"QUANDO SI TRATTA DI ORGANIZZARE FESTE, IL VECCHIO 'TRU' TI FA SENTIRE UN VERO BARBONE" - IL RACCONTO DEL "BLACK AND WHITE BALL", IL PARTY PIU' ESCLUSIVO E MEMORABILE DEL '900 NEL SAGGIO DEDICATO ALLA FESTA ORGANIZZATA DA TRUMAN CAPOTE AL "PLAZA HOTEL" DI NEW YORK NEL 1966 - L'EVENTO FU UNO STUDIO DELL’ALTA SOCIETÀ AMERICANA, DELL’ARISTOCRAZIA INTERNAZIONALE DEL DENARO E DEL DIVISMO DI HOLLYWOOD, AL QUALE PARTECIPARONO 540 INVITATI TRA CUI FRANK SINATRA, GRETA GARBO, ANDY WHAROL, LE FIGLIE DI TRE PRESIDENTI USA, I DUCHI DI WINDSOR, JACKIE KENNEDY E...
-Estratto dell'articolo di Andrea Frateff-Gianni per "Il Messaggero"
Nel 1966 Truman Capote era probabilmente lo scrittore più celebre del globo. A gennaio era stato pubblicato A sangue freddo, il suo rivoluzionario romanzo-reportage sull'assassinio della famiglia Clutter in Kansas, che lo aveva catapultato al centro della scena culturale rendendolo un'autentica celebrità.
La Columbia Pictures, ad una cifra astronomica, ne aveva comprato i diritti per farne un film e i salotti televisivi si contendevano la sua presenza. La sua faccia era sulla copertina di Life, di Newsweek, e su quella della New York Times Book Review. Con i proventi del libro, circa 2 milioni di dollari, si era comprato un appartamento di lusso a Manhattan con vista sull'East River da 62.000 dollari e quando non era a New York trascorreva il suo tempo sullo yacht degli Agnelli in crociera sul Mediterraneo o organizzando feste sulla spiaggia di Tangeri.
Un giorno decise così di celebrare l'incredibile fortuna avuta organizzando un party in maschera, «il più grande, grandioso spettacolare regalo di tutti i tempi» a sé stesso, che si tenne la notte del 28 novembre del 1966 nel salone da ballo dell'Hotel Plaza di New York. La genesi di quella incredibile festa, il Black and White Ball Party, è raccontata nel dettaglio in Truman Capote e il party del secolo della scrittrice e produttrice cinematografica Deborah Davis edito da Accento per la prima volta in italiano, in un raffinato volume dalla copertina nera appena sbarcato in libreria.
Alla festa di Capote, diventata nel tempo una vera e propria leggenda, partecipò tutto il jet-set, la high society dell'epoca: star del cinema, politici, intellettuali, giornalisti, personaggi altolocati, nobili, milionari, giovani promesse letterarie e «persino gente comune, come il portiere di Capote allo U.N. Plaza e i suoi undici amici del Kansas di A sangue freddo».
Ai fortunati 540 invitati che rientrarono nella selezione, (che Capote per mesi nevroticamente e in assoluto segreto inserì e cancellò, scrivendo interminabili liste su un taccuino nero da 10 dollari dal quale non si separava mai), furono concesse sette settimane per prepararsi e il party scatenò una vera e propria mania, diventando materiale da notiziario ancora prima di esistere. [...]
«Truman Capote chiede il piacere della sua compagnia a un ballo in bianco e nero», recitava l'invito, "scritto su una elegantissima carta bianca bordata di giallo e arancione", che divenne assoluto oggetto del desiderio, scatenando reazioni supplicanti da parte di pletore di feriti e scontenti che «chiamavano in continuazione, implorando, chiedendo» e a volte offrendo maleducatamente addirittura dei soldi per poterlo avere. [...]
Come guardando una realistica copertina di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles nel mucchio possiamo riconoscere: Frank Sinatra, che fece il suo ingresso mascherato insieme alla moglie Mia Farrow, Henry Fonda, Greta Garbo, Candice Bergen, Andy Warhol, i duchi di Windsor, Gianni Agnelli accompagnato da Marella Caracciolo, la principessa Luciana Pignatelli e un giovanissimo Philip Roth.
[...] Vogue riferì che il giornalista Clifton Daniel «si dimenava in un modo che faceva crescere il rispetto per il New York Times», mentre Norman Mailer e la moglie Beverly inventarono una danza che imitava la passeggiata di un funambolo sulla corda. L'attrice Lauren Bacall raramente aveva un momento per sedersi mentre poco lontano da lei le figlie di tre presidenti, Lynda Bird Johnson, Margaret Truman Daniel e Alice Roosevelt Longworth, si scambiavano aneddoti sulla Casa Bianca sedute ad un tavolo. [...]
Il party, su cui si favoleggiò per mesi su tutte le principali riviste di moda, entrò nell'immaginario collettivo degli anni '60 tanto quanto le seducenti immagini degli occhiali da sole di Jackie Kennedy, dei martini di James Bond, delle lattine di zuppa di Andy Warhol e della minigonna di Mary Quant.
Il "Black and White Ball" è stato uno spartiacque nella storia della mondanità: prima, nessuno aveva mai pensato di poter organizzare una cosa del genere; dopo a nessuno è mai più riuscito di realizzarne una simile. Come scrissero gli hipster di Esquire David Neman e Robert Benton: «Quando si tratta di organizzare feste il vecchio Tru ti fa sembrare un barbone».