Julia Marsh e Bruce Golding per “New York Post”
hulk hogan giura in tribunale
Hulk Hogan in questi giorni sta testimoniando in tribunale, dopo aver chiesto un risarcimento di 100 milioni di dollari a “Gawker”, il blog americano di gossip che nel 2012 aveva pubblicato il “sex tape” dell’ex campione di wrestling con Heather Clem, la ex moglie del suo migliore amico, il dj Bubba the Love Sponge. Hogan ritiene di aver subito una violazione della privacy e si sente "umiliato nel privato, è imbarazzante perché sono anche un personaggio pubblico”. Al tempo era ancora sposato.
vudeo hard hulk hogan 
hulk hogan e heather clam
Nick Denton, fondatore di “Gawker”, sostiene invece che Hogan sapesse della presenza di una videocamera nell'abitazione dove il video hard di 1 minuto e 40 secondi è stato girato. In aula al wrestler sono state fatte le domande che ogni uomo teme. Ha dovuto ammettere che il suo pene non è di oltre 25 centimetri, come diceva in passato, ma molto meno dotato, meno di 17 centimetri.
hogan sex tape visto da sette milioni di persone
Hogan dice che non può nemmeno andare serenamente in bagno, perché appena si tira giù i pantaloni c’è qualcuno che scatta foto ai suoi genitali. Il suo video hard è stato visto da 7 milioni di persone.
hogan chiede risarcimento al sito gawker 
hogan ammette di avere un pene piu piccolo di quanto vantasse 
heather clem con bubba 
hulk hogan ex wrestler 
hulk hogan 
lapo elkann contro le hogan di della valle 3
Apre con Hulk, senza bandana, che pratica sesso orale alla donna stesa sul letto, poi entra un uomo misterioso, forse proprio Bubba, che si rende disponibile ma intanto li lascia soli. La Clem pratica una fellatio a Hogan, poi trombano e grugniscono a volume alto.
Hogan dice che la questione lo ha stressato molto, ha minato la sua reputazione, ma che non ha avuto bisogno di uno psichiatra. Il processo è il primo di questo genere e tutti lo seguono per capire come ci si comporterà da ora in poi sulla questione della pubblicazione dei sex tape delle celebrità, senza consenso.
