CI VUOLE DAVVERO LA FACCIA COME IL CULO DI ANTONIO RICCI PER SCENDERE NELLA CITTÀ DI TOTTI & ANDREOTTI PER RITIRARE UN CAZZO DI PREMIO DELLA FONDAZIONE GUIDO CARLI AFFRONTANDO DE VISU IL “CHI È” DEL POTERE ROMANIZZATO, A CAPO DEL QUALE C’È L'EMINENZA AZZURRINA CHE AI TEMPI GLORIOSI DEL PROGRAMMA "MATRIOSKA" VENNE SISTEMATO COSÌ PER LE FESTE: "PREFERISCO LO SCRONDO A GIANNI LETTA" - NON BASTA. IL BOMBAROLO DI “STRISCIA” SUL PALCO DEL TEATRO DELL’OPERA, DOVE L'ATTENDEVA CONFALONIERI CON LA TARGHETTA IN MANO, SI E' SCATENATO: “UN ANNO FA IL DEMOCRATICO E FORSE LIBERTARIO CLAUDIO BAGLIONI HA FATTO SEQUESTRARE IL LIBRO DI STRISCIA ‘TUTTI POETI CON CLAUDIO’. CURIOSO CHE LA LIBERTARIA SCHLEIN SI SIA RECATA NELLA SUA TANA A FARE UNA BELLA FESTICCIOLA. NON SO QUALE ARMOCROMISTA PUÒ AVERLE CONSIGLIATO UNA COSA SIMILE. CERTO È UN COLORE STONATO, COME È SPESSO BAGLIONI...” - VIDEO
ANTONIO RICCI AL PREMIO GUIDO CARLI SPERNACCHIA ELLY SCHLEIN E CLAUDIO BAGLIONI
DAGOREPORT
Tra i misteri di cui l'Italia è ghiotta c'è vispo il fenomeno Romana Liuzzo, una signora nota come la nipote predi-Letta, nel senso dell'Eminenza Azzurrina, del defunto governatore di Bankitalia, Guido Carli. E' solo grazie al supporto di Gianni Letta, legatissimo a suo tempo a Carli, che la Liuzzo è a capo di una Fondazione che ogni anno attovaglia il "chi è" del potere romanizzato, da Cairo a Descalzi (quest'anno perfino Pinault); quindi ecco arrivare la lettera-benedizione del Papa, il telegramma di Mattarella e, colpo di scena, Antonio Ricci in persona, accompagnato da moglie e figlia.
Bene, che ci azzecca in tale consesso di potentoni e negoziatori di influenze economiche e finanziarie, un tipino noto per aver sfanculato, via "Striscia la notizia", Lor Signori? Essì, ci vuole la faccia come il culo di Ricci per scendere nella città di Andreotti & Totti e affrontare l'Eminenza Azzurrina che ai tempi gloriosi del programma "Matrioska" venne sistemato così per le feste: "Preferisco lo Scrondo a Gianni Letta".
All'epoca il braccio destro di Berlusconi replicò a Ricci andando a ripescare un anarchico del primo Novecento e lo liquidò come "Bonnot e la sua banda". Ma Ricci è fatto così: quando intravvede la minima possibilità di rompere i cojoni, non sa resistere: "Sono andato alla premiazione della Fondazione Guido Carli s-c-i-e-n-te-mente", scandisce al telefono a Dagospia.
Oscurato dalla simpatica Liuzzo che non l'ha manco annunciato tra i vincitori del premio ("sarà una sorpresa"), il bombarolo di Cologno Monzese, una volta salito sul palco dove l'attendeva quello che resta di Fedele Confalonieri con la targhetta in mano, si è scatenato, a partire dal suo tema preferito, Claudio Baglioni, che gli ha fatto sequestrare il libro di "Striscia" che ha osato perculare il divino gorgheggiatore di Centocelle.
