E’ STATA LA MANONA DI GIANNI – AMADEUS E LA RAI DECIDONO DI NON ESCLUDERE DA SANREMO MORANDI CHE HA PUBBLICATO SUI SOCIAL PARTE DEL BRANO. “SI È TRATTATO DI UN INCONVENIENTE TECNICO, DOVUTO ALLA NECESSITÀ DI PORTARE UN TUTORE ALLA MANO DESTRA” – LE SCUSE DEL CANTANTE: “SONO UN IMBRANATO! FORSE È MEGLIO CHE DEI SOCIAL SE NE OCCUPI ANNA” – I PRECEDENTI DI FEDEZ E META-MORO E LE MODIFICHE AL REGOLAMENTO DI AMADEUS
-Luca Dondoni per "la Stampa"
«Questa volta l'ho fatta grossa. Ho sbagliato a postare un video con dei frammenti della canzone che devo cantare a Sanremo. Mi ostino a fare da solo ma sono proprio un imbranato! Appena mi sono accorto l'ho cancellato ma qualcuno lo aveva già visto. Sono affranto e mi scuso moltissimo con la Rai, con il Festival, con Jovanotti e con tutte le persone che stanno lavorando a questo progetto».
E ancora: «Forse è meglio che dei social se ne occupi mia moglie Anna». Nel video di 30 secondi pubblicato per errore su Facebook, si vedeva Morandi parlare con il suo produttore, dj Mousse T, mentre in sottofondo si sentiva Apri tutte le porte, il brano che porterà all'Ariston scritto dall'amico Jovanotti (che ieri sera ha a sua volta postato: È stato un incidente, a @sanremorai Gianni c'è!!!!»). Una gaffe a rischio eliminazione, se non fosse che la Rai ha ritenuto non ci fossero le condizioni, considerandolo un «puro inconveniente tecnico, dovuto alla necessità di Morandi di portare un tutore alla mano destra a seguito dell'incidente occorsogli alcuni mesi fa».
La Rai fa dunque quadrato intorno a uno dei concorrenti più importanti del prossimo Sanremo, nonostante il regolamento vieti alle canzoni in gara di essere pubblicate prima del Festival. Proprio come era successo l'anno scorso a Fedez, che per errore aveva pubblicato circa 8 secondi del pezzo che avrebbe poi cantato con Francesca Michielin. La reazione scherzosa del rapper, via Instagram, non si è fatta attendere: «Ho visto che il mio amico Gianni Morandi sta cercando qualcuno che gli gestisca i social durante Sanremo: vorrei ufficialmente proporre la mia candidatura.
Amadeus mi conosce, sa che con me può stare tranquillo, quindi fammi sapere Gianni». «Scherzi a parte, ti capisco - dice ancora Fedez nel video -. Forse sono l'unico che ti può veramente capire». Nel suo caso, Amadeus spiegò che gli 8 secondi del video non svelavano la canzone. Oggi però la motivazione data per salvare Morandi non ha convinto molti. Qualcuno, sui social e in parecchi siti di informazione musicale, ha addirittura parlato di scusa che sfiora il ridicolo. «È stata la mano di Dio, non il film di Sorrentino, ma il film del Festival di Sanremo» ha scritto in un nota Sergio Cerruti, presidente dell'Associazione Fonografici Italiani.
«Sono contento di sapere che Morandi sarà presente alla competizione, ma non posso non sottolineare per l'ennesima volta l'inadeguatezza di chi gestisce le regole del Festival». Di fatto la motivazione Rai va letta con attenzione analizzando le parole scelte per scansare i paletti del regolamento: «L'impedimento al movimento della mano del signor Morandi - si legge - ha determinato l'errore per cui l'artista ha messo in rete il back stage che stava vedendo privatamente. Morandi non è mai ricorso a social media manager per la gestione del suo profilo Facebook e ha quindi commesso l'errore tecnico. Restano quindi in gara la canzone e l'artista».
Su Sanremo, che prenderà il via il primo febbraio, incombono però altri problemi. Quando, mesi fa, è partita la macchina organizzativa nessuno poteva immaginare una così alta recrudescenza dei contagi da coronavirus. Sul tavolo non sembra esserci il rinvio della manifestazione - come chiede la Confcommercio di Sanremo, auspicando uno slittamento a marzo - ma di certo un ridimensionamento.
«Non ci sarà un palco all'aperto, tuttavia stiamo lavorando con la Rai a un evento all'auditorium Alfano - ha spiegato il sindaco Alberto Biancheri -. Purtroppo i contagi sono alti. Non sarà un Festival al cento per cento come quello del 2019, ma non si può neppure paragonare a quello dello scorso anno». Anche sul pubblico in teatro bisognerà attendere le decisioni di Draghi.