LA RAI È UN NIDO DI VESPE CHE VOGLIONO FAR FUORI VESPA - DOPPIO ESPOSTO CONTRO BRU-NEO DA PARTE DI LAGANÀ (CDA) E DI TRAPANI (USIGRAI) PER LE SUE PAROLE SULLE ONG CHE NON AIUTANO NELL'EMERGENZA CORONAVIRUS - LA REPLICA: ''IL CONSIGLIERE LAGANÀ E IL SEGRETARIO DELL'USIGRAI DI TRAPANI STANNO PROGRAMMANDO UN SISTEMA DI CENSURA SOVIETICO, MA NON CE LA FARANNO''
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Bruno Vespa fa ancora discutere. Nei suoi confronti è partito "un doppio esposto, al Comitato per il Codice etico della Rai e al Consiglio di disciplina dell'Ordine dei Giornalisti del Lazio" presentato dal consigliere di amministrazione della Rai, Riccardo Laganà, e dal segretario dell'Usigrai, Vittorio Di Trapani.
"La richiesta - spiegano in una nota - è quella di valutare, ciascuno per le proprie competenze, profili disciplinari e deontologici rispetto alle accuse rivolte da Vespa nei confronti della ong Medici Senza Frontiere, seccamente smentite dai diretti interessati. Questo fatto - sottolineano - ha esposto la Rai a rischi di immagine da parte di un proprio collaboratore. Inoltre, nei giorni precedenti, Vespa ha rivolto gravi accuse nei confronti del proprio datore di lavoro, accusandolo di aver sospeso la sua trasmissione (Porta a Porta ndr) 'senza un motivo ragionevole’ ipotizzando una decisione dal ‘sapore politico’".
Una scelta che ha immediatamente visto la replica del diretto interessato che, durissimo, ha ribadito: "Il consigliere Laganà e il segretario dell'Usigrai Di Trapani stanno programmando un sistema di censura sovietico, ma non ce la faranno" ha chiosato più definitivo che mai.