IL SOL DELL'“AVVENIRE” – DOPO 14 ANNI, MARCO TAQUINIO LASCIA LA DIREZIONE DI “AVVENIRE”, IL QUOTIDIANO DELLA CONFERINZA EPISCOPALE ITALIANA – DALL’INIZIO DELL’INVASIONE RUSSA IN UCRAINA, IL GIORNALE DEI VESCOVI SI È SCHIERATO SU UNA LINEA PACIFISTA E FORTEMENTE CRITICA RIGUARDO L’INVIO DI ARMI IN UCRAINA – PER IL GIORNALISTA SI PROSPETTA UN FUTURO IN POLITICA CON IL M5S DI CONTE?
-Estratto dell’articolo di Tommaso Rodano per “il Fatto Quotidiano”
Marco Tarquinio lascia l’Avvenire, dal 5 maggio non sarà più alla guida del giornale della Conferenza episcopale italiana. Tarquinio è il più longevo tra i direttori dei maggiori quotidiani italiani: ha assunto il timone dell’Avvenire nel 2009 dopo le dimissioni di Dino Boffo, colpito dalla diffamante campagna di stampa del Giornale di Vittorio Feltri.
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In un periodo di crisi per tutto il comparto, il giornale di Tarquinio ha tenuto anche sotto il profilo delle vendite, con una diffusione complessiva sempre superiore alle 100mila copie giornaliere.
Dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, Tarquinio e l’Avvenire si sono schierati in solitudine – con poche, ma significative eccezioni – su una linea integralmente pacifista e fortemente critica riguardo l’invio di armi in Ucraina.
Tarquinio […] ha partecipato in prima persona a diverse iniziative del movimento arcobaleno, dall’evento “La pace proibita” insieme a Michele Santoro, fino all’ultima marcia notturna Perugia-Assisi.
Dopo tanti anni di gestione Tarquinio, il cambio di direzione all’Avvenire viene considerato da parte della redazione un fatto fisiologico: la separazione con la testata sarebbe sostanzialmente consensuale e senza particolari conflitti.
C’è chi ritiene Tarquinio in procinto di iniziare un percorso politico, sottolineando i suoi buoni rapporti (oltre che con Santoro) con Giuseppe Conte, leader del Movimento Cinque Stelle.
Non è ancora deciso il nome del suo successore, ma la soluzione più probabile è quella di un ricambio interno: il favorito sarebbe Marco Girardo, attuale caporedattore del servizio economico nella redazione di Milano.