"LA RAI È MALATA, IL GOVERNO CERCA SOLO VENDETTE" - BRUNO VOGLINO, IL LEGGENDARIO AUTORE TELEVISIVO CHE HA FATTO DEBUTTARE IN TELEVISIONE FAZIO, VILLAGGIO, VERDONE, TROISI, CROZZA, LITTIZZETTO: "FAZIO LO IMPOSI A "QUELLI CHE". GUGLIELMI VOLEVA DARIO FO. C'È QUALCOSA DI DRAMMATICO NEL SUO ALLONTANAMENTO. QUESTA RAI LO HA ISOLATO E TRATTATO DA OSPITE SGRADITO – LE BORDATA A SALVINI E ALLA DESTRA "RIFUGIO DEGLI SCONFITTI DELLA REPUBBLICA SOCIALE"

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Estratto dell'articolo di Andrea Malaguti per “la Stampa”

 

BRUNO VOGLINO FABIO FAZIO BRUNO VOGLINO FABIO FAZIO

Me lo ridica, per favore. «91». Non è vero. «È vero. Sono i miei anni. Come è vero che questo governo ha sulla Rai una incomprensibile voglia di vendetta».

 

Pensa a Fazio? «Anche». Quasi umiliante parlare con Bruno Voglino. Ha fatto tutto in tv. E se ricominciasse da capo lo rifarebbe di nuovo meglio di chiunque altro. Non c'è controprova.

 

Ma è ovviamente così. Vincitore indiscusso del Gran Premio Creazioni Autoriali (da Non Stop a Quelli che il calcio), leader mondiale nella scoperta di talenti. Cervello instancabile. Ha inventato Fazio. Ma prima Villaggio. E poi, alla rinfusa, e per difetto, Verdone, Troisi, Chiambretti, I Giancattivi (ci tiene molto ai Giancattivi). E ha fatto volare la tv delle ragazze. Nessuno meglio di lui per capire "Che tempo che fa" (affermazione banale, lui non l'avrebbe fatta).

 

Bruno Voglino, dopo 40 anni Fabio Fazio lascia la Rai.

«Non voglio esagerare. Ma c'è qualcosa di drammatico e di molto malato nel fatto che un professionista di quel calibro sia costretto ad andare altrove». 

 

[...] L'addio era inevitabile?

FAZIO LITTIZZETTO VOGLINO FAZIO LITTIZZETTO VOGLINO

«Sì. Era una questione che si trascinava da troppo tempo. [...]  negli ultimi anni Fabio è stato isolato».

 

Che cosa significa?

«Che l'alto management aziendale l'ha ignorato del tutto, negandogli un rapporto chiaro e sincero. Sembra una cosa incredibile, considerando gli ascolti che ha fatto e il prestigio che ha portato alla Rai con i suoi programmi. Eppure è andata così: l'hanno trattato da ospite sgradito (...) Purtroppo questo governo è convinto che vincere le elezioni voglia dire decidere in solitudine. Ma in democrazia non funziona così».

 

In realtà chi vince le elezioni fa sempre così.

bruno voglino enrico ghezzi foto di bacco bruno voglino enrico ghezzi foto di bacco

«Qui è peggio. Penso a un ministro che si chiama Salvini e si aggira di qua e di là dotato di mannaia cercando di colpire tutti i cittadini che non la pensano come lui».

(...) Questo governo ha un'incomprensibile voglia di vendetta». [...]

 

I maligni dicono: di che si lamenta, 40 anni pagati a peso d'oro.

«Pagati, banalmente, quel che meritava. A parte che il suo contratto prevedeva centinaia di puntate, se ti danno i soldi tu li prendi. E nella differenza tra il costo delle puntate e gli incassi dell'azienda, la Rai ci ha sempre guadagnato».

 

Salutando il pubblico Fazio ha detto: senza Voglino non sarei mai esistito. È stata la mia mamma televisiva.

«Bé, è stato molto carino, come sempre. È una delle poche persone che nell'ambiente si ricordano chi è stato determinante per loro. Spesso chi fa fortuna (anche meritatamente) tende a dimenticare chi li ha trasformati da bruco in farfalla».

 

(...)

Cosa la colpì di Fazio, 40 anni fa?

«Se ci ripenso ora mi viene da ridere. Per anni mi hanno perseguitato con gli sfottò.

bruno voglino foto di bacco bruno voglino foto di bacco

Mi dicevano: ma quanto rompi con questo Fazio. E io: è intelligente, capace e vi stupirà. Solo Raffaella Carrà si accorse subito del suo valore».

 

Gli altri quanto ci misero?

«Parecchio. La svolta arrivò con Quelli che il calcio. Feci una litigata storica con Angelo Guglielmi per imporlo alla guida del programma».

 

Chi voleva Guglielmi?

«Dario Fo. Gridammo a tal punto che mezza Rai si affacciò nei corridoi. Gli dissi: la trasmissione l'ho ideata io e decido io. Molti anni dopo Guglielmi, che era un uomo serio, spiritoso e leale, mi ringraziò. Ora capisce perché Fazio mi considera la sua mamma televisiva?».

 

Meglio Fazio o Chiambretti?

«Chiambretti è stato un genio della televisione».

 

Però?

«Aveva un limite. Era straordinario, rapido, afferrava tutto al volo. L'ho amato e ammirato molto. Lo ammiro ancora, in effetti. Ma era un distruttore di cattedrali. Le buttava giù senza sapere come ricostruirle. E negli anni, continuando a fare ottima tv, ha perso un po' di quella eccezionalità».

 

(...)

Bruno Voglino Bruno Voglino

Voglino, anche Lucia Annunziata lascia.

«La stimo molto. Mi dispiace davvero. Ma conoscendo il suo orgoglio professionale, la sua determinazione e il suo carattere, capisco che non poteva rimanere».

 

Gli ascolti della tv pubblica sono destinati a precipitare o è solo una paturnia della sinistra?

«Questa è una domanda impertinente, ma, certo, il rischio c'è. Non sente anche lei tutti questi dibattiti sugli intellettuali di destra?».

 

Sì, ma che c'entra?

«C'entra. La destra italiana è da anni una specie di rifugio degli sconfitti della Repubblica di Salò».

 

Durissimo. Per non dire ingiusto.

«Dice? Quelli bravi a destra sono pochi. E i mediocri molti. I veri intellettuali a destra si contano sulle dita di una mano. Massimo due” (…)

 

Bruno Voglino fabio fazio luciana littizzetto Bruno Voglino fabio fazio luciana littizzetto

Nomi?

«Mi guardo ben dal farli. Non vorrei che diventassero dei suggerimenti. Questo governo non ha bisogno del mio aiuto per le sue malefatte».

 

Lei la guarda Discovery?

«Io guardo poca televisione, ormai. I Tg e il Toro. L'unica cosa che nessuno deve mettere in dubbio è la mia fede granata».

 

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