"GLI UCRAINI COME I PARTIGIANI? ALLORA PURE I TALEBANI...". L'ULTIMO DELIRIO DI ORSINI A "CARTABIANCA": “ITALIA FUORI DALLA NATO SE LA RUSSIA ATTACCA UN PAESE MEMBRO” - MESSO ALLE STRETTE DALLA BERLINGUER, DICHIARA DI DISPREZZARE PUTIN: “MA DISPREZZO ANCHE BIDEN E JOHNSON. RISCHIANO DI PORTARCI AD UNA GUERRA MONDIALE" – I COMPLIMENTI ALLA GIORNALISTA RUSSA DELL’EMITTENTE DI PROPRIETA’ DEL MINISTERO DELLA DIFESA E IL PLAUSO A CONTE E BERSANI PER AVER APERTO UNA BRECCIA NEL FRONTE BELLICISTA - VIDEO
Dottoressa arriviamo alla radice del problema, gli Stati Uniti ci stanno portando ad una guerra che noi europei non vogliamo, ci stanno portando al disastro, e poi quando gli americani si sono infiltrati nel governo Italiano? #Orsini #cartabianca pic.twitter.com/RB8U1uFmsN
— simone (@eluney_s) April 26, 2022
Francesca Galici per il Giornale
Momenti di forte imbarazzo a Cartabianca per Bianca Berlinguer durante l'ultima puntata, che ha visto lo stravolgimento della scaletta per lasciare spazio a un'ampia argomentazione del professor Galli sul suo libro. Inevitabile il momento in solitaria di Alessandro Orsini, per la seconda volta di seguito in collegamento e non presente in studio.
Il professore ha avuto modo di esporre la sua idea senza contraddittorio, solo con un timido accenno da parte di Bianca Berlinguer, che ha spinto il professore a dichiarare che disprezza anche Vladimir Putin. Successivamente, in collegamento da Mosca è stata ospite Nadana Fridrikhson, giornalista russa dell'emittente Zvezda tv, canale patriottico militare russo di proprietà del ministero della Difesa.
Inevitabile la sua posizione estremamente schierata in favore di quella che in più occasioni ha definito come "operazione militare speciale" russa, guardandosi bene dal definirla guerra o invasione, per liberare il Lugansk e il Donbass. Ha rifuggito l'etichetta di propagandista del regime di Vladimir Putin, ha accusato i presenti in studio di non lasciarla libera di esprimere le proprie opinioni e ha accusato gli ospiti di Cartabianca di muovere gravi insinuazioni nei suoi confronti e verso la Russia senza avere nessuna prova in mano a supporto di quanto dichiarato.
Ma a sorprendere più di tutto, ma forse nemmeno troppo, non è tanto l'ovvia posizione di Nadana Fridrikhson ma l'esordio nell'intervento di Alessandro Orsini, che si è cimentato in una vera e propria sviolinata nei confronti della giornalista russa tra lo stupore dei presenti.
"Alla Fridrikhson io vorrei dare il benvenuto e spero che lei con noi si senta a casa, perché noi nei suoi confronti abbiamo soltanto un grande rispetto. Ci tengo a dirle che io amo il popolo russo, la Russia è un grande Paese, voi potete essere orgogliosi essere russi. Noi abbiamo tante cose da ammirare alla Russia e mi dispiace per le discriminazioni che i cittadini russi stanno subendo in Europa a causa di questa guerra. Io voglio farle sapere che io sono dalla parte dei cittadini russi che vengono discriminati", ha detto Alessandro Orsini tra i sorrisi imbarazzati di circostanza dei presenti.
Il professore ha chiesto, al termine del preambolo, che cosa l'Italia potrebbe fare per mediare e "fermare questo bagno di sangue". La giornalista ha divagato, spostando il focus dell'argomento nel totale silenzio di Alessandro Orsini, tanto da costringere Bianca Berlinguer all'intervento, riportando la discussione sui binari nella prospettiva che l'Ucraina, ora, è il Paese invaso.
"UCRAINI COME I PARTIGIANI? ALLORA PURE I TALEBANI...".
Francesca Galici per ilgiornale.it
Solito monologo di un quarto d'ora scarso, esattamente 12 minuti, per Alessandro Orsini a Cartabianca, dove ormai gli viene garantito il suo spazio in solitaria e senza contraddittorio, con la sola presenza di Bianca Berlinguer a tentare di porre un freno alle sue dichiarazioni, anche se in maniera molto blanda. Come al solito, il professore non ha mancato di attaccare Mario Draghi e i suoi ministri, ma ha messo nel suo mirino, non certo inaspettatamente, anche Boris Johnson e Joe Biden, chiamandoli pazzi.
Si è proclamato scettico anche sulle parole di Sergio Mattarella, criticandolo per le sue parole sulla Resistenza: "Se paragoniamo la resistenza ucraina a quella dei partigiani in Italia, servono motivazioni molto forti affinché io non debba paragonare ai partigiani quello che hanno fatto i talebani contro gli Stati Uniti. Se il principio è che tutti coloro che resistono rispetto ad un invasore straniero sono come i partigiani italiani, allora anche i talebani che resistevano all’invasione americana sono come i partigiani".
"Io penso che Johnson sia uno di quei pazzi di cui ha parlato il Papa", ha detto il professor Orsini che, come sua consuetudine, ci ha tenuto a ricordare che lui aveva già quasi anticipato le parole del Papa dicendo che il primo ministro inglese è un guerrafondaio tempo fa. "Io disprezzo profondamente Boris Johnson, lo considero un pericolo per l'Europa e per l'umanità. Penso che davvero la Russia dovesse colpire un Paese della Nato, penso che l'Italia dovrebbe immediatamente dichiarare la neutralità e se le circostanze internazionali costringessero a tanto, l'Italia dovrebbe avviare il processo di fuoriuscita dalla Nato", ha dichiarato Alessandro Orsini, che ha parlato di "pazzi scriteriati".
Il suo riferimento è anche agli americani e Joe Biden, che Orsini definisce "personaggi pericolosissimi che meritano tutto il nostro disprezzo". Ma davanti alla ripetizione da parte del professore della Luiss della parola "disprezzo", Bianca Berlinguer ha posto un'obiezione logica ad Alessandro Orsini in merito al contesto: "Lei non pensa che il personaggio più pericoloso di tutti sia il presidente russo, che sia lui il più grande ostacolo alla ricerca di una soluzione pacifica?".
Come al solito, dando un colpo al cerchio e uno alla botte e un contentino al pubblico italiano, Alessandro Orsini ha dichiarato: "Se vuole possiamo metterla in questi termini, così accontentiamo una parte del pubblico. Io disprezzo Putin e disprezzo profondamente anche Biden e anche Johnson, così per par condicio siamo tutti più sereni". Per Alessandro Orsini "Stanno combattendo una guerra sulla pelle degli ucraini e rischiano di portarci ad una guerra mondiale".