SERIE DA PRENDERE SUL SERIO - ''STRAPPARE LUNGO I BORDI'' (VIDEO) NON È SOLO LA PRIMA SERIE ANIMATA DI ZEROCALCARE, MA È PURE LA PRIMA SERIE ANIMATA ITALIANA DI NETFLIX. E QUESTO, FORSE, È ANCHE PIÙ IMPORTANTE - SEMBRA NON ESSERCI UNA PIENA CONSAPEVOLEZZA DEL SIGNIFICATO PER L'INDUSTRIA ITALIANA. SIAMO DAVANTI AD UN'ECCEZIONE, NON ALLA REGOLA. UN AUTORE CHE HA VENDUTO CENTINAIA E CENTINAIA DI MIGLIAIA DI COPIE…
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Gianmaria Tammaro per Dagospia
"Strappare lungo i bordi" non è solo la prima serie animata di Zerocalcare, come recita il comunicato stampa. Ma è pure la prima serie animata italiana di Netflix. E questo, forse, è anche più importante. Perché segna un momento fondamentale per il settore. Finalmente c'è qualcuno - una società estera, tanto per cambiare - che decide di puntare su un autore di successo (Zerocalcare è ancora lì, tra i libri più venduti della settimana, con due fumetti: A babbo morto e Scheletri, entrambi editi da Bao Publishing) e soprattutto su un linguaggio come quello dell'animazione.
Ci sono la libertà e l'intenzione di fare qualcosa di diverso con questo progetto. La lavorazione della serie, dice il comunicato, è appena cominciata. Probabilmente, però, "Strappare lungo i bordi" arriverà già l'anno prossimo, nella seconda metà del 2021. Nel cast di voci sono stati confermati solo Zerocalcare e Valerio Mastandrea, che doppierà l'Armadillo, l'animale-coscienza del protagonista. Non c'è nemmeno una trama per ora, e a parte una dichiarazione entusiasta dell'autore, che farà sia da sceneggiatore che da regista, non ci sono stati altri commenti da parte di Netflix (dov'è l'Andreatta?).
E questa assenza pesa. Perché sembra non esserci una piena consapevolezza dell'importanza di "Strappare lungo i bordi". E soprattutto del suo significato per l'industria italiana. Siamo davanti ad un'eccezione, non alla regola. Siamo davanti a un autore che ha venduto centinaia e centinaia di migliaia di copie. E siamo davanti a un fumettista. Anche questo va ribadito.
Con i suoi fumetti, Zerocalcare ha parlato alla generazione dei trentenni. Ha raccontato i curdi, ha parlato di precariato, di periferia, di ultimi. Ha usato l'ironia e il citazionismo per creare un contatto immediato con i suoi lettori, e con i corti animati che ha sviluppato da solo per PropagandaLive è riuscito a raggiungere un altro tipo di pubblico. "Strappare lungo i bordi", ora, rappresenta una nuova sfida. Per Zerocalcare, certo. Ma anche per Netflix.