ROMA DA S-BALLARE – DAL PIPER AL GOA, CORRADO RIZZA E CRISTIANO COLAIZZI RACCONTANO IN UN LIBRO NOTTI, DISCOTECHE, DJ E PLAYLIST DAL 1965 AL 1995 – CON UN SISTEMA DI QR CODE, IL VOLUME PERMETTE DI ASCOLTARE LE OLTRE 200 PLAYLIST RIPORTATE CON CIRCA 4MILA BRANI – I RICORDI DI FIORELLO E VERDONE, GAZEBO E LA COLONNA SONORA DI "VACANZE DI NATALE", "RADIO CASAL PALOCCO" E GLI ESORDI DI MARCO TRANI, "BANDIERA GIALLA" DI ARBORE E BONCOMPAGNI, DAGO ROCK AL TITAN E MISTER FANTASY DI CARLO MASSARINI. IL LIBRO SARÀ PRESENTATO OGGI A ROMA, ALL'AUDITORIUM - VIDEO
-Federica Manzitti per il Corriere della Sera - Estratti
Quando i dj erano artigiani e Roma una mela da mordere nelle serate all’Easy Going o in un pomeriggio al Gilda, la musica girava su nastro magnetico. L’audiocassetta, piccolo oggetto che il digitale ha reso feticcio, oggi regala nuove emozioni grazie a Roma Disco Playlist – 1965 1995 il libro di Cristiano Colaizzi e Corrado Rizza, presentato questo pomeriggio a Notebook all’Auditorium (ore 18).
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Di più, con un sistema di QR code, il libro permette di ascoltare le oltre duecento playlist riportate con circa quattromila brani. Si aggiungono anche i contributi di personaggi come Fiorello che ricorda il dj Marco Trani o Carlo Verdone con una personale selezione di brani, e il lavoro di Maria Egizia Fiaschetti che ha curato sette ritratti di personalità del mondo della discoteca.
«Tutto nasce da una collezione atipica messa su in quarant’anni — racconta Colaizzi — raccogliendo le cassette che i dj vendevano durante le serate e che, negli ultimi tempi, ho integrato grazie anche al gruppo Facebook «Vent’anni di Roma by night». Tutte le playlist sono autentiche, a volte stilate con gli stessi disc jockey».
Dal 17 febbraio 1965, quando il Piper Club apre i battenti come tempio dello shake e della musica beat, passando per le calde stagioni del funk, della disco music e del rap fino all’arrivo dell’house e alla vigilia dell’apertura del Goa ai Mercati Generali, la città ha contribuito a un fenomeno mondiale che ha coinvolto intere generazioni.
«Chi non è andato almeno una volta a ballare in discoteca? — si chiede Rizza — Il nostro intento è stato impedire che cadessero nel dimenticatoio questi trent’anni di storia, non solo cittadina ma internazionale, che ha visto anche la Italo disco imporsi sul mercato. Inserire i QR code ci ha permesso di aggiungere un’esperienza digitale per riscoprire un passato analogico alla portata di ragazzi che oggi sono abituati al freddo file e agli algoritmi delle piattaforme».
Se non tutti, sono presenti i locali più popolari, dal Much More al Maìs, dall’Histeria al Jackie O’, dall’Alibi a Muccassassina, così come ritornano tanti personaggi che hanno contribuito a quella stagione, oltre al già citato Trani e a Claudio Simonetti di cui sono riportati testi autografi, Gazebo, Giuseppe Farnetti, Ice One, Claudio Coccoluto e Giancarlino o Orazio Fatman.
Non mancano focus sul contributo che hanno dato i media, a partire dalle radio: Radio Casal Palocco e gli esordi di Marco Trani, Radio Blu e Foxy John e poi le trasmissioni come Bandiera Gialla di Arbore e Boncompagni, Dimensione Dance di Faber Cucchetti, Andrea Torre con Club Dance Nation , e, in tv, Piccolo Slam di Stefania Rotolo e Sammy Barbot o Mister Fantasy di Carlo Massarini.