RENZI, NEO-DIRETTORE DEL "RIFORMISTA", DICE: “ORA RISCHIO LE QUERELE”. MA NON È VERO - VINCENZO IURILLO: “NON È ISCRITTO ALL'ORDINE DEI GIORNALISTI E NON PUÒ ASSUMERE LA DIREZIONE DI UN GIORNALE. DUNQUE, NON SARANNO ATTIRATE SULLA SUA FIGURA LE QUERELE DI CUI IL DIRETTORE RESPONSABILE RISPONDE. RENZI VA AD ASSUMERE IL RUOLO DI DIRETTORE EDITORIALE, CHE È UN’ALTRA COSA. FOSSE ISCRITTO ALL’ORDINE DEI GIORNALISTI, IL SENATORE SEMPLICE DI RIAD, NON AVREBBE POTUTO ESSERE DIRETTORE RESPONSABILE A CAUSA DELL’IMMUNITÀ PARLAMENTARE DI CUI GODE…"
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Dal profilo Facebook di Vincenzo Iurillo
“RENZI IL DIRETTORE CAZZARO
Roma, 5 apr. (LaPresse) - "No, non ritiro le querele" ai giornalisti e "ora anzi le rischio". Così Matteo Renzi, nella sede della associazione della stampa estera, durante la sua presentazione come nuovo direttore del Riformista. gir/fed
NON E' VERO
Matteo Renzi non è iscritto all'Ordine dei Giornalisti (è riscontrabile da fonti aperte, l'albo è consultabile on line sul sito Odg) e di conseguenza non può assumere la direzione di un giornale. Dunque, non saranno attirate sulla sua figura le querele di cui il direttore responsabile risponde per omesso controllo su ciò che va in pagina. Renzi va ad assumere il ruolo di direttore editoriale. Che è un'altra cosa.
Ma anche se fosse stato iscritto all'ordine dei giornalisti, in qualità di parlamentare, Renzi non poteva comunque assumere il ruolo di direttore responsabile.
Il mandato di parlamentare comporta forti garanzie e protezioni giuridiche: un deputato o un senatore non sono perseguibili per l'espressione delle proprie opinioni (immunità parlamentare).
Come ci ricordano fonti aperte, la prima legge repubblicana sulla stampa (l. 8 febbraio 1948) stabilisce che, nel caso in cui un parlamentare sia posto alla direzione di un giornale, debba essere contestualmente nominato un Responsabile (art. 3), che risponda per tutti gli obblighi di legge. In questi casi il giornale ha un “direttore” e un “responsabile”. Le querele le rischia solo quest'ultimo. Quindi Renzi come sempre è un cazzaro.”