SOTTO L'ALBERO, CAIRO TROVA DUE GIORNI DI SCIOPERO DEL “CORRIERE DELLA SERA” – GIOVEDÌ E VENERDÌ IL QUOTIDIANO NON USCIRÀ. ALLA BASE DELLA PROTESTA DEI GIORNALISTI (DECISA CON 159 SÌ, 13 NO E DUE ASTENUTI) CI SONO IL RIFIUTO DELL’AZIENDA DI RICONOSCERE UN PREMIO DI RISULTATO ALLA REDAZIONE E L'INTENZIONE DI RIDURRE I BENEFIT GIÀ PREVISTI…
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Non esce Il Corriere della Sera di giovedì 22 e di venerdì 23 dicembre. L’assemblea di redazione del Corriere della Sera ha indetto a maggioranza (159 sì, 13 no e due astenuti) uno sciopero di due giorni del pacchetto di cinque già consegnato al Cdr. Le due giornate di sciopero si terranno il 21 e il 22 dicembre.
Alla base della protesta il rifiuto dell’Azienda di riconoscere un premio di risultato alla redazione. Nel corso delle trattative l’Azienda ha avanzato la richiesta di ritoccare in negativo alcuni dei benefit. L’editore Cairo e il Direttore Fontana hanno appena festeggiato con i quadri alti del giornale il raggiungimento dei 500mila abbonamenti.
Sullo smart working invece l’accordo con la Direzione sarebbe questo: venti per cento di lavoro da casa per tutti e venticinque per cento per i più fragili. Il Direttore Fontana annuncerà presto anche una riorganizzazione che prevede il 40 per cento della redazione di turno al mattino, per le esigenze dell’online.
Il Cdr ritiene opportuno riattivare da subito lo stato di agitazione, rispettando in maniera rigorosa gli orari di lavoro previsti dal Contratto nazionale e astenendosi da prestazioni accessorie non retribuite.