"NELL’INTIMITÀ ROCCO SI COMPORTAVA COME SUL SET. CI HO MESSO UN ANNO PER DIRGLI CHE NON MI PIACEVA" - ROSA CARACCIOLO, MOGLIE DI SIFFREDI, RACCONTA: “MI DICEVA GIRATI DI QUA, METTITI COSÌ. VOLEVO ALTRI GESTI, TENEREZZE” – "UN GIORNO A ROMA ANDAI IN BANCA E IL CASSIERE CI PROVÒ CON ME. AVRÀ PENSATO: 'QUESTA STA CON SIFFREDI, CI STARÀ CON TUTTI' - "UN FILM PORNO? NON L’HO MAI VISTO. SUL SET RESTAVO FINO A UN ATTIMO PRIMA DEL CIAK E POI ME NE ANDAVO…"
-Anticipazione da “Oggi”
Supersex, appena uscito su Netflix, ha riportato al centro della scena Rocco Siffredi che nella serie è interpretato da Alessandro Borghi. E Rozsa Tassi, moglie del porno attore, racconta al settimanale OGGI, nel numero in edicola da domani, i segreti del loro trentennale matrimonio.
Non nega che all’inizio il lavoro del marito abbia pesato: «Soprattutto quando vivevamo in Italia, i primi anni di matrimonio, prima di trasferirci a Budapest. Ricordo che un giorno a Roma andai in banca e il cassiere ci provò con me. Avrà pensato: “Questa sta con Siffredi, ci starà con tutti”. Tornai a casa turbata, Rocco era furioso. Come se a casa facessimo i festini, le orge. E invece il lavoro è lavoro, il privato è un’altra cosa. Noi abbiamo sempre avuto una vita normale, quasi noiosa. Al centro ci sono sempre stati Lorenzo e Leonardo, i nostri figli».
Oggi Lorenzo ha 27 anni, è laureato in Economia e lavora nella società del padre, mentre Leonardo ne ha 24, studia Ingegneria meccanica ed è una stella dell’atletica. Quando erano ragazzini, ricorda Rozsa, «sia io sia Rocco abbiamo sempre chiarito: avete presente il film d’azione, dove c’è uno che ammazza quell’altro a colpi di machete? Ecco, è la stessa cosa, è tutto finto.
I film porno sono fatti per eccitare, ma non è quello il sesso che si fa con chi si ama. E comunque, chissà perché, le scene con la gente sgozzata non sono un problema per nessuno, mentre sul mondo hard c’è uno stigma». E a sorpresa aggiunge: «Io un film porno non l’ho neanche mai visto. Quando davo una mano a mio marito sul set restavo fino a un attimo prima del ciak e poi me ne andavo. Non m’interessa».
Gelosa di lui? «Un corpo è un corpo. L’anima è un’altra cosa. E quella di Rocco è mia», dice Rózsa. Che spiega: «All’inizio, nell’intimità con me, Rocco si comportava come sul set: girati di qua, mettiti così. Ci ho messo un anno a trovare il coraggio di dirgli che non mi piaceva, che volevo altri gesti, altre tenerezze. Ha capito».