E’ RI-PARTITO LO SHOPPING DI ANGELUCCI - GIOVEDÌ 7 SETTEMBRE VERRÀ DEFINITA LA CESSIONE DE "IL GIORNALE": PAOLO BERLUSCONI CEDERÀ IL 70% DELLA SEE (SOCIETÀ EDITRICE DEL QUOTIDIANO FONDATO DA MONTANELLI) AL GRUPPO CHE GIÀ È EDITORE DI "LIBERO" E "IL TEMPO". A SEGUIRE LA NOMINA DEL NUOVO CDA E DEI DIRETTORI: SALLUSTI DIRETTORE RESPONSABILE E FELTRI DIRETTORE EDITORIALE. A "LIBERO" VANNO SECHI, IN SOSTITUZIONE DI SALLUSTI, E CAPEZZONE, AL POSTO DI FELTRI – LA TRATTATIVA DEGLI ANGELUCCI PER "LA VERITÀ" SI RIAPRIRÀ ALL’INIZIO DEL 2024. ALLO STUDIO ANCHE L’ACQUISIZIONE DI UNA RADIO...

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Estratto da ilgiornaleditalia.it

 

 

MARIO SECHI ANGELUCCI LIBERO – POSTER MACONDO

La cessione della maggioranza de Il Giornale è giunta al suo perfezionamento: giovedì 7 settembre alle 11, come già anticipato in esclusiva da Il Giornale d'Italia, avverrà il passaggio di quote con cui Paolo Berlusconi cederà il 70% della Società Europea di Edizioni S.p.A., società editrice del quotidiano fondato da Indro Montanelli, al gruppo degli Angelucci.

 

Tutto pronto per l’operazione, l’autorizzazione dell'AGCOM è giunta nel mese di luglio: i dettagli

L’appuntamento è fissato alle ore 11.00 presso lo studio del notaio Cerasi in viale Tiziano a Roma e il Cda sarà costituito da sette persone, due di competenza del venditore e cinque del compratore. Paolo Berlusconi manterrà il titolo di Presidente onorario.

 

L’ordine del giorno prevede la cessione delle quote della See, Società Editoriale de Il Giornale agli Angelucci, assemblea straordinaria e ordinaria e la nomina del Cda.

antonio angelucci micaela biancofiore.

 

Sarà quindi deliberata la cessione del 70% delle quote della See; il valore della testata fondata da Montanelli è stata definita in €20 milioni e dunque il 70% è fissato a 14 milioni, come anticipato in esclusiva da Il Giornale d’Italia. A questi 14 milioni dovranno essere tolte le perdite di circa 4-5 milioni maturate dal primo gennaio al 31 agosto; di conseguenza il prezzo netto dovrebbe aggirarsi tra i 10 e i 9 milioni.

 

L’assemblea ordinaria delibererà sul cambio di governance definendo un Cda di 7 persone di cui due nominate dal venditore, tra le quali il presidente onorario nella persona di Paolo Berlusconi. Sempre in tale sede Alessandro Sallusti verrà nominato direttore responsabile del Giornale e Vittorio Feltri il Direttore Editoriale; i due lasceranno sempre lunedì le loro cariche presso Libero Quotidiano.

 

 

Nella stessa giornata di lunedì avverrà anche il cambio al vertice che riguarda Vittorio Feltri, che torna al Giornale con Alessandro Sallusti alla direzione e l'attuale direttore Augusto Minzolini che li affiancherà come editorialista mantenendo la stessa retribuzione.

los angelucci del rione sanita vignetta by macondo

 

Libero Quotidiano invece, il cui Direttore Editoriale Daniele Capezzone ha preso il posto di Vittorio Feltri, a differenza del Giornale che abbraccerà tutto l’elettorato del centro destra, rimarrà più focalizzato su Fratelli d’Italia. Insieme a Capezzone ai vertici anche Mario Sechi, che assume il ruolo di Direttore Responsabile tornando a Libero dopo che lo aveva lasciato nel 2006 per dissapori con l'ex direttore Maurizio Belpietro per approdare a Il Tempo quando era ancora di proprietà del costruttore Domenico Bonifaci. Alla guida della testata rimarrà l’attuale direttore Pietro Senaldi.

 

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La Verità, la riapertura delle trattative

La trattativa con la Verità, precedentemente arenatasi per via dei due nodi del prezzo d'acquisto e dei tempi della direzione di Maurizio Belpietro, riaprirà molto probabilmente all’inizio del 2024. Una volta portato a casa Il Giornale e “digerita” la relativa integrazione infatti, i numeri dell’anno appena chiuso e le difficoltà dei periodici del gruppo di Belpietro saranno più chiari, e Angelucci e Belpietro potranno scogliere i nodi.

 

Il progetto di una nuova radio

alessandro sallusti antonio angelucci silvio berlusconi

Sono inoltre in corso le trattative per acquisire una radio a copertura nazionale, il cui nome è però ancora sotto riservo. La radio dovrebbe integrare un’offerta sia informativa che commerciale del gruppo.

 

 

angelucci rocca
ANTONIO ANGELUCCI