DELLA "REPUBBLICA" DI SCALFARI NON RESTA PIU’ NULLA: LA VECCHIA GUARDIA LASCIA LARGO FOCHETTI – A USCIRE SARANNO IN 54, TRA CUI PIERO COLAPRICO, CRONISTA E GRAN NARRATORE NEI SUOI LIBRI DELLE STORIE DELLA "MALA" MILANESE. POTREBBE ESSERE RECUPERATO CON UN CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COME ACCADRÀ, PROBABILMENTE, CON ALTRE GRANDI FIRME COME FEDERICO RAMPINI, ERNESTO ASSANTE, ETTORE LIVINI. CON PENSIONE ANTICIPATA VANNO VIA INVIATI DI ESTERI COME MARCO ANSALDO, PIETRO DEL RE, GIAMPAOLO CADALANU...
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Vanno via gli ultimi fra "senatori" e "senatrici" che avevano lavorato a Repubblica con Eugenio Scalfari. È partita, infatti, la nuova ondata di prepensionamenti che sarà preceduta, come vuole la legge, da tre mesi di cassa integrazione a mille euro al mese.
A uscire saranno in 54 che entro il 31 ottobre dell'anno prossimo avranno raggiunto i requisiti di età (62 anni) e contributi (25 anni). Vanno via alcuni nomi storici della testata. Non ci sono più i fondatori che erano in redazione il 13 gennaio del 1976 preparando l'esordio del giorno dopo. Quelli sono andati via da tempo.
Molti non solo dal quotidiano. Si tratta degli ex ragazzi della seconda ondata che Scalfari chiamava personalmente uno per uno incantandoli. La generazione che, a partire dagli anni '80 aveva lavorato al successo del quotidiano insidiando il primato del Corriere della Sera. A quei tempi era una corsa a chi arrivava più in fretta sul tetto delle vendite. Oggi invece la gara si fa in frenata per vedere chi scende più piano.
Va in pensione Piero Colaprico, cronista ma, soprattutto gran narratore nei suoi libri delle storie della "mala" milanese. Potrebbe essere recuperato con un contratto di collaborazione (vietato ai prepensionati) come accadrà, probabilmente, con altre grandi firme come Federico Rampini, Ernesto Assante, Ettore Livini. Con pensione anticipata vanno via Roberto Mania, responsabile del sindacale, Roberto Petrini e Paola Iadeluca dall'economia. E inviati di esteri come Marco Ansaldo, Pietro Del Re, Giampaolo Cadalanu.