"ENNIO CHE NUN SEI ARTRO" - LA POESIA IN DIALETTO ROMANESCO A MORRICONE DALL’”ALUNNO” RENATO ZERO - "TU FIJO DE NA ROMA CHE SOFFRE MA NON TREMA/ SPAVALDA E COMPAGNONA TRA UN VAFFA E ‘NA PREGHIERA/ ENNIO CHE NUN TE PIEGHI. CHE NON TE FAI FREGÀ. PERCHÉ HAI AVUTO IN DOTE ER GENIO E LA SINCERITÀ!" – QUANDO MORRICONE COMPOSE LE MUSICHE DEL BRANO “PURA LUCE” - VIDEO
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Da questa mattina, quando è stata resa nota la notizia del decesso del musicista premio Oscar e autore delle più belle colonne sonore della storia del cinema, molti musicisti, cantanti e personaggi televisivi gli stanno rendendo omaggio dai loro profili social. Alcuni gli dedicano una frase, altri un pensiero. Chi ha avuto il privilegio di conoscerlo personalmente, condivide il ricordo che ha di lui. Renato Zero ha scritto per Ennio Morricone una poesia in romanesco, che ha pubblicato sulla sua pagina Facebook. L’artista si è firmato “l’alunno” del Maestro.
La poesia al Maestro Ennio Morricone dall’”alunno” e amico Renato Zero
Ennio che nun sei artro.
Che artro qui nun ce serve…
Pe dì che abbasti ar monno.
Che tu servi alla gente.
Je smovi l’interiora.
Je scombussoli er core.
Li fai senti importanti.
Je scateni l’amore…
Ennio che nun s’arresta
Ch’è ‘n fiume sempre in piena.
So partiture scritte
da un’anima assai pura
Tu fijo de na Roma
che soffre ma non trema
Spavalda e compagnona
tra un vaffa e ‘na preghiera.
Ennio che nun te pieghi
Che non te fai fregà
Perché hai avuto in dote
er genio e la sincerità!
Al Maestro Ennio Morricone,
dall’alunno e amico Renato Zero.