’Annunziata è soltanto l’emblema più grave, più vetusto, più fazioso. Ora basta». E chissà se, dopo che era dato per scontato l’arrivo di Massimo Giletti ( ora considerato più incerto dopo il caso Baiardo), sarà davvero Nicola Porro il volto su cui punterà il servizio pubblico dell’era Meloni.
La presentazione dei palinsesti, generalmente a giugno, potrebbe slittare la prima o la seconda settimana di luglio. Non c’è solo l’informazione a rischio. Massima attenzione anche sull’evento per eccellenza, il Festival di Sanremo: Amadeus ha portato pubblico giovane e record diascolti. Il contratto firmato con Fuortes lo lega alla kermesse fino al 2024 come conduttore e direttore artistico. Dopo che la destra lo scorso anno aveva criticato le performance degli artisti (da Fedez in giù), circola la voce che la nuova dirigenza potrebbe chiedere a Amadeus — già al lavoro per la prossima edizione — di fare un passo indietro. Conduttore sì, direttore artistico no. Sanremo in libertà vigilata.