SCENE DAL DOPPIO MATRIMONIO SALLUSTI-GROPPELLI – DOPO LA CERIMONIA IN COMUNE CON BEPPE SALA, HANNO BISSATO LE LORO PROMESSE SULLA SPIAGGIA DELLA BAIA DI MEZZANA (LERICI). INVITATI, UNA CERCHIA RISTRETTA DI AMICI, TRA CUI IL TESTIMONE DELLO SPOSO, GIUSEPPE CRUCIANI, E IL CELEBRANTE, NICOLA PORRO, VERO MATTATORE DELLA SERATA. DOPO IL GIURAMENTO, HA CHIESTO A SALLUSTI SE SARÀ IN GRADO DI NON RICEVERE QUERELE E DI NON ESSERE INCARCERATO, E ALLA GROPPELLI SE FREQUENTERÀ ANCORA A LUNGO I SALOTTI TV DI BARBARA D’URSO... - VIDEO
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Estratto dell’articolo di Valerio Palmieri per “Chi”
Quando la sposa ha pronunciato il suo discorso sulla spiaggi a della baia di Mezzana, anche i giornalisti dal cuore più duro si sono commossi: primo fra tutti lo sposo, Alessandro Sallusti, direttore di Libero. E considerando che il suo testimone era Giuseppe Cruciani, e che l’officiante della cerimonia era Nicola Porro, c’è da gridare al miracolo. Ma non è finita: perché, pochi giorni prima, l’unione civile era stata celebrata dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala: «Siamo vicini di casa», ci racconta la sposa, Patrizia Groppelli, firma di “Chi”, «infatti gli avevamo chiesto di sposarci sul pianerottolo», scherza.
Dopo sette anni d’amore, lo spigoloso commentatore politico e l’esuberante opinionista si sono detti “per sempre”. La loro unione era nata sulle ceneri del matrimonio fra Patrizia e Dimitri D’Asburgo e del legame fra Sallusti e Daniela Santanchè. Due coppie unitissime, spezzate da un colpo di scena degno de Il segreto: il principe e l’attuale ministra del Turismo, infatti, flirtavano da tempo.
«Eravamo gli unici a non saperlo», ironizzò Sallusti quando spiegò alla Groppelli della tresca. «Ringrazio Alessandro per avermi accolto: eravamo due animali feriti», ci dice oggi Patrizia, «ma, alla fine, devo ringraziare anche loro per il dolore che ci hanno provocato. Manderò un mazzo di fiori augurando il meglio».
Sulla spiaggia, durante una cerimonia ristretta ad un gruppo di amici storici della coppia, Porro è stato il mattatore: dopo aver chiesto alla coppia di giurarsi amore eterno in ricchezza e in povertà, ha chiesto a Sallusti se sarà in grado di non ricevere querele e di non essere incarcerato, e alla Groppelli se frequenterà ancora a lungo i salotti tv di Barbara D’Urso.
Poi, la scena è passata alla sposa, che, a piedi scalzi, ha citato Milan Kundera, aggiungendo: «Per magia ho incontrato il mio Ale, il mio mago gentile, il mio uomo fiero che ha spiegato le pieghe, a volte capricciose, del destino di entrambi. E più forte del destino non esiste niente. [...] Ale, sei il mio posto. Sei il mio posto, la mia casa, il mio amore più grande, la mia felicità detta a gran voce, non più appena accennata».
Patrizia ci concede altre confidenze: «Abbiamo deciso di sposarci 20 giorni fa. Alessandro mi ha detto: “Per celebrare il tuo cinquantesimo compleanno, ti sposo”».
E poi: «Mi ha salvato la vita in tutti i sensi. Siamo usciti insieme da una burrasca: ma quando ci siamo dati il primo bacio non eravamo ancora lucidi...». Fu Patrizia, infatti, ad accorgersi di un problema di salute di Alessandro quando erano ancora soltanto amici e a convincerlo a farsi ricoverare.
E fu lì, in ospedale che, passato il pericolo, si scambiarono il primo bacio. «È lei che ha salvato la vita a me», dice Sallusti: «ho avuto un mezzo infarto prima e dopo quel bacio», scherza. E aggiunge: «Dopo tanti anni dovevo sposarla: è stata una sanatoria». Non dice che, in realtà, per il compleanno ha regalato alla sua sposa un anello con brillante che acceca.
«Lui è la mia vita, la mia anima, la persona più generosa che conosca», ribadisce Patrizia. «È un “cattivo” gentile, che sa usare la spada e il fioretto e che trova sempre una soluzione a tutto. Ogni mattina ci alziamo presto e chiacchieriamo piacevolmente davanti a un caffè prima di andare al lavoro. Viaggio di nozze? Non abbiamo tempo, la nostra vita è già un viaggio di nozze». [...]