"SONO TUTTI BRAVI A FARE I FENOMENI CON IL FIORELLO DEGLI ALTRI" – ALDO GRASSO PIZZICA IL DIRETTORE DI RAI1 COLETTA: "COSA VOLEVA ESSERE “SANREMO 70+1”, UN'AUTOCELEBRAZIONE ORCHESTRATA DA STEFANO COLETTA IN PERSONA PER DIRCI QUANTO SONO STATI BRAVI? SE NON CI FOSSE STATO FIORELLO CHE SANREMO SAREBBE STATO? SE HAI IN SQUADRA UN FUORICLASSE È PIÙ FACILE VINCERE LE PARTITE E DIPINGERSI COME EROI…"
-Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
Di Sanremo non si butta via niente, nemmeno il niente. Che cosa voleva essere questo «Sanremo 70+1»? L'intento era quello di mettere in luce gli sforzi, la professionalità, l'abnegazione della squadra che ha portato a casa Sanremo 2021?
Un'autocelebrazione orchestrata dal direttore di Rai1 Stefano Coletta in persona per dirci quanto sono stati bravi? Un dietro le quinte? Un retroscena? Un discorso sulla sofferenza emotiva dei protagonisti per mettere in scena lo spettacolo che alla Rai rende di più in termini di pubblicità? Francamente è un'operazione che suscita più di una perplessità.
Perché tutto questo eroismo (un po' ridicolo se confrontato con altre situazioni emergenziali) non so dove sarebbe finito se non ci fosse stato Fiorello. Va bene intervistare gli autori, da Gianmarco Mazzi a Claudio Fasulo, a Walter Santillo, anche se è difficile capire il lavoro autoriale che sta dietro al festival (scegliere gli ospiti, scrivere le battute a Zlatan Ibrahimovic, concordare l'intervento di Giovanna Botteri). Va bene caricare di «missione impossibile» una missione che poi si è dimostrata molto possibile.
Va bene intervistare anche Lucio Presta, in quanto manager di Amadeus. Poi però si torna sempre al punto di partenza. Se non ci fosse stato Fiorello che Sanremo sarebbe stato? Amadeus ha avuto l'intelligenza e l'umiltà di ritagliarsi il ruolo di spalla e di metronomo (ruoli non facili), si è messo al servizio dello show ed è stato molto più bravo dei suoi autori, ma la scena è stata occupata interamente da Fiorello che si è caricato sulle spalle il peso di una platea vuota, il peso di trasformare in divertimento la cupa routine festivaliera. Sono tutti bravi a fare i fenomeni con il Fiorello degli altri. Se hai in squadra un fuoriclasse è più facile vincere le partite e dipingersi come eroi.