SCAZZI DI CARTA! - "IL FATTO QUOTIDIANO" FA PELO E CONTROPELO AL "GIORNALE" PER IL "GARANTISMO A DUE VELOCITÀ" SUL CASO DELL'INCHIESTA SUGLI ULTRAS DI INTER E MILAN - "DOPO MESI PASSATI A PONTIFICARE CONTRO GLI ATTI GIUDIZIARI PUBBLICATI PER INTERO SUI GIORNALI, IL QUOTIDIANO DI ANGELUCCI HA COPIATO E INCOLLATO INTERE PARTI DELL’ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE SUGLI ULTRÀ ARRESTATI. SE UNO DI LORO SI FOSSE CHIAMATO MARCELLO DELL’UTRI, QUALE SAREBBE STATA LA SCELTA DELLA DIREZIONE?"
-Estratto da "Il Fatto Quotidiano"
Garantismo a due velocità. E presunzione d’innocenza a corrente alternata. È la linea di estrema coerenza (si fa per dire) applicata da Il Giornale nel trattare i casi di cronaca giudiziaria. Un ottimo esempio lo troviamo sull’edizione di ieri.
Dopo mesi passati a pontificare contro gli atti giudiziari pubblicati per intero sui quotidiani e le inchieste che, guarda caso, gettano fango sui poveri politici – di destra, ovviamente – messi alla gogna, il quotidiano degli Angelucci – già di proprietà della famiglia Berlusconi – è riuscito nell’impresa di pubblicare quattro pagine in cui sono letteralmente copiate e incollate intere parti dell’ordinanza di custodia cautelare sugli ultrà di Milan e Inter arrestati nel capoluogo lombardo.
[...[ Noi ovviamente difendiamo la scelta di pubblicare tutto: viva la libertà di stampa, viva l’informazione. Che però dalle parti del quotidiano diretto da Alessandro Sallusti non è una scelta così univoca. E così ci domandiamo: se uno degli ultrà arrestati si fosse chiamato Marcello Dell’Utri, quale sarebbe stata la scelta finale della direzione?