"LA SINISTRA E' SPROFONDATA NEL MACCARTISMO RICATTATORIO E NEL VEGANESIMO INTELLETTUALE" FULVIO ABBATE SI SCAGLIA CONTRO PAOLA CORTELLESI CHE HA PARLATO DI “STEREOTIPI SESSISTI” NELLA FAVOLA DI BIANCANEVE – "ASPIRA A REIFICARSI IN ELSA MORANTE, HA ABBANDONATO OGNI DISTINGUO COMICO PER INDOSSARE IL SAIO DI BIANCANEVE. IL MACCARTISMO EDIFICANTE DI CORTELLESI, LA RISIBILE RETORICA DI CHIARA VALERIO, L'AMICHETTISMO DI ELLY SCHLEIN RAPPRESENTANO UNA DELLE FORME PIÙ MASOCHISTICHE CHE LA SINISTRA POTESSE ESCOGITARE PER FARE HARAKIRI DI SE STESSA"  

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Fulvio Abbate per Dagospia

 

Caro Roberto,

paola cortellesi

Il maccartismo edificante, ricattatorio, insostenibile della sinistra “con prenotazione obbligatoria”, la stessa appare, ai miei occhi almeno, una delle forme più masochistiche che la sinistra potesse escogitare per fare harakiri di se stessa. 

    

So fin troppo bene, essendo stato un tempo “comunista” (ora mi fregio invece d’essere soltanto un  immenso stronzo, ma in proprio, e mai e poi mai per conto terzi) che l’ossessione del contesto politico di cui stiamo misericordiosamente ragionando è per intero racchiuso nella convinzione moralistica piccolo-borghese della costruzione del consenso.

 

Instillato cioè l’idea del “governismo”, o se preferisci della “vocazione maggioritaria”, perfino all’ultimo dei suoi “follower”, un termine ributtante, non credo però che se ne possano altri utilizzare, almeno da quando ho fatto caso alle emoticon che l'amichettismo di Elly Schlein impone, pretende, così accompagnando ogni messaggino su X.

FULVIO ABBATE CON LA DECORAZIONE DI OFFICIER DES ARTS ET DES LETTRES RICEVUTA DAL MINISTRO DELLA CULTURA FRANCESE

 

Alcuni punti di non ritorno? La solidarietà mostrata proprio da Elly Schlein a Chiara Ferragni. Sarà questa la tomba definitiva del Pd, e lo dico usando una parafrasi politica che giunge da un tempo glorioso ormai remoto e perduto, l’eroica difesa di Madrid da parte dei repubblicani contro i fascisti di Francisco Franco. 

 

Non è ancora tutto: non meno desolante che molto immaginario dell’intrattenimento subculturale di sinistra non sappia spingersi oltre l’onanismo catastale di Radiotre.

 

Penso alla risibile retorica di una Chiara Valerio, sorta di elsamorante di complemento di cui il Nazareno ha scelto di dotarsi per parlare al suo selezionatissimo pubblico politico di riferimento: assegnatari di Erasmus e non meno edificanti iscritti alla Scuola Holden di Baricco,

 

con richiesta esplicita di non più accostarsi neppure per sbaglio ai ceti che storicamente rappresentavano un tempo la base sociale ed elettorale della sinistra, sia comunista sia socialista sia perfino socialdemocratica del Sole Nascente. Se ne occupi la Meloni, se ne occupi Salvini, è la consegna.

PAOLA CORTELLESI

 

Chiara Valerio che proprio Schlein immagina come testa di lista per le prossime elezioni europee.

    

Anche Paola Cortellesi, si sarà notato, aspira a reificarsi a sua volta in elsamorante al timone della regia, così ha abbandonato ogni distinguo comico per indossare il saio di Biancaneve; e tutto ciò chiude il cerchio di ciò che abbiamo generosamente definito maccartismo di sinistra edificante. Veganesimo intellettuale, ha detto un amico.

 

"Si sappia, restando su Biancaneve, che nell’età dell'oro del sarcasmo, della rivolta e del riso demolitore, nelle camere dei ragazzi brillava il poster che accompagna questa mia modesta lettera. Giunto al mondo delle edicole e delle librerie grazie a “Re Nudo”, tra le più luminose riviste del cosiddetto “underground”, diretta da Andrea Majid Valcarenghi, era il 1970.

 

elly schlein chiara valerio

Biancaneve persa in un’orgia collettiva, accompagnata dall’intero condominio disneyano, lei, in primo piano, tra i Sette Nani. Nonostante allora lo si ritenesse un falso apocrifo, rimane il dubbio che la tavola provenisse invece proprio dai disegnatori al lavoro negli uffici di Disneyland. L’immagine infatti era apparsa per la prima volta sulla rivista “Bit”, anno II n. 4., 1968 col titolo «Non desiderare la Minnie d'altri / The poster of anti-Disneyland”.

    Non ci avranno, non ci avrete.

 

 

 

P.S.

 

poster biancaneve

Ricevo al fotofinish da Massimo Giacon, maestro del fumetto e dell'illustrazione, questa nota che dà intera luce al nostro oggetto: "Allora, il poster venne realizzato originariamente da Wally Wood nel 1967, per la rivista satirica "The Realist", fondata da Paul Krassner, figura centrale della controcultura degli anni 60.

 

Wood invece è stato uno dei disegnatori principali di Mad storica rivista umoristica americana, fin dalla sua fondazione, nel 1952. Wood ha disegnato moltissimo, oltre a Mad ha collaborato, tra le numerose testate, con EC Comics firmando vari fumetti horror e di fantascienza (alcune sue memorabili riduzioni dei racconti di Bradbury), Marvel, per Warren, e per la rivista per adulti Screw magazine. Muore suicidandosi con un colpo di fucile nel 1981, dopo un lungo periodo di alcolismo. Negli ultimi anni disse: "Se ripensassi a tutto quello che ho disegnato nella mia vita penso che sarebbe stato meglio se mi fossi tagliato le mani". Personaggio davvero straordinario.

 

biancaneve e i sette nani
biancaneve sotto i nani

PAOLA CORTELLESI