LO RICONOSCETE DALL’OCCHIALE COATTO, DAL PETTORALE O DA QUEL RAMO CHE VOLGE A MEZZOGIORNO? (ANCHE SE LUI PREFERISCE LA MATTINA) - A 32 ANNI FU LICENZIATO IN TRONCO E SI RIALZO’ ANCHE GRAZIE A MIKE BONGIORNO. AMA LA NATURA, NON E’ UN ABBRACCIA ALBERI MA DICE DI ESSERE UN ESPERTO DI OLIO: “HO UN'AZIENDA AGRICOLA. DOMANI MATTINA INIZIAMO LA RACCOLTA DELLE OLIVE” – DI CHI SI TRATTA?
-Estratto dell’intervista di Lavinia Capritti per Oggi
Massimiliano Ossini a 32 anni fu licenziato in tronco: «Mi cadde il mondo addosso». Se si è rialzato è anche grazie a Mike Bongiorno, che colse quell’amore per l’ambiente che ora ha portato a Unomattina. Passione vera? Sentitelo parlare di lampadine, docce e automobili
Forse la frase che più si adatta a Massimiliano Ossini, conduttore di Unomattina (premiato da ottimi ascolti la scorsa stagione) è: inarrestabile. Quando parla di montagna e di ambiente è difficile da fermare, sa tutto e ne parla con passione. Se ne accorse Mike Bongiorno, ospite nel 2009 di Sei più bravo di un ragazzino di 5ª? condotto da Ossini. Vide quella passione e gli consigliò di puntare su quello.
Ebbene, l’oggi. Come è riuscito a portare l’ambiente a Unomattina?
Ho un’azienda agricola, so di cosa parlo. E la raccolta delle olive la faccio io fisicamente, con mio figlio
«Hanno detto: “Proviamo, iniziamo piano piano, vediamo come va”. C’è stata una grandissima risposta del pubblico. Unomattina ha pubblico vasto: c’è quello che si è appena svegliato, quello che sta uscendo di casa, quello che vuole ascoltare le news, e l’imperativo è far sì che chi guarda rimanga su Rai 1. Io preferisco avere meno ospiti ma che abbiano più spazio, una dignità, perché se vieni in trasmissione non puoi stare due minuti».
È cambiato qualcosa con la nuova Rai?
«No, i miei referenti sono sempre gli stessi. A proposito di ambiente aggiungo che è un argomento che io trattavo già ai tempi di Disney Channel, quando ho iniziato negli anni 2000, occupandomi di temi dedicati al territorio, all’ambiente e alla sostenibilità. Sa, già all’epoca si parlava di fusione dei ghiacciai».
È un esperto di olive?
«Sono esperto di olio. Sono uno che cerca di conoscere il più possibile. Ad esempio, quando ho iniziato con la Disney, ho imparato a fare l’operatore della telecamera, dopo sono passato a fare il montatore, poi ho fatto il regista dei miei pezzi, quindi uscivo con la mia telecamera. Oggi vado in cima alla montagna, mi porto il drone, faccio i miei servizi».
(...)
Si dice che lei attraversò un momento buio. Come capita peraltro a molte celebrità Disney.
«Fu nel 2010 a Linea Verde, avevo fatto anche il record degli ascolti. E inaspettatamente il direttore di Rai 1 dell’epoca mi disse: “Io voglio cambiare totalmente, per te finisce qui”. Dall’oggi al domani rimasi senza lavoro. Ho sofferto, non sapevo più che pesci prendere. Mi ricordo ancora bene quei giorni: stavo a San Benedetto del Tronto, seduto in cucina guardavo il mare e mi dicevo “E ora?”».
Considerando che era giovane, 32 anni, perché era così affranto? A quell’età si ha il mondo davanti.
«È come se uno si stesse allenando con passione per fare l’Olimpiade e, all’improvviso, gli dicono: “Tu da domani non potrai più correre perché non fai più parte della Nazionale”. Ti crolla il mondo. Sarebbe anormale il contrario. Per fortuna poco dopo mi chiamò il direttore di Rai 3 per Cose dell’altro Geo».
Lei è ritenuto “il presentatore gentile”.
«La Disney ci aiutava in questa direzione, ad esempio non potevamo mai indicare col dito, magari c’erano persone che stavano passando un momento delicato e vedere una persona che ti sta indicando può influire negativamente. Sono cresciuto così, per me è scontato».
L’educazione in famiglia: come si comporta?
«Sono il primo a mettere in atto comportamenti ambientalisti. Uso le lampadine di nuova generazione, l’acqua la chiudo sempre mentre mi lavo i denti. Lo stesso quando sono sotto la doccia. E poi, insegno ai miei tre figli a controllare gli ingredienti al supermercarto. Com’è possibile che quando c’è da comprare l’olio per la moto, tutti quanti vanno a guardare la composizione e quando l’olio lo devi ingerire non lo controlli?».
Fa avanti e indietro con l’auto Roma-Ascoli dove abita. Come la mette?
«Ho un’ibrida per un problema di colonnine, rischio di rimanere a Roma come un baccalà. Ad Ascoli ovviamente vado sempre con la modalità elettrica».
Ma gli alberi li abbraccia? Scusi la curiosità ma l’argomento è serio.
«Se parla dell’abbracciare l’albero come gesto concreto, rispondo di no. Però credo molto nel passeggiare nel bosco, si traggono benefici sia per le difese immunitarie sia per rilassarsi».
Ambientalista, rispettoso con gli ospiti, sempre gentile... insomma, lei è uno bravo.
«Sono normale, faccio cose normali. Nella vita non è normale buttare una sigaretta per strada e quindi perché dire bravo a uno che non la butta? Non è che sei tu bravo, è quello che è maleducato».