1. ANTONIO RICCI RICEVE A ROMA IL PREMIO GUIDO CARLI
Da https://www.striscialanotizia.mediaset.it/
«Ho affrontato più di 350 denunce. Potrei redigere la Guida Michelin dei tribunali d’Italia. Baglioni non si può toccare. Quale armocromista avrà consigliato a Schlein di andare alla sua festicciola?»
Antonio Ricci ha ricevuto a Roma il Premio Guido Carli, che va a “talenti che danno lustro all’Italia nel mondo”. Questo il suo intervento.
«Non è banale né scontato premiare un autore satirico. La satira satura, la caricatura carica. Spesso è mal sopportata, spesso strumentalizzata, ma è, insieme allo spirito critico, il sale della democrazia e del viver civile.
Io in questi anni ho dovuto affrontare oltre 350 denunce, ormai passo metà della mia giornata con gli avvocati e metà a fare la trasmissione. Ho visitato i tribunali di mezza nazione, potrei redigere una guida Michelin dei tribunali d’Italia.
Mi sono reso conto di quanto strutturalmente sia complicato il funzionamento della giustizia: sia per i cittadini che per i magistrati. Io ne sono sempre uscito bene, per cui non posso certo lamentarmi, però ho vissuto paradossi incredibili.
Un anno fa il democratico e forse libertario Claudio Baglioni ha fatto sequestrare dal Tribunale di Monza il libro di Striscia ''Tutti poeti con Claudio''. Il sequestro di un libro è un atto di violenza inaudita, eppure è avvenuto nel silenzio dei media. Il libro conteneva da una parte frasi tratte da canzoni di Baglioni, dall’altra frasi di scrittori e poeti che le avevano scritte precedentemente. Tutto vero.
Adesso ci sarà un processo. Baglioni non si può toccare. Curioso che la libertaria Schlein si sia recata nella sua tana a fare una bella festicciola. Non so quale armocromista può averle consigliato una cosa simile. Certo è un colore stonato, come è spesso Baglioni».
2. ANTONIO RICCI “BAGLIONI INTOCCABILE, SCHLEIN NELLA SUA TANA”/ “OLTRE 350 DENUNCE…”
Estratto da www.ilsussidiario.net
Premio Guido Carli ad Antonio Ricci: è tra i 14 talenti di economia, sport, musica e giornalismo, «eccellenze italiane, campioni di ingegno e realizzazioni in campi diversi ma uniti dai valori che Carli professava». […]
L’autore e ideatore di Striscia la notizia ha ricevuto il premio […] a Roma, dove è intervenuto rimarcando innanzitutto che «non è banale né scontato premiare un autore satirico». Questo perché «la satira satura, la caricatura carica», quindi «spesso è mal sopportata, spesso strumentalizzata».
D’altra parte, per Antonio Ricci è «insieme allo spirito critico, il sale della democrazia e del viver civile». Il “papà” del tg satirico ha spiegato di aver dovuto affrontare in questi anni «oltre 350 denunce, ormai passo metà della mia giornata con gli avvocati e metà a fare la trasmissione». Ad un certo punto, gli è scappata la sua proverbiale ironia: «Ho visitato i tribunali di mezza nazione, potrei redigere una guida Michelin dei tribunali d’Italia».
[…] «Io ne sono sempre uscito bene, per cui non posso certo lamentarmi, però ho vissuto paradossi incredibili», ha raccontato il fondatore di Striscia la notizia.
A tal proposito, ha fatto riferimento a quanto accaduto un anno fa, quando Claudio Baglioni, definito sarcasticamente «democratico e forse libertario», fece «sequestrare dal Tribunale di Monza il libro di Striscia “Tutti poeti con Claudio”».
Antonio Ricci ha evidenziato che il sequestro di un libro «è un atto di violenza inaudita, eppure è avvenuto nel silenzio dei media...."
La vicenda è ancora aperta, infatti ci sarà un processo. «Baglioni non si può toccare. Curioso che la libertaria Schlein si sia recata nella sua tana a fare una bella festicciola. Non so quale armocromista può averle consigliato una cosa simile. Certo è un colore stonato, come è spesso Baglioni», ha concluso Antonio Ricci